Venezia, 5 maggio 2024 – Al Taliercio di Mestre si abbassa il sipario per la Carpegna Prosciutto Pesaro che saluta la massima serie dopo 16 anni consecutivi di permanenza. Al termine della partita i numerosi sostenitori pesaresi accorsi fino a Venezia non hanno esitato a comunicare il loro disappunto contro le scelte effettuate dalla dirigenza biancorossa. La stessa, poco dopo, ha diramato un comunicato stampa in cui saluta la serie A e fa un carico di belle speranze per il futuro.
Per quanto riguarda la partita… il divario fisico tra le due squadre ha inciso sul risultato finale che ha sorriso ampiamente alla squadra lagunare. Pesaro regge 20 minuti poi nel terzo quarto sprofonda sotto le bombe dei tiratori di Venezia e la fisicità di Tucker e Kabengele. Per i lagunari la stagione regolare si chiude con una bella prestazione davanti al proprio pubblico prima del grande impegno dei playoff e un quarto posto confermato in classifica.
Mentre per i marchigiani si chiude la stagione e l’era della presidenza Costa nel peggiore dei modi, ossia retrocedendo nella serie cadetta. Dopo Brindisi, Pesaro è la seconda squadra che abbandonerà la serie A per dirigersi in A2.
LA PARTITA
Coach Spahija manda inizialmente sul parquet il seguente quintetto: Spissu, Casarin, Kabengele, Simms e Tucker. Controbatte Pesaro con McDuffie, Bluiett, Tambone, Cinciarini e Mazzola.
Il primo quarto vede la bilancia pendere per Venezia. Dopo 5 minuti di gioco di un sostanziale equilibrio, Simms fa aumentare il ritmo dei suoi portando Venezia fino a toccare il +12. La lunetta e i canestri di quel funambolo di Wright-Foreman permettono a Pesaro di chiudere la prima frazione a -7. 27-20 dopo 10 minuti di gioco.
Nei secondi dieci minuti arriva la reazione pesarese. Un appoggio a tabellone di Ford su assist di Love e un gioco da tre punti (canestro + fallo) di Visconti riportano a -2 gli ospiti e obbligano Venezia a chiamare timeout. Al 15′ De Nicolao segna dalla lunetta e Parks mette la bomba del +6.
Wright-Foreman scuote la VL con una tripla che scatena un effetto domino. A seguire arrivano due jumper da parte di Bluiett e Cinciarini che pareggiano i conti (40-40) con la squadra di casa. Un canestro dall’arco di Bluiett e i due liberi di Simms chiudono le ostilità del primo tempo. Si va alla pausa lunga con Pesaro in vantaggio di due lunghezze (42-44).
Al ritorno in campo, dopo la pausa negli spogliatoi, Venezia affonda letteralmente la ciurma capitanata da coach Sacchetti obbligando Pesaro ad alzare bandiera bianca.
Basti pensare che nei primi 5 minuti di gioco del terzo quarto il parziale a favore degli orogranata è stato di 18-2. Per Pesaro è McDuffie a salvare le apparenze e a rompere i break devastanti di Venezia. I lagunari sono incontenibili e riescono a trovare canestri sia sotto le plance che dall’arco. Pesaro fa quel che può ma sembra che tutto ruoti a favore di Venezia. Wright-Foreman e McDuffie tentano di ricucire ma le due bombe nel finale della frazione di Simms chiudono di fatto la partita. (77-55)
L’ultimo quarto è utile solo alle statistiche. La Reyer amministra la partita e tiene a debita distanza la squadra pesarese con Casarin e Tessitori. Wright-Foreman, McDuffie e Love provano a salvare il salvabile, ma lo svantaggio è troppo largo e i minuti corrono veloci.
Venezia batte Pesaro 91-79 e condanna la squadra marchigiana alla serie A2.
TABELLINI
Umana Reyer Venezia – Carpegna Prosciutto Pesaro 91 – 79 (27-20; 15-24; 35-11; 14-24)
HIGHLIGHTS
SALA STAMPA
Coach Spahija Neven ai microfoni della sala stampa del Taliercio.
Complimenti alla squadra per il risultato finale. Nonostante i cambiamenti a livello tattico durante la partita, abbiamo giocato molto bene contro una squadra che doveva salvarsi come Pesaro. E’ molto importante che nessuno dei nostri giocatori si sia infortunato in vista dei prossimi playoff. I playoff sono un campionato nuovo e per affrontarli dobbiamo essere forti mentalmente.
Meo Sacchetti, coach della Carpegna Prosciutto Pesaro, commenta così la sconfitta contro Venezia
Se parliamo della fisicità… siamo riusciti a recuperare nel primo tempo, abbiamo iniziato il secondo patendo la loro qualità migliore, oltre al fatto che abbiamo fatto pochi canestri.
Venire a giocarsi la salvezza a Venezia non è facile.