Casalecchio di Reno (BO), 11 febbraio 2008 – In una cornice di pubblico festante e con una massiccia presenza di tifosi irpini prende il via la Finale della Coppa Italia 2008, la seconda consecutiva per la Virtus Bologna mentre per la Scandone si tratta di un esordio assoluto.
Primo periodo, inizio tosto di Avellino, ma soprattutto di Radulovic che, dopo aver stoppato 2 volte in difesa, mette anche la tripla dall’altra parte del campo, risponde Giovannoni da 2, ma Smith 2 volte e Righetti gonfiano la retina bianconera con altre bombe e Pasquali si vede costretto a fermare l’emorragia chiamando T/O, 2-12 a 6.02 dal termine del quarto. Entra Chiacig e subito mette a segno il canestro del 4-12 replicato subito da Anderson dopo una palla rubata, ma Avellino trova canestri anche dai rincalzi, infatti Ortiz appena entrato segna, ancora Ghiaccione dalla lunetta fa 2/2 e dopo un altra tripla impossibile del n° 6 biancoverde replicata da Spencer, è ancora l ex pivot della nazionale a mettere punti a referto.
A questo punto la prima svolta della gara: Di Bella, subentrato ad un acciaccato Best perde palla in transizione e causa il secondo fallo di Alan Anderson. Si arriva a fine quarto con il solo Ortiz che segna un tiro libero sul punteggio di 13-18.
Affarone per Bologna che si tiene in vita grazie ai rimbalzi d attacco, ben 6, e alla prestazione monstre del vecchio n° 14 bianconero.
Secondo periodo che vede Avellino meno sicura rispetto alla prima parte, e Virtus che sfrutta la sua predominanza a rimbalzo e partita che corre fino al 17-22 quando c è la seconda svolta della partita: esce Travis Best dal campo e non rientrerà più, brutta tegola sul capo bianconero. Protagonisti di questo secondo quarto sono Giovannoni che segna 8 punti ben coadiuvato da un Michelori tonico e Eric Williams che diventa il terminale principale dei suoi, ben 9 dei 18 punti totali del quarto portano la sua firma. Bella la lotta dei lunghi, Bologna resta attaccata alla partita.
Fa fatica la Scandone ad attaccare e riesce a trovare 5 punti su due mezzi regali della difesa bianconera, uno di Di Bella che allo scadere dei 24 commette fallo su Green, dopo esserselo lasciato scappare, ed un altro di Spencer che commette un altro fallo stupido su tiro da 3 di Righetti. Grazie ad una bomba di Blizzard la Virtus trova la prima parità della partita, 34 a 34, poi Williams dopo un p/r con Green, Chiacig, ed ancora Williams su tiro libero fissano il punteggio prima dell intervallo lungo sul 36-37. Avellino gioca meglio, ma i bianconeri riescono a sopperire con l’orgoglio ed il dominio a rimbalzo, 22-11 il conto per il momento, al gioco degli uomini di coach Boniciolli.
Terzo periodo, con Best rimasto negli spogliatoi si ricomincia con il 3° fallo di Anderson e con Crosariol che firma il primo sorpasso bianconero con 2 tiri liberi, ma sono le triple che permettono, questa volta a Bologna, di scavare un minisolco, Spencer per 2 volte e Mc Grath portano il punteggio sul 49-43. Boniciolli chiama Time Out a 6.19 dal termine del 3° quarto.
Al rientro sono Righetti e Radulovic che riavvicinano Avellino, nonostante un McGrath da 3/4 da 3, mentre chi non riesce proprio ad entrare in queste final 8 è Fabio Di Bella, che anche questa volta si incarta in un vicolo cieco e fa commettere alla squadra un infrazione di 24. Si chiude il quarto con un canestro da 3 di Green che fissa il punteggio sul 55-53.
Quarto periodo, si riparte con Smith che ricomincia a mettere punti con una tripla, ma McGrath risponde in mezzo al quarto fallo di Giovannoni e di Spencer. Rientra Righetti e seguono fallo di Chiacig e 4° fallo di Anderson, Virtus in bonus dopo neanche 3 minuti. 4° fallo anche di Chiacig e Cavaliero in lunetta fa 1/2, replica Michelori dopo l’ennesimo rimbalzo offensivo nonostante il fallo di Cavaliero, ma sbaglia l aggiuntivo dalla lunetta, non si segna più dal campo, 2/2 di Radulovic dalla lunetta, 1/2 Anderson, 61-59. Ancora Radulovic porta Avellino in parità e poco dopo Williams sigla il sorpasso con canestro più fallo di Michelori, anche lui 4° fallo.
Annullato a Chiacig un canestro per infrazioni di passi Smith allunga con l ennesima bomba chirurgica segnata nel momento più importante della gara, parziale di 9-1. Anderson in lunetta dopo il 4° fallo di Smith 2/2 63-66, Chiacig stoppa Radulovic, rimessa con 4 per Avellino e T/O Boniciolli, rimessa e palla rubata da Giovannoni, ma è tutto inutile perché Cicoria fischia il 5° fallo di Anderson per una trattenuta a Radulovic che non trema e fa 2/2, replica dall altra parte con il 5° fallo di Righetti su Michelori che, scaccia gli incubi della finale dello scorso anno e fa pure lui 2/2.
Recupera palla in difesa Bologna sul 62-65, ma passata la metà campo Cicoria fischia il 5° fallo di Spencer che sbraccia, facendo rotolare Cavaliero a 3 metri, a questo punto il pubblico bolognese si inferocisce e dalla tribuna si alzano più persone che si avvicinano pericolosamente alle transenne, ma vengono prontamente intercettate dagli steward del servizio d ordine. Fallo immediato di McGrath su Green, 1/2 ai liberi per lui. Di Bella fa la prima cosa positiva di questa final 8 prendendo rimbalzo offensivo dopo un errore da 3 di Blizzard, subisce fallo, ma in lunetta segna solo 1 libero su 2.
Giovannoni commette subito il suo 5° fallo su Radulovic, entra Garri al suo posto. Il n° 5 biancoverde però dalla lunetta fa 0/2 e sul ribaltamento Garri va a guadagnarsi 2 tiri liberi. Dopo 39 minuti passati in panca la mano però non è calda e fa 1/2, 67-69 il punteggio. A questo punto Pasquali chiama il fallo immediato su Green, non convincendoci affatto: a 34 sec. dalla fine e sul -2 si poteva provare a difendere forte? Green comunque non si pone il problema se la scelta sia felice o meno e fa 2/2, la Virtus non segna più, altro fallo, anche per lui il 5°, di McGrath su Green, 2/2 e tutti a casa.
Partita finita, vince meritatamente Avellino, ma la Virtus ha dimostrato cuore e voglia, ci fossero state da inizio anno chissà cosa avrebbe potuto fare. Una valutazione oggettiva dice che senza Travis Best La Fortezza non riesce a giocare una pallacanestro accettabile.
Premiazione per Green miglior assistman.
Smith MVP della manifestazione, mai premio è stato più meritato.
Il presidente Ercolino solleva in delirio la Coppa Italia mentre il popolo biancoverde saluta la cerimonia con un urlo LUPI LUPI da far accapponare la pelle.
La Fortezza Bologna vs Air Avellino 67-73
Parziali: 10-18; 26-19; 19-16; 12-20.
MVP: Devin Smith, sempre presente in tutte le azioni più importanti, mette la tripla del +5, scava il primo solco con un 3/3 dalla lunga nel primo quarto. Esclude praticamente Anderson dalla partita, giocatore splendido. Bravo bravo bravo.
WVP: che dire? O capitano mio capitano, recitava Robin Williams ne L’attimo fuggente, quasi come invocazione di speranza, peccato che in questo caso quelle di Pasquali siano cadute nel vuoto. Nella serata in cui ci sarebbe stato più bisogno di lui, nella serata in cui l’assenza di Best lo chiamava a gettare il cuore oltre l’ostacolo capitan Di Bella ha risposto: ASSENTE. Ha marcato visita lasciando i compagni senza una guida, senza riuscire neanche a dare quell intensità, quella energia che metteva sempre e che facevano sì che gli perdonassero gli errori. Peccato, davvero peccato.
Le cose da salvare
La Fortezza Virtus Bologna: la reazione dopo la partenza tramortente dell Air, il lavoro dei lunghi che hanno tenuto in piedi la baracca, Chiacig soprattutto, il secondo tempo di McGrath, nuovo a giocare partite di quest importanza, ma che ha dato il suo grande contributo. La voglia di non mollare mai, quello che pare aver portato Travis Best a questa squadra.
[b]Air: [/b]alla prima finale della sua storia riesce vincere con tutti i suoi giocatori che danno il loro grande contributo. Detto di Smith, dal secondo quarto Green riesce ad innestare un troneggiante Williams, Righetti pare rinato dopo qualche stagione vissuta a Roma da quasi desaparecido, Radulovic si conferma giocatore difficilmente arginabile, e forse troppo spesso sottovalutato, lo stesso Cavaliero dopo la spumeggiante semifinale da il suo grosso contributo. Bravi tutti, davvero.
Le cose da perdere
La Fortezza Virtus Bologna: brutta gara da Alan Anderson, condizionato dai falli, non riesce ad entrare in partita, subisce 5 falli, ma non bastano per far rivalutare la sua gara. Spencer, ha un solo sprazzo, dopo di quello forza altre conclusioni, ed in difesa è tornato ad essere impalpabile, grave l ingenuità del suo 5° fallo. Coach Pasquali, ha oggettivamente fatto molto, ma un paio di sue decisioni non ci hanno convinto: il non aver mai impiegato Garri, che male nelle altre partite di queste F8 non aveva fatto, se non costretto, quando avrebbe potuto preservare gli altri lunghi dai falli ed il fallo immediato sul -2 chiamato su Green a 34 secondi dalla fine, ma oggettivamente sono spigolature.
Air Avellino: soffre sotto canestro concedendo ben 19 rimbalzi in più a La Fortezza, ed è un peccato che gli sarebbe potuto costare caro.
Per il resto nulla da dire, hanno vinto meritatamente, giocando la migliore pallacanestro di queste F8, non pare giusto cercare il pelo nell uovo.
Sala Stampa
Renato Pasquali
“Qualcosa di buono abbiamo fatto. Peccato perché alla fine abbiamo perso per i dettagli, ma se ci avessero detto 3 settimane fa che saremmo riusciti a giocare la finale e che l avremmo giocata fino alla fine ci saremmo messi a ridere. Dell arbitraggio non parlo, non parlo di cose che sono fuori dal mio controllo. Complimenti comunque ad Avellino che ha vinto meritatamente.
Ercolino:
“A settembre non sapevo neanche come fosse fatto un campo da basket, ed ora sono qui a tenere in mano questo trofeo. E un sogno e devo ringraziare tutti da Boniciolli a Zorzi a tutti i giocatori. Ringrazio inoltre Sabatini, una persona veramente squisita, ci ha ospitato in modo impeccabile, non ci ha fatto mancare nulla soddisfacendo tutte le nostre richieste, ha trovato posto a tutti i nostri tifosi nei settori a loro più comodi venendo incontro a tutte le nostre richieste. Nuovi arrivi non ci saranno perché rischieremmo di compromettere l armonia che regna in questa nostra famiglia.”
Matteo Boniciolli
“Permettetemi di dire che una Coppa Italia vinta qui, contro la Virtus, in casa sua, con Avellino equivale a vincere un Eurolega, ma non con il Panatinaikos, con il Bamberg. Il nostro è un mestiere strano, al momento del cambio di proprietà io ero fuori, ed al mio posto c era un collega più giovane, poi le cose sono cambiate. Chiedo ai giornalisti avellinesi di non dire puttanate, la stampa di Avellino dopo 3 partite voleva la mia testa, altro che progetti in stile Benetton, dicevano che mi avevano dato i soldi per una Mercedes ed avevo portato una 500.
Ringrazio inoltre il grande Tonino Zorzi che, oltre ad avere introdotto molti dei nostri giochi d attacco, mi tiene calmo quando serve e mi fa contare fino a 5 ½ 6, quando io invece conterei fino a ½, e Boscia Tanjevic che tanto mi ha insegnato. Vincere qui a Bologna dopo quello che mi era successo in Fortitudo è qualcosa che non si riesce a spiegare. Abbiamo fatto una squadra logica, con i giocatori che giocano nel loro ruolo.
Se è vero, come mi hanno detto, che la vittoria della Coppa dà l’accesso di diritto alla Uleb Cup bisognerà parlare con il Comune di Avellino per programmare la costruzione di un nuovo palazzetto.