di Michele Longo (Vox&One podcast)
Brindisi 26 novembre 2023 – Dopo 8 partite e tanti piccoli miglioramenti primo urlo di gioia per l’Happy Casa Brindisi che batte per 83-75 la Virtus Bologna in una partita condotta dall’inizio alla fine. Infatti dopo il primo svantaggio iniziale (0-2), la squadra di coach Sakota ha iniziato a condurre la partita senza più voltarsi. Ha accumulato un primo vantaggio di +15, ha retto alla rimonta di fine primo tempo della Virtus, e ha poi allungato nuovamente fino al +16 in un terzo quarto scintillante. La Virtus ha evidentemente pagato le fatiche europee, con uno Shengelia forse alla peggiore prestazione stagionale, chiusa comunque 14 punti e 9 rimbalzi, uno Smith che sembra più un peso che una risorsa e in generale poca brillantezza nelle scelte offensive.
Jordan Bayehe (25+10 rimbalzi con il 75% da due) e Jeremy Senglin (22+7 assist con 6/8 da tre) sono stati i due mattatori della gara. Il primo ha ormai raggiunto la sua maturità cestistica, si è fatto carico dell’assenza di JaJuan Johnson e ha sfruttato come meglio non poteva le assenze nel reparto lunghi Virtus. Il secondo ha dimostrato di essere quel giocatore che Brindisi ha aspettato per quasi due mesi, capace di crearsi il tiro dal palleggio e con la mano rovente nei momenti che contano. Terzo fattore della vittoria Xavier Sneed, letteralmente uomo ovunque, francobollato a Belinelli (3/12 al tiro), presente a rimbalzo e negli aiuti difensivi, ha chiuso con 12 punti e tante, tantissime cose preziose che non vanno nelle statistiche.
Da rivedere invece l’arbitraggio. I 4 falli blocchi irregolari fischiati a Shengelia sembrano davvero troppi e fuori luogo, ma in generale si è faticato a comprendere il metro in entrambe le direzioni con i classici sospiri tramutati in falli e contatti abbastanza violenti su cui si è lasciato correre. Sicuramente non una buona partita della terna.
Prima del fischio d’inizio toccante minuto di silenzio in memoria di Giulia Cecchettin. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’iniziativa congiunta di LBA e LBF ha voluto ricordare la giovane ragazza vittima dell’ennesimo femminicidio, con due messaggi letti da Jordan Bayehe e Marco Belinelli.
QUI BRINDISI – Un dato su tutti: per la prima volta in campionato Brindisi ha superato gli 80 punti e, non certo casualmente è arrivata la prima vittoria. Per chi segue i salentini era qualcosa si percepiva nell’aria, i miglioramenti dopo l’esonero di Corbani lenti ma continui, una difesa sempre più incisiva e quella voglia di non mollare dopo aver preso un parziale, insomma tante piccole cose che segnalavano che qualcosa stava cambiando. Certo, nessuno poteva immaginare che la vittoria sarebbe arrivata contro la corazzata Virtus, squadra che sta senza dubbio facendo vedere il basket più bello in Italia, ma Brindisi sembra davvero aver cambiato rotta.
Lentamente stanno rientrando gli infortunati, oggi Laquintana, la settimana prossima Lombardi e forse Johnson (difficile), ma soprattutto sta recuperando mentalmente certi giocatori che sembravano dei pesci fuor d’acqua. Un nome su tutti? Nate Laszewski. Il ragazzo sembrava essere a un passo da taglio, sperduto in campo e un telepass in difesa, mentre ora è duro, incisivo a rimbalzo, lotta e soprattutto ha il suo spazio in attacco con un ruolo chiaro e preciso. In difesa ci ha pensato lo staff tecnico a coprirne le carenze.
Infine menzione doverosa per la gabbia difensiva costruita attorno a Shengelia, con Sneed sempre pronto al raddoppio ogni qual volta che il georgiano prendeva la palla in post, e per alcune chiamate in attacco che hanno fatto perdere la bussola alla difesa virtussina.
QUI BOLOGNA – Impossibile biasimare la squadra per questa sconfitta. L’impressione è che si sia trattato di uno stop fisiologico, una pausa mentale, come quella accusata contro Cremona. L’assenza di Mickey e Polonara (prossimo al rientro in gruppo, notizia più bella della settimana appena conclusa) inizia a essere un problema, in quanto l’età di Dunston si fa sentire quando c’è da giocare tre partite a settimana e Cacok alterna giocate da veterano a sciocchezze difficili da spiegare.
Le noti dolenti arrivano piuttosto da chi dovrebbe farsi trovare pronto, ma invece sta fallendo le occasioni a disposizione. Con l’assenza di Cordinier, molto più pesante di quanto si possa immaginare, Smith (3 punti in 13 minuti con 1/5 al tiro) sta mostrando di essere l’unico non in grado di suonare lo spartito di coach Banchi che, a inizio ripresa, gli ha preferito Mascolo in quintetto. Ad ogni modo, una sconfitta che significa abbandonare il primo posto in classifica, ma che non sembra preoccupante vista la situazione infortuni e il PalaPentassuglia (terza sconfitta negli ultimi quattro anni) che si dimostra campo ostico.
LOREN JACKSON – Dopo settimane di attesa, Brindisi si è mossa sul mercato e in settimana arriverà Loren Jackson, play tascabile preso dal Gravelines e aiuto in cabina di regia tanto richiesto da coach Sakota. Durante la settimana scorsa sembrava esserci stato un ritorno di fiamma per Brandon Knight, ma l’ennesima titubanza al momento della firma del contratto, ha convinto la dirigenza Happy Casa a ripiegare sul prodotto del college di Akron.
Dopo tre stagioni con buone medie tra Francia e Montenegro, il play non ha avuto un grande inizio di stagione a Gravelines, ma la sua statura (173cm) e la sua velocità potrebbero portare punti e imprevedibilità offensiva che tanto servono a Brindisi. Inoltre sembra un giocatore molto abile nel crearsi spaziature offensive, fondamentale che, con la sua altezza, ha lavorato molto per affinare. Non è di certo il grande colpo di mercato in grado di cambiare la stagione annunciando dal presidente Nando Marino, ma sicuramente un giocatore che può inserirsi bene nel playbook di coach Sakota e complementare agli altri esterni di Brindisi.
I PARZIALI: 24-13, 16-26, 30-18, 13-18
LE PAGELLE
HAPPY CASA BRINDISI
Jamel Morris 5,5: Passo indietro rispetto alle ultime due prestazioni contro Kalev/Cramo e Trento. Commette stupidamente il terzo fallo già a metà del secondo quarto, esce dalla partita e ci rientra a fatica. Segna però due triple fondamentali
Xavier Sneed 7,5: Letteralmente ovunque, spinge in transizione, morde in difesa, raddoppia su Shengelia, aiuta Laszewski. Leggermente impreciso al tiro, ma è un giocatore fondamentale per Brindisi
Nate Laszewski 7: Bravo e umile. Sta capendo i suoi errori, segue ciò che lo staff tecnico gli indica di fare, lotta e soprattutto lascia intravedere un movimento in post che, se affinato, potrebbe diventare nei prossimi anni un’importante arma offensiva oltre al tiro da tre. Un rookie in odore di taglio immediato che sta dimostrando che in LBA può starci
Joonas Riismaa 5,5: Nullo in attacco, ma molto importante in difesa. Sembra forse l’unico giocatore ad aver subìto una flessione dopo l’esonero di Corbani, ma potrebbe anche essere dovuto al fatto che sta tirando un po’ il fiato dopo un’estate passata con la nazionale estone.
Jordan Bayehe 9: Straripante. Un’ira di Dio sotto canestro, sempre pronto a tagliare sul pick’n roll laterale tra Senglin e Kyzlink che la difesa Virtus ha davvero faticato a comprendere. Una prestazione mostruosa che certifica i suoi continui miglioramenti.
Jeremy Senglin 8,5: Verrebbe da dire finalmente. Grande prestazione al tiro, ma anche letture interessanti. Coach Sakota lo conosce e sa come usarlo e soprattutto come cavalcarlo quando, come oggi, è in serata di grazia al tiro. Lui non si tira mai indietro e risulta determinante per la vittoria
Tomas Kyzlink 7: Giocatore silente, che sembra quasi non faccia nulla in campo, ma poi risulta decisivo. Oggi importantissimo con letture di alta classe nel terzo quarto e sempre pulito nelle conclusioni. Rinnovato per un mese ora starà a lui vincere il ballottaggio con Morris una volta che rientrerà Johnson
Tommaso Laquintana sv: due minuti in una partita in cui era andato in panchina solo per onor di firma. Rientrerà a tutti gli effetti domenica prossima nella fondamentale trasferta di Treviso
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA (a cura di Andrea Cesari)
Iffe Lundberg 6+: è uno dei pochi ad avere qualche idea ed un po’ di birra, sfortunato per le due bombe annullate per 2 blocchi irregolari.
Marco Belinelli 5: supera i 3000 punti in Serie A, per il resto poco o niente, si sorvola, per carità di patria, della sua difesa su Sneed.
Alessandro Pajola 5: non è serata, e lo si capisce subito dallo 0/2 ai liberi, in difesa ci prova, ma senza la collaborazione dei lunghi, sempre indietro di un passo, può fare poco anche lui.
Jaleen Smith 4,5: ha un unico lampo a fine secondo quarto in piena rimonta Virtus. Per il resto forza, non incide e spreca il contropiede che avrebbe rimesso tutto in gioco.
Bruno Mascolo 6: nei 5 minuti che è stato in campo ha fatto abbondantemente il suo, pressione, difesa ed assist, sufficienza.
Ognjen Dobric 5: mette una bomba e poco altro, sembra ancora abbastanza fuori dai giochi virtussini.
Devontae Cacok 4: si fa mangiare in testa da Bayehe, non riesce a fare un aiuto e recupero con i tempi giusti e la combattività di cui si aveva fatto un gran parlare in fase di ingaggio non si è proprio vista.
Tornike Shengelia 5: nonostante la doppia doppia sfiorata non incide come sempre, falloso nel primo tempo, nel secondo si riprende un po’, ma non è il solito Toko. Per la pazienza nei confronti della terna meriterebbe un 10, 4 blocchi in movimento fischiati nella stessa partita credo sia record mondiale, e casualmente, anche stasera, fischiava Carmelo Paternicò….
Daniel Hackett 5,5: offensivamente il suo lo fa, ma è dietro che non riesce a tamponare, una pausa ci sta.
Leo Menalo: n.e.
Bryant Dunston 5: il mestiere c’è, il magistero pure, ma il fiato è quello che è e fargli fare aiuto e recupero per tutta la sera non è stata forse l’idea del secolo.
Awudu Abass 6: uno dei pochi ad avere la mira buona, ma sembra sempre frenetico in ogni sua iniziativa, calma Awudu