Bologna, 14 aprile 2024 – Dopo la bruciante sconfitta contro il Baskonia la Segafredo Virtus Bologna doveva non perdere contatto con i primi posti e, non senza patemi, ha compiuto la missione.
Il primo tempo è stata una fotocopia delle ultime gare difensive affrontate dalla Virtus, sempre indietro di una frazione di secondo su ogni iniziativa lombarda e bianconeri convinti, prima o poi, di riprenderla, ma i 53 punti subiti in 20 minuti, con un Eboua sugli scudi, non hanno dato queste certezze a squadra e pubblico.
Evidentemente negli spogliatoi coach Banchi ha fatto notare come fosse finita la gara d’andata e l’approccio difensivo dei bianconeri nel secondo tempo è stata totalmente diverso, tanto da concedere solamente 32 punti agli ospiti, con Pajola Dunston e Cordinier pronti a chiudere ogni pertugio.
Con uno Shengelia molto sotto tono e abbastanza confusionario ci è voluta un’altra ottima serata di Polonara, sempre più in crescita, per non far sentire la mancanza del georgiano e per raggiungere anche la doppia cifra cifra di vantaggio e che pareva aver chiuso ogni discorso sulla partita, ma così non è stato.
Negli ultimi cinque minuti la Segafredo Virtus Bologna ha smesso di cercare l’area accontentandosi del solo tiro da tre e, pian piano, la Vanoli ha rimontato punto su punto portandosi sul -4 e rifacendo vedere i fantasmi della partita contro Pistoia, ma a questo punto c’è voluto il solito Marco Belinelli a chiudere la partita a 42 secondi dalla fine con una bomba delle sue.
Per Cremona che dire? Più di così non poteva fare, liberi di Pecchia a parte, senza Adrian e con un Denegri con un problema alla mano ha fatto il massimo, provando a giocare la sua frizzante pallacanestro. Oramai il traguardo della salvezza è in vista, anche se il calendario non sarà certamente semplice e bisognerà valutare le condizioni di Denegri.
Dopo la sconfitta contro Baskonia non era facile resettare tutto per i padron i di casa, ma l’approccio difensivo della seconda metà di gara fa ben sperare, anche se il Play-In si Istanbul si presente improbo.
Buone cose da segnalare da parte di un Polonara in crescita costante, da Belinelli e da un Pajola redivivo. In ripresa Cordinier, mentre Lundberg sembra concentrato su una sola zona del campo.
Solita chiosa amara sull’arbitraggio: semplicemente impresentabile e sugli scudi il solito Mark Bartoli. Detto che dopo i fatti di Mantova del 2022 si faccia fatica a pensare come un fischietto del genere possa calcare ancora i campi di Lba, l’atteggiamento e le decisioni di ieri sono stati indisponenti e spesso fuori da ogni consesso tecnico, il tutto condito dalla solita supponenza. Non si può ammonire un coach perché chiede un challenge, su una decisione errata incomprensibile.
Non si può palesemente non dare valido il canestro sulla stoppata di Lundberg. Non si può prendere di mira un giocatore come Cordinier che è stato vessato su ogni possesso offensivo oltre a dargli un tecnico. Ennesimo successone di Gigi La Monica.
Highlights
Sala Stampa
Le parole di coach Cavina al termine della partita:
Dopo la vittoria su Cremona ha parlato in conferenza stampa coach Banchi:
“Un’importante vittoria, credo sia giusto congratularsi con la squadra perché ha prodotto un altro sforzo importante, con energie non solo fisiche ma anche nervose. Fin dalle prime battute si è capito che non sarebbe stato semplice.
Cremona si è presentata con il suo stile e con spensieratezza. Nel secondo tempo siamo tornati in campo decisamente più aggressivi e siamo riusciti ad innescare bene il nostro gioco: sono arrivati rimbalzi in attacco e seconde opportunità. Vittoria preziosissima, tra due gare delicatissime come quella contro il Baskonia e quella di martedì contro l’Efes. Con consistenza nel secondo tempo siamo riusciti a tenere a distanza Cremona.”
La difesa nel secondo tempo?
“Serviva da parte di tutti uno sforzo in più, queste sono partite complesse da giocare, è umano e legittimo, c’è fatica e frustrazione per la partita di venerdì. In queste gare cerchi di trovare le risorse, ci arrivi senza preparazione a meno di 48 ore, contro una squadra che ha organizzazione di gioco molto solida, con lunghi che ti colpiscono dall’arco. Hanno giocatori in grado di penetrare, non era un avveraario semplice: mi soddisfa il fatto che nell’intervallo ci fosse la consapevolezza che servisse stringere i bulloni in difesa.
Lo abbiamo fatto con criterio, dedizione ed umiltà: questi tre aspetti saranno determinanti fino alla fine della regular season, sperando di continuare ad avere settimane così fitte.”
“Ci sono partite dove è difficile trovare risorse per riuscire ad imporre il proprio ritmo. Non vorrei si giudicasse questa stagione nell’ordinarietà, questa è la straordinarietà: dopodomani giocheremo la nostra 35esima gara di Eurolega, a cui vanno sommate Supercoppa, Coppa Italia e campionato. Vai in campo, cerchi di avere adeguata preparazione in questo tipo di partite, contro una squadra che ha una sua identità, dobbiamo pensare che possano esserci partite dove fatichi a trovare il ritmo che vorresti, altrimenti sarebbe facile schiacciare un pulsante.
Non c’è la volontà a giocare a chi ne fa di più, riconosciamo i meriti degli avversari, che hanno preparato la gara in una settimana, con spensieratezza e frizzantezza. Tenere lo stesso livello su un range di 80 partite risulta difficile, guardando anche quello che succede in Europa: oggi Baskonia ha vinto sulla sirena contro una delle peggiori squadre del campionato spagnolo, non è così semplice.
Ai ragazzi deve essere riconosciuto il merito di seguire una direzione, cercando sempre di tenere la barra dritta in vari momenti diversi. Non c’è mai stata la mancanza di volontà di difendere o di tenere alto il livello offensivo: oggi ho apprezzato i secondi 20′, non è da tutti modificare l’inerzia dopo un avvio come quello di stasera. Era successo anche a Cremona, dove eravamo in un ottimo momento ma non siamo riusciti a tenere le redini della partita.
Oggi dobbiamo riconoscere alla squadra orgoglio e determinazione, sempre con l’equilibrio di valutare la stagione in maniera straordinaria, che non vuol dire vincente, ma questo tipo di rendimento spalmato su un tempo così ampio rientra nella straordinarietà, soprattutto con giocatori di una certa età, come successo stasera con Marco e Bryant.
Io penso sia giusto sottolineare i meriti di tutta la squadra ma soprattutto di due giocatori così, in una partita in cui forse si sarebbero meritati di guardarla dalla tribuna. Vederli in campo, all’intervallo, nello spogliatoio, dare l’esempio in termini di impegno e determinazione: qui siamo di fronte alla straordinarietà, l’ordinario sarebbe vederli seduti e rilassati. Questo testimonia quanto ci tengano e quanto abbiamo a cuore che questa stagione abbia l’epilogo che meritiamo.
L’amarezza di venerdì sera è palpabile, è normale: una partita che poteva lasciare delle scorie, che non hanno intaccato due dei giocatori più identificativi. Questo significa che tutta la squadra ha desiderio di combattere fino alla fine: io erano anni che aspettavo un’opportunità del genere e me la voglio giocare fino in fondo, così come alcuni di loro che hanno una determinata carriera.
Non me la sento di dire che talvolta giochiamo a chi ne fa di più, dico che non è sempre automatico produrre i livelli degli ultimi 20′ di oggi dopo i 40′ di venerdì, brava la squadra e bravo lo staff. Sono ragazzi straordinari e qualunque cosa succeda martedì sera ci sarà da dargli un abbraccio.”
Segafredo Virtus Bologna – Vanoli Cremona 93-85
Parziali: 20-23; 29-30; 24-16; 20-16
Pagelle:
Iffe Lundberg 6,5: realizzativamente fa una buon primo tempo, cala nella ripresa, ma, come spesso gli accade ultimamente, non tiene il primo palleggio di nessuno.
Marco Belinelli 7,5: grande serata al tiro, mette anche quello che chiude la partita, anche a cinquant’anni gli si potrà chiedere un tiro da fuori.
Alessandro Pajola 7: è uno dei pochi che nei primi venti minuti mette pressione agli avversari, quando si ricordano anche gli altri compagni diventa un’arma micidiale.
Bruno Mascolo s.v.
Rihards Lomazs n.e.
Toko Shengelia 5: non sta vivendo un grande momento, come testimonia anche la scarsa percentuale ai tiri liberi, per fortuna che questa sera ha potuto riposare in panca grazie alla grande prova di Polonara.
Daniel Hackett 6: non è ancora al 100% e nel finale si vede, con un paio di scelte non da lui, ma il carattere non manca mai.
Achille Polonara 8: secondo tempo devastante, raccatta tutti i palloni che passano dalle sue parti, va in doppia cifra e smazza anche 5 assist con un +/- di +19, mvp.
Ante Zizic 6: i numeri sono dalla sua parte, ma il sistema difensivo Virtus prevede un centro meno statico e lui al momento nella sua metà campo fa ancora fatica.
Bryant Dunston 7: io per lui ho finito le parole, è un luminare, punto.
Awudu Abass 6: non preciso offensivamente mette la sua fisicità al servizio della difesa di squadra, ed i risultati nel secondo tempo si vedono.
Isaia Cordinier 6: fa ancora fatica a trovare i suoi tiri e le sue soluzioni, ma la pressione difensiva sta aumentando, mezzo voto in più per non essersi fatto espellere, più che Isaia il suo nome, stasera, sarebbe Giobbe.
Corey Davis 7: nel primo tempo lascia spazio ai compagni e si “limita” a distribuire, nel secondo, con la squadra in difficoltà, prova a prendersi più responsabilità ma non basta.
Andrea Pecchia 4,5: quando entra fa confusione e senza Denegri deve stare anche troppo in campo, lo 0/3 ai liberi nel momento clou della partita sono imperdonabili.
Davide Denegri 7+: sempre più l’anima di questa Cremona gioca un primo tempo quasi perfetto, poi si infortuna alla mano e le cose per la Vanoli si complicano molto, in bocca al lup.
Filippo Galli n.e.
Trevor Lacey 5,5: vive qualche buon sprazzo nel primo tempo, ma nel secondo lascia sola la squadra.
Matteo Piccoli 6,5: deve giocare troppi minuti, e se da sorpresa può scompaginare le carte, con la difesa virtussina in crescendo, nel secondo tempo non tocca palla.
Wayne McCullough 6,5: anche lui approccia molto bene la gara ed è fra i protagonisti del primo tempo, nella ripresa è troppo spesso alle prese con missmatch per lui ingestibili e finisce fuori per 5 falli.
Grant Golden 7: i polpastrelli sono dolcissimi e le movenze offensive anche, ma quando trova la difesa virtussina più sul pezzo fa una grande fatica.
Simone Zanotti 5: se Zizic potesse giocare solo contro di lui scriverebbe 35 a sera, è perfetto per dargli l’appoggio senza mai impedirgli un tiro e riesce anche a farsi stoppare da Pajola.
Paul Eboua 7,5: grande partita offensiva, trova sempre il modo di mettere fuori tempo gli avversari. Anche lui nella ripresa fa molta più fatica, ma prova veramente interessante.