Mancano due nomi per completare il magico poker di squadre che daranno vita alla Final Four di Eurolega in programma quest’ anno a Londra dal 10 al 12 maggio. Dopo le agevoli qualificazioni di Real Madrid e Cska Mosca, ci vorranno due sfide ” senza domani” per stabilire chi tra Barcellona, Panathinaikos, Olympiacos e Efes istanbul potrà continuare a perseguire il sogno di conquistare il massimo trofeo continentale nella straordinaria atmosfera della O2 Arena londinese.

Pana vincitore nel 2011
Si parte giovedi alle 21.00 al Palau Blaugrana con l’ attesissima bella tra Barcellona e Panathinaikos, protagoniste fino ad ora di una serie ricca di intensità e pathos, fin dalla prima palla a due. Le prime tre partite poi, non hanno davvero risparmiato alcun tipo di emozione, nulla è mancato di quello che si richiede ad una partita di pallacanestro: rimesse cambiate a due secondi dalla fine grazie all’ autilizzo dell’ instant replay, tiri liberi sbagliati allo scadere di overtime, decisioni arbitrali aspramente contestate e successive atroci polemiche, canestri impossibili che hanno deciso il risultato allo scadere o quasi. Diamantidis e Navarro, i due protagonisti più attesi, probabilmente il meglio di quello che possa offrire in questo momento il basket europeo per classe e qualità, non hanno finora tradito le attese e sono stati entrambi decisivi nelle vittorie delle rispettive squadre. Il quasi trentatreenne di Kastoria è stato diabolico nel pescare dal mazzo quei due jolly (materializzatisi sotto forma di triple), che hanno deciso gara 2 e gara 3: lo spagnolo è stato invece il simbolo della costanza, della concretezza con i suoi 17 punti di media in quattro gare, risultato straordinario se solo pensiamo all’ importanza della posta in palio. Intorno a loro, autentici dominatori della scena, una pletora di attori di secondo piano che hanno comunque fatto il proprio dovere: penso a Tomic ( 16 punti in gara 4 ) o all’ immortale Jasikevicious da una parte ed a Bramos, Lasme e Gist dall’ altra. Non sono però mancate le note stonate come quella di un Lorbek fantasma di sè stesso o di un Roko Ukic titolare di un agghiacciante 10/35 dal campo . L’ augurio è che possano riscattarsi nella sfida finale che ci accingiamo a seguire, invitando i protagonisti a farci divertire, sospirare e soffrire ancora una volta. Non importa se alla fine ci sarà comunque qualcuno scontento, qualcuno che se la prenderà con un fischio sbagliato o un pallone sputato dal ferro: entrambe comunque usciranno a testa alta , almeno nel nostro giudizio. Peccato che l’ Eurolega abbia voluto avvelenare la vigilia di una sfida così bella, i provvedimenti annunciati nei confronti del Panathinaikos per il presunto comportamento scorretto dei suoi tifosi nelle due partite di Oaka, suonano ancora una volta come una intimidazione dalle tempestiche sospette. E’ giusto vigilare sulla sicurezza nei palazzi dello sport e colpire taluni comportamenti scorretti, purchè venga fatto con tutti. Al momento non ci risulta che medesimo trattamento sia stato riservato ai tifosi del Caja Laboral o a quelli dell’ Efes, entrambi quantomeno ” agitati” anche loro nelle ultime gare. Piacerebbe anche avere delucidazioni sulla legittimità di qualche wild card data quest’anno e chiarezza sulla vicenda KK IGOEKEA. Hanno tanti scheletri nell’ armadio e qualche volta sembrerebbero dimenticarsene.

Navarro in azione ad Oaka
L’ultimo atto di questi playoff andrà in scena venerdì sera al Palazzo dello Sport della “Pace e Amicizia” del Pireo e vedrà protagonisti i campioni d’ Europa dell’ Olympiacos ed i turchi dell’ Efes Istanbul. Entrambe le squadre hanno pienamente sfruttato finora il fattore campo vincendo le due proprie gare davanti al pubblico. I greci hanno semmai il rammarico di aver sciupato la scorsa settimana un primo match point all’ Abdi Ipekci, castigati da una fortunosa voleè dell’ ex Jamont Lucas, abile comunque nel raccogliere a fari spenti una tripla di Schipp finita sul ferro. Bartokas ha abilmente anestetizzato l’ attacco turco nelle prime due gare con una zona a cui l’Efes ha risposto con un imbarazzante 3-34 dall’ arco. Ha però completamente sbagliato gli accorgimenti difensivi su Farmar nei decisivi ultimi due minuti gara di 4, dove proprio i 6 punti di fila dell’ ex giocatore di Lakers e Maccabi hanno dato corpo all’ incredibile rimonta degli uomini di coach Mahmouti. Entrambe le squadre arrivano alla sfida decisiva con qualche problema, soprattutto ha deluso qualche protagonista atteso: da una parte Spanoulis sta completamente o quasi fallendo la serie con il suo 7/37 dal campo, dall’ altra Vujacic è riuscito anche a far peggio con il suo 6/25 al tiro ed oltretutto venendo anche messo fuori rosa per motivi disciplinari. Da seguire dunque anche questa sfida dove potrebbe ancora una volta risultare decisivo il fattore campo, con da una parte una squadra che non vuole proprio risvegliarsi da un sogno iniziato quasi un anno fa e dall’ altra una turca che vuole arrivare all’ atto finale di una competizione i cui due main sponsor sono, guarda caso, proprio turchi.
Alessio Teresi