La partita inizia con la voglia di Milano che deve riscattare l’imbarazzante prova fornita contro Roma domenica sera nell’ultima partita del basket day.
Il Real gioca i primi quattro minuti sottotono, ma sul 13-9 si sveglia, soprattutto in difesa. Milano pensa di poter giocare una partita di Eurolega col fioretto e, nel momento in cui Hosley, Massey e Reyes utilizzano la spada sotto forma di contatti e fisicità portati all’estremo, molti biancorossi si fanno trovare impreparati ed il parziale di 11-0 con cui si chiude il primo quarto, parla più di ogni altro dettaglio.
Vitali ha sempre una posizione esageratamente eretta per un giocatore di pallacanestro, rischiando molte palle perse e subendo oltremodo in difesa. Mordente fatica a trattenere la palla in palleggio (a causa di diversi chop di Bullock), ma è proprio l’ex teramano con una tripla e uno sfondamento subito a suonare la carica.
Il pubblico è piuttosto freddino e la squadra non fa necessariamente il massimo per farlo entrare in partita.
In questa partita ci si può scordare dello spettacolo perché il primo tempo finisce 30-29 con un canestro in contropiede di Thomas a un secondo dalla fine.
Il secondo quarto del Real è abbastanza inspiegabile dal punto di vista offensivo, con scelte discutibili e selezioni di tiro degne della Milano del primo quarto. I viola non chiudono la partita quando potrebbero e con l’uscita dei coloured si è vista una sostanziale differenza, soprattutto dal punto di vista dell’attività offensiva e sotto le plance.
Con il rientro di Massey e soprattutto Hosley, il dominio a rimbalzo dei madrileni ritorna ad essere quasi imbarazzante con secondi e terzi possessi ad ogni piè sospinto.
Vitali perde altri due palloni con un linguaggio del corpo che è inaccettabile per qualsiasi giocatore, ancor di più per chi dovrebbe essere il leader designato di una squadra da eurolega.
Bullock entra a folate nella partita, ma sceglie momenti drammaturgicamente cruciali con diverse deflettate sul palleggio altrui e un paio di canestri di altissima scuola.
Sow gioca stoicamente nonostante la frattura al naso e le difficoltà respiratorie, dando però, un apporto relativo, mentre Rocca dimostra ancora una volta che il suo rendimento è direttamente proporzionale ai minuti che gioca.
Nella guerra vengono fuori i condottieri e lo stesso Rocca con Mordente (6 punti nel 9-0 di parziale), riprovano l’ennesima rincorsa stagionale dell Armani Jeans, che prova con unghie e denti a stare attaccata al match. All’ultimo riposo i punti da recuperare sono quattro e un minimo di inerzia morale fa ben sperare per il prosieguo.
Sangarè, dopo la tripla nel finale di quarto, gestisce perfettamente il contropiede dopo il recupero e regala a Mordente la quarta tripla consecutiva su altrettanti tentativi: il sorpasso ora è realtà.
Da quel momento è un monologo del teramano che prima con esperienza tira nella bagarre Hamilton, subisce la testata dell’americano che frutta l’espulsione dell’avversario in chiara confusione emotiva, poi sigla la tripla del +5, che diventa +8 con un’altra tripla allo scadere di un chirurgico Sangarè.
Bucchi riprova la carta Vitali, ma dopo un attacco stagnante culminato con un air ball, si riaffida al francese che è risultato essere ben più efficace e convinto del suo compagno.
Finalmente c’è in campo il quintetto che ha portato più fieno al mulino milanese e non è un caso che lo strappo decisivo sia stato operato senza Thomas, Vitali ed Hawkins, simbolo di un chiaro stampo “lavoratore”.
La classe operaia va in paradiso, portando a casa una partita che alla vigilia e dopo un primo quarto decisamente dispari, sembrava impossibile.
Una cosa è certa: la squadra (domenica a parte) lotta sempre con il cuore e questo non può che fare piacere ad un tifoso. Certo manca qualcosa (o forse di più) a livello tecnico e di talento, ma settimana prossima ad Atene ci si gioca il passaggio del turno nonostante tutto
Play of the game: le due triple di Sangarè a cavallo di terzo e quarto periodo hanno convinto tutti che la partita si poteva vincere.
Armani Jeans Milano-Real Madrid 70-61
Parziali: 13-20, 16-10, 20-23, 21-8
Tabellini
Real Madrid: P.Sanchez 0 (0-1), F.Reyes 8 (4-6), Van Den Spiegel 9 (4-4), Q.Hosley 13 (4-6, 1-3), A.Mumbru 3 (0-3, 1-2), J.Massey 7 (2-4, 0-1), L.Bullock 10 (2-4, 2-7), S.LLull 0, R.Lopes 7 (2-6, 1-3), M.Tomas 2 (0-1, 0-3), V.Hamilton 2 (0-3).
Armani Jeans: M.Bulleri 0 (0-1 3pts), M.Hall 0 (0-1, 0-2), P.Sow 2 (1-4), Mordente 23 (1-1, 5-6), L.Vitali 1 (0-3), J.Thomas 7 (1-4, 1-3), Mason Rocca 14 (4-5), M.Katelynas 4 (2-3), J.Sangarè 6 (0-1, 2-4), D.Hawkins 13 (2-7, 1-3).