Per non parlare delle squadre conosciute da tutti e non sorprendere nuovamente con un nome come quello di Iona, analizzata recentemente, analizziamo l’unica squadra della nazione ad essere ancora imbattuta: Murray State.
Murray State University è un ateneo pubblico con sede a Murray, Kentucky, fondato nel 1922 che attualmente conta circa 10.600 studenti. Lo stemma del college deriva da quello della famiglia di William Murray, Conte di Mansfield e Lord Chief Justice of Great Britain (fino al 2006 era alla guida di tutte le corti di giustiza britanniche) nel 1756, antenato della famiglia Murray dalla quale la città e l’università prendono il nome.
A livello NCAA l’università dispone di 17 programmi sportivi maschili e femminili che fanno parte della Ohio Valley Conference da quando questa è stata fondata nel 1948.
I Racers nella post-season hanno record molto negativi con un 2-14 al Torneo NCAA dove la miglior posizione nel tabellone principale è stato un #9 nel 1990 passando il primo turno solo nel 1988 e nel 2010, ed un 2-7 a quello NIT dove nel 1980 sono arrivati ai Quarti.
In assoluto il miglior giocatore della storia di Murray State è stato Joe Fulks che, uscito nel 1946, gioca 8 anni con i Philadelphia Warriors vincendo da rookie il titolo 1946-47, chiudendo le prime 3 stagioni da All-NBA First Team ed altre 2 come All-star. Nel 1949 segna 63 punti in una partita contro gli Indianapolis Jets, viene introdotto nella Hall-of-Fame nel 1978 due anni dopo la sua morte quando il figlio della fidanzata lo uccide con un colpo di pistola al termine di una lite per la stessa pistola.
Quello migliore dell’era moderna è stato Marcus Brown, draftato al 3° turno nel 1996 dai Trail Blazers per i quali ha giocato solo la stagione da rookie; firmato dagli allora Vancouver Grizzlies nel 1997 non riesce a fare la squadra e viene rilasciato finendo la stagione nel Pau Ortez con oltre 20 punti di media. Richiamato nella NBA dai Detroit Pistons gioca 6 partite prima di tornare in Europa dove inizia una felice carriera che lo vede passare anche dalla Benetton Treviso.
Probabilmente però il più conosciuto dagli appassionati di NBA è Popeye Jones, scelto al 2° turno dagli Houston Rockets, gioca il primo anno in Italia ad Arese prima di tornare nei professionisti per restarci continuativamente 11 stagioni giocate con 6 squadre diverse.
Sulla panchina di Murray State siede Steve Prohm alla prima esperienza come allenatore dopo aver fatto la gavetta come assistente a Centenary, Southeastern Louisiana e Tulane, molto spesso vice di quel Billy Kennedy ora a Texas A&M che ha sostituito alla guida dei Racers.
Chiaramente alla miglior partenza della loro storia, i Racers (18-0, 9-0 considerando solo le partite con avversari di Division I) sono l’unica squadra imbattuta della Division anche per merito del calendario. Nella 227^ posizione della classifica per il calendario più difficile, Murray State ha incontrato solo 3 squadre tra le prime 100 RPI: Southern Miss (2OT), Dayton e Memphis.
Quella attuale è una squadra anomala da affrontare che gioca senza un vero centro affidando la difesa dell’area ad un gruppo di giocatori intorno ai 6’7” (il miglior rimbalzista è a 5,8 rpg), ma senza amare le partite ad alto punteggio (solo in un’occasione quest’anno è arrivata 90 punti con 2 overtime).
Miglior giocatore dei Racers è Isaiah Canaan (18,7 ppg, 3,1 rpg, 3,8 apg, 47,8% dal campo e 47% da 3pti), playmaker junior che ha titolo per definirsi un sopravvissuto dal momento che nel 2005 la sua città natale, Biloxi nel Mississippi, è stata quasi interamente spazzata via dall’uragano Catrina. Per sua fortuna lui e la nonna hanno trovato rifugio sul tetto della First Missionary Baptist Church da dove sono stati tratti in salvo dopo 8 ore ma la casa in cui vivevano è stata semi-distrutta dalle acque che hanno raggiunto i 2 metri di altezza portando via tutti i loro averi e lasciando il giovane Isaiah con gli abiti che aveva addosso e la sua amata PlayStation. A proposito di questa terrificante esperienza Canaan ha detto “I saw my life flash right there, I was living or I wasn’t. I’ve seen the worst it could get, and now I’m trying to see how good it can get” ed ha sempre cercato di migliorarsi in tutto e per tutto.
Altro giocatore fondamentale per i Racers è Donte Poole (14,7 ppg, 3,6 rpg, 1,5 apg, 45,7% dal campo e 41,3% da 3pti) un senior proveniente da Las Vegas che è riuscito ad ambientarsi in una città che ne è l’esatto opposto senza neon, night-club o locali dove andare di notte. Con Poole in campo, un altro buon tiratore da oltre l’arco, Murray State non offre punti di riferimento alle difese avversarie che non possono concentrarsi solo su una delle 2 opzioni e devono scegliere se concedere tiri da fuori o aprire spazi nell’area.
Ivan Aska (12,3 ppg, 5,8 rpg, 50,3% dal campo) è l’ala senior miglior rimbalzista della squadra che ha saltato 6 partite di Conference a causa della frattura di un osso della mano destra ed è tornato in campo nella partita del 28 Gennaio quando in 21’ ha segnato 8 punti e preso 3 rimbalzi.
Coach Prohm sicuramente temeva l’assenza di Aska, il suo migliore giocatore in post basso, e la squadra ne ha risentito andando sotto a rimbalzo in 4 delle 6 partite in cui è mancato ma gli altri ragazzi hanno saputo reagire faticando solo contro Morehead State. A conferma di questo vengono le parole di Isaiah Canaan che ha detto “A lot of key rebounds that we really haven’t been getting when we needed them, we know he’s going to handle that. Those are the rebounds we usually get, just to have another big body down low, another bull down low to get rebounds when we need them is great.”
Ora che anche il leader vocale della squadra è tornato a roster in molti ritengono che i Racers arriveranno imbattuti al torneo della Ohio Valley Conference e probabilmente anche al Torneo NCAA dove con un seed intorno alla #3-4 dovrebbero avere un avversario alla portata.
Siccome il Torneo ci ha abituato a sorprese fin dal primo turno coach Prohm aspetterà con impazienza gli accoppiamenti del Committee perché in una partita dentro-o-fuori l’80% abbondante ai liberi dei suoi 3 migliori giocatori sarà di aiuto ma è anche vero che la difesa del post-basso e la lotta a rimbalzo sono punti di debolezza che molte squadre anche con seed bassi potrebbero sfruttare.
Record invidiabili e meno: se Murray State è l’unica squadra della Division I con uno 0 nella colonna delle sconfitte, la vittoria di Towson di Sabato scorso ha lasciato solo Binghamton e UC Davis con il poco invidiato ZERO nella colonna delle vittorie
Zamax