Scafati brilla, incanta e poi quasi disfa: ma alla fine il derby campano è proprio della Givova, che vince 91-85. La squadra di Boniciolli (all’esordio sulla panchina del PalaMangano dopo l’addio di Sacripanti) gioca per larghi tratti una pallacanestro sublime in attacco, mandando a segno 10 giocatori e facendo totalizzare 17 assist nel solo primo tempo (alla fine saranno 28).
Scafati, però, non riesce mai a chiudere i conti e deve resistere agli ultimi attacchi di Napoli nel finale: la Gevi ha l’occasione di riportarsi anche sul -2 ad un minuto dalla fine, dopo essere stata anche a -15 e a -14 nel corso del secondo tempo. Il tentativo di rimonta, però, non va e allora Scafati festeggia il ritorno alla vittoria dopo 4 sconfitte consecutive.
Givova Scafati 91 – Gevi Napoli 85
Parziali: 25-16; 21-25; 21-19; 24-25
Qui Scafati
L’analisi parte dai vincitori, che hanno letteralmente incantato nella metà campo offensiva per buona parte dell’incontro: la Givova è stata sempre avanti dopo i primi 5 minuti di partita e ha condotto più volte di almeno 10 punti, sia nel primo che nel secondo tempo. La condivisione del pallone è stata ottima ed è testimoniata dai 28 assist: la squadra di Boniciolli è stata in grado di trovare e di concretizzare il vantaggio offensivo in modo eccellente per buona parte dei 40 minuti, trovando tiri ad alta percentuale.
Scafati ha controllato benissimo anche la lotta nel pitturato stravincendo la lotta a rimbalzo (40-27) e trovando nella varietà di protagonisti un punto di forza importante per arrivare alla vittoria. Rivers è stato un cecchino dalla lunga distanza (5/8, 17 punti), Pinkins è stato prezioso in attacco e in difesa nei minuti in campo (16 punti e +22 di plus minus), Gentile ha preso in mano l’attacco nel secondo tempo sbagliando pochissime scelte e perdendo solo un po’ di lucidità solo nel finale (10 punti e 9 assist). Anche Julian Gamble ha da subito dato un segno alla partita, facendo sentire la sua fisicità all’interno dell’area: per lui ci sono 13 punti e 4 rimbalzi.
L’unico problema? Il non riuscire mai a chiudere la partita e a dare lo strappo decisivo: per la maggior parte dei 40 minuti Scafati è stata bella ma poco “cattiva”, concedendo anche qualche transizione di troppo ad una Gevi in debito d’ossigeno e di punti.
Ma alla fine quel che conta sono i due punti della vittoria. L’unica perplessità che viene al sottoscritto è: con un Gamble al 100% (quello di oggi non lo era), vale davvero la pena di tenere anche Nunge nelle rotazioni e lasciare fuori Strelnieks? Secondo me no. Mi aspetterei una decisione definitiva sui 6 stranieri nei prossimi giorni e non escludo che il centro #24 (che oggi ha comunque dato contributo) possa finire dietro nelle gerarchie.
Qui Napoli
Non ci girerò attorno: la sconfitta è preoccupante, per vari motivi. Il primo è che Napoli non ha mai avuto l’inerzia della partita in mano dopo i primi 5 minuti: è sempre rimasta sotto, non è mai entrata in ritmo e non ha trovato il suo flusso in attacco.
Il secondo motivo è legato semplicemente alla classifica: quella avvenuta a Scafati è la terza sconfitta consecutiva e questo significa essere risucchiati nella lotta per l’ottavo posto, considerando che gli ultimi 3 impegni del girone di andata sono contro Trento, Tortona e Venezia.
Il terzo riguarda gli infortuni: Ebeling e Jaworski sono usciti anzitempo dalla partita con dei problemi fisici che sembravano seri. Si attendono gli esami, ma anche solo uno stop prolungato vorrebbe dire emergenza totale per questa Napoli.
Nella serata di oggi la squadra di Milicic non è mai riuscita ad esprimere il suo basket: troppo poco ritmo e troppo poco innescato Zubcic (che ha risposto bene a livello di efficienza ma ha visto probabilmente una quantità insufficiente di palloni). Continua nel segno della discontinuità anche Pullen, che si ferma a 9 punti e 4 assist con pessime percentuali.
Per completare il quadro, Napoli ha fatto una tremenda fatica anche in difesa ed è stata bucata troppe volte dalle ragnatele di passaggi di Scafati: pure la celebre zona di Milicic ha fatto troppa acqua, concedendo tanti tiri aperti alla Givova.
Sicuramente non è tutto da buttare: la squadra ha dimostrato comunque carattere e si è lasciata guidare dagli stoici Sokolowski e Ennis nel tentativo di rimonta. Ma il dubbio che la magia dei primi 2 mesi stia finendo… un po’ c’è. D’altronde questa squadra doveva lottare per la salvezza, in base alle previsioni di inizio stagione: alcuni difetti della squadra, sulla carta, sono abbastanza evidenti, nella mancanza di peso in area e di profondità nella rotazione.
La squadra è stata straordinaria nei primi 2 mesi, ma ora forse anche gli avversari hanno capito come venirne a capo. Attenzione anche alla necessità di intervenire sul mercato: questa Gevi ruota in 8/9 da inizio stagione e se arrivassero brutte notizie dagli infortuni prima citati, rinforzarsi sarebbe un obbligo.
Cronaca
Inizio di partita equilibrato con gli ospiti che si portano sul 6-8 dopo 4 minuti: sarà questo l’ultimo vantaggio di Napoli nel primo tempo. Scafati si scalda dalla lunga distanza con Nunge e Rivers (15-8), a cui risponde Zubcic (15-14). La Givova attacca benissimo, mentre la Gevi non riesce a trovare ritmo dalla lunga distanza, con il primo quarto che si chiude 25-16 grazie all’ultima tripla di Robinson. Scafati continua a macinare pallacanestro e si porta sul 30-16: Napoli fatica a trovare il suo flusso in attacco e spesso brucia troppi secondi per entrare nei giochi.
La Givova arriva al massimo vantaggio sul 35-20 con il debutto di Gamble: dalla parte di Napoli rispondono Pullen e Sokolowski. L’ex Treviso è fondamentale nell’andare a rimbalzo e trovare punti “dalla spazzatura”: la Gevi torna sul -9 (39-30 al 16′) e accorcia ancora sul 44-37.
Scafati perde un po’ del suo flusso in attacco perdendosi in qualche isolamento di troppo e con un ingresso non perfetto con la palla in mano di Logan: Napoli riesce a chiudere miracolosamente a -5 il primo tempo, con la Givova in grado di mettere a segno 17 assist ma non di concretizzare abbastanza.
Scafati riprende il controllo della partita ad inizio terzo quarto, tornando in vantaggio in doppia cifra: Pinkins è caldissimo e segna il +12 sul 58-46. Provano a rispondere i soliti Zubcic e Sokolowski per riportare la Gevi a -7 (58-51). Napoli fatica ancora a contenere Scafati in difesa: anche la zona si rivela poco efficace. L’unica sicurezza in attacco continua a essere Jaworski, ma non è abbastanza: Napoli si riavvicina sul -5, prima di terminare il terzo quarto sul 67-60.
Rientro in campo favorevole alla Gevi: Sokolowski segna il -3 (67-64). Iniziano ad arrivare un po’ di fantasmi nella testa di Scafati, che fino a questo momento è stata bella ma poco cinica, non riuscendo a chiudere la partita. I ragazzi di Boniciolli provano di nuovo a scappare sul +14 grazie alle prime fiammate di Logan (82-68), ma è il solito Ennis a rispondere: di pura voglia, la guardia di Napoli riporta i suoi a -3 grazie ad un parziale di 11-0.
Si arriva sull’82-79, poi un tecnico pesantissimo per flopping a Zubcic leva il croato dalla partita. Una tripla dell’ottimo Rivers riporta Scafati a +6 ad un minuto e mezzo dalla fine: Pullen prova ad accorciare sul -4 e ha l’occasione di mettere un solo possesso di distanza tra le due squadre ma sbaglia. A quel punto Scafati gestisce e riesce finalmente a vincere per 91-85.