Nello scorso week-end avevo preparato un bell’articolo riguardante la finale di coppa di Grecia che si sarebbe dovuta tenere proprio domenica 6 marzo. Da notare che ho scritto “sarebbe” e non “si è”. Già. Perché in Grecia le cose non vanno mai come prevedono i piani, o quasi. Ormai è un po’ che leggete questa rubrica e sapete che la mia vena polemica spesso la fa da padrona. Tuttavia non voglio passare sempre per quello che vuole questionare su tutto, che vede del losco o del marcio in tutto ciò che accade. Voglio solo rendervi partecipi di una realtà che presenta OGGETTIVAMENTE dei problemi e solleva tante perplessità. Passiamo alla notizia vera. Era nell’aria dalla sera di giovedì 3 marzo e l’ufficialità è arrivata con una comunicazione da parte della “Segreteria Generale dello Sport” nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 marzo, ve la cito di seguito (tradotta in italiano ovviamente):
“La Segreteria Generale dello Sport comunica che, secondo gli articoli […] del regolamento per la salvaguardia della salute e della vita degli atleti e della cittadinanza intera […], la gara Finale della Coppa di Grecia edizione 2011, del 6/3/2011 è rinviata a data da destinarsi a causa di gravi difficoltà di gestione dell’ordine pubblico.
Firmato – Il Segretario Generale”
Credo che in questo momento vi starete chiedendo: “ma cosa diavolo è la Segreteria Generale dello Sport”? Saggio quesito. Non è altro che una organizzazione comprensiva di tutte le sotto-leghe sportive ufficiali e nazionali esistenti in Grecia. Un po’ come il CONI in Italia se vogliamo, anche se con competenze leggermente diverse. Innanzitutto la decisione di rinvio di una partita deve essere decisa in primis dalla Lega competente del medesimo sport. A farla breve il rinvio della finale doveva essere comunicato dalla EOK (federazione greca di pallacanestro). Ma cosa ancor più grave, alla riunione in cui è stato deciso il rinvio della partita pare fossero presenti sia i commissari di Lega, sia il Segretario Generale dello Sport, sia i due allenatori delle due squadre coinvolte (manco a farlo apposta Olympiakos e Panathinaikos). Degno di nota che, fino a poche ore prima della decisione, in varie interviste diversi commissari di Lega sostenevano che non ci sarebbe stato alcun rinvio. Nella comunicazione c’è inoltre scritto che la data da destinarsi sarà decisa dalla EOK (la Lega basket greca appunto) nel consiglio della settimana seguente. Ecco perchè ho atteso qualche giorno prima di scrivere questo articolo, volevo vedere come si sarebbero evolute le cose. La cosa buffa è che non si è evoluto un bel niente! Nessuna decisione è stata presa, non c’è ancora una data ufficiale e si è concretizzato quello che si temeva. Difatti molte voci di corridoio sostenevano che questo rinvio più che per motivi di ordine pubblico (temuti in seguito agli episodi dopo il derby calcistico delle medesime squadre) sia stato placidamente concordato dalle due squadrone finaliste per facilitarsi il calendario di fine stagione in vista di Playoff ed Eurolega. Bene, pare ci siano riuscite, dato che in questo momento con ogni probabilità la data che verrà scelta sarà proprio successiva ai playoff.
Naturalmente sono solo congetture, perchè se tutto ciò fosse vero di certo non andrebbero a sbandierarlo ai quattro venti. Ma potete ugualmente immaginare lo stato d’animo degli altri. Il pensiero comune è proprio: “Queste qui sono le due squadre più forti della Grecia, non hanno rivali, sono le uniche ad avere come presidenti due imprenditori ricchi sfondati che si possono permettere qualsiasi contratto, non rischiano il fallimento come il restante 95% delle franchigie, vanno bene anche in Europa…e nonostante tutto ciò pensano pure a rendersi la vita più facile posticipando le partite a loro piacimento?”. Dai ammettiamolo, hanno ragione, ormai si è creato un giro davvero poco chiaro attorno a questa situazione. Se è vero che hanno agito così inventando il motivo dell’ordine pubblico è proprio triste. La cosa che mi lascia davvero sgomento è che nessuno prende una posizione. I giocatori non battono ciglio, il Pana si sa che è doppiogiochista su queste cose, lo è da una vita. Ma l’Olympiakos? Fino a un paio di anni fa si spacciavano per “paladini della giustizia” del basket greco. Sostenevano di voler primeggiare senza scorrettezze e magheggi. Invece guarda caso ora che sono primi in classifica anche loro non aprono bocca. Naturalmente una posizione seria e chiara della Lega nemmeno a parlarne.
E intanto le conseguenze di queste trame da telefilm le pagano le squadre più piccole, i giocatori meno pagati, gli spettatori…insomma il Basket. Quello vero, quello giocato sul campo e non meschinamente concordato attorno a una scrivania di vetro seduti su delle poltrone di pelle. Le paga il basket sudato, quello dei ragazzi che giocano per passione e le loro società non hanno nemmeno i soldi per pagarli.
Mi fermo qui, questa volta non voglio scrivere aggettivi per descrivere ulteriormente la situazione. A voi le conclusioni dunque.
Intanto ieri si è giocata la 20° giornata di campionato (turno infrasettimanale). Ecco la classifica di A1 a sei giornate dal termine della Regular Season:
Olympiakos | 40 |
Panathinaikos | 39 |
Maroussi | 31 |
PAOK | 31 |
Peristeri | 30 |
Kavala | 30 |
Aris | 30 |
Panionios | 30 |
Kolossos | 29 |
Panellinios | 27 |
Ikaros | 27 |
Ilysiakos | 26 |
AEK | 25 |
Iraklis | 25 |
Dalla terra ellenica è tutto
Alla prossima
Giorgio Tseberlidis