Cagliari, 09 settembre 2023 – Esattamente come 12 mesi fa sarà nuovamente EA7 Emporio Armani Milano – Dinamo Banco di Sardegna Sassari la finale del City of Cagliari. L’ormai classico torneo del capoluogo sardo, giunto alla sua 13ª edizione, vedrà nell’atto finale di domenica sera sfidarsi proprio la squadra di coach Ettore Messina, che ha domato facilmente per 95-78 un’Asvel Villaurbanne mai realmente pericolosa; contro quella di coach Piero Bucchi, che ha invece sorpreso la corazzata Stella Rossa Belgrado per 76-71 nonostante le numerose assenze.
Nel primo antipasto di Eurolega della stagione, i campioni d’Italia hanno avuto la meglio contro un’Asvel, privo sì della stella Nando De Colo, ma apparsa in grave ritardo di condizione, soprattutto se si pensa che i transalpini inizieranno la propria stagione già la prossima settimana, in casa contro Le Mans nella prima giornata del proprio campionato.
La squadra di Messina, priva dei 5 giocatori impegnati nella Coppa del Mondo, gli italiani Ricci, Melli e Tonut e i tedeschi Maodo Lo e Voigtmann, ha sempre condotto una gara quasi mai in discussione, arrivando a toccare anche il +18, e che ha sempre avuto un solo padrone.
Oltre al solito Shavon Shields, autore di 19 punti, notevole è stato l’impatto dei nuovi arrivati, come Alex Poythress (20 punti e 7 rimbalzi) e Nikola Mirotić (14 punti e 5 rimbalzi), nonostante i problemi di falli dell’ex Barcellona che ne hanno minato il minutaggio.
Milano parte subito forte, ma la coppia Scott-Frank Jackson tiene a contatto la squadra di coach TJ Parker. I due falli di Mirotić costringono Messina a ruotare con dei quintetti più leggeri, che però non permettono la fuga meneghina.
Solo nel secondo periodo, con il rientro del naturalizzato spagnolo, l’Olimpia scappa via sul +15, con l’ex Chicago Bulls che banchetta nel pitturato dei francesi.
Mirotić e Poythress insieme restano un rebus irrisolvibile per la difesa dell’Asvel anche nella ripresa.
Solo i problemi di falli dei due lunghi milanesi frenano gli ingranaggi perfetti della squadra meneghina e gli avversari ne approfittano verso la fine del terzo periodo rientrando sul -7. Nonostante l’infortunio di Diego Flaccadori, fuori per un risentimento muscolare, Milano non trema e ritrova le proprie certezze con uno Shields come al solito mortifero che riporta i suoi avanti di 15 punti.
Nell’ultima frazione all’Olimpia le basta gestire il vantaggio per portare a casa una vittoria mai in discussione, chiudendo alla fine sul 95-78.
Nell’altra semifinale, invece, arriva la sorpresa con la Dinamo Sassari che batte una neo corazzata di Eurolega come la Stella Rossa di Belgrado di coach Dusko Ivanovic per 76-71.
Non è la vittoria in sé dei sardi a stupire, ma il come sia arrivata: conducendo sempre la partita, nonostante le pesantissime assenze nella squadra di coach Piero Bucchi, che si è dovuto inventare quintetti quantomeno arditi da buttare sul parquet, al cospetto di una squadra serba ancora parecchio imballata dai carichi di lavoro.
Quatto i giocatori in meno nelle rotazioni dell’allenatore bolognese: i nuovi arrivati Tyree, Charalampopoulos, quest’ultimo MVP nella prima amichevole vinta a Nuoro con Torino, e il play Cappelletti fermi ai box per infortunio, oltre ad Eimantas Bendzius ancora in Asia con la sua Lituania, ma con un grosso punto di domanda circa le sue condizioni quando rientrerà alla base, visto che si è fermato per un infortunio proprio poco prima della sfida dei quarti di finale, persa contro la Serbia.
Dall’altra parte i vice campioni della Lega Adriatica del vate Dusko Ivanovic, arrivati sull’isola senza Milos Teodosic, rimasto in patria per un problema fisico. Oltre all’ex Virtus Bologna mancavano i tre giocatori impegnati al Mondiale, il brasiliano Yago, lo sloveno Mike Tobey e soprattutto Dejan Davidovac, in finale con la sua Serbia.
MVP, a sorpresa, del match Kaspar Treier con 19 punti e le triple che hanno sempre ricacciato indietro gli avversari nei minuti conclusivi, una prestazione notevole dell’estone nei due lati del campo che fanno ben sperare il Banco soprattutto in vista della nuova stagione, verso un giocatore a lungo aspettato.
Ottime anche le prestazioni dei veterani Filip Kruslin e Stefano Gentile, rispettivamente 11 e 13 punti, con quest’ultimo tirato veramente a lucido fisicamente nella sua prima stagione da capitano della Dinamo; così come Ousmane Diop, 14 punti e un’energia clamorosa che ha spazzato via i lunghi serbi, confermando come questa stagione che sta arrivando potrà essere quella della sua definitiva consacrazione.
Sassari parte subito con le marce alte, il nuovo play Whittaker (6 punti) si dimostra un sapiente smazzatore di palloni e la squadra di Bucchi piazza il primo break della gara, con Diop che domina sotto entrambi i tabelloni e porta i suoi sul +9.
La Stella Rossa, però, si risveglia dal torpore e in amen si riporta a contatto, chiudendo il primo periodo sotto sul 21-16.
Il coaching staff sassarese è costretto a dare minuti a tutti i membri della panchina, da Gandini al baby Pisano, ma la squadra nonostante tutto riesce a reggere l’urto contro i serbi che continuano a spadellare sia dentro che fuori dall’area, restando avanti sul 30-26.
Kruslin si accende nel finale dai 6 metri e 75 e il Banco va all’intervallo sorprendentemente avanti 37-26.
Nella ripresa la Stella Rossa non ci sta e guidati da un Adam Hanga decisivo (15 punti), non solo in difesa, ma soprattutto nel tiro pesante, riporta a contatto gli ospiti. La Dinamo sembra subire il maggior impatto fisico della squadra di Eurolega, ma riesce comunque a tenere sempre il naso avanti grazie ad ottime esecuzioni d’attacco.
Anche l’ex Baskonia, Gedraitis (12 punti), trova il fondo della retina dalla lunga distanza, l’inerzia sembra girata, ma è Treier a tenere in piedi la baracca con le sue triple, nonostante i problemi di falli dei lunghi Diop e Gombauld. Il terzo quarto si chiude 54-49, sempre in favore dei sardi.
Nell’ultimo quarto la gara si trasforma in una guerra di posizione: ad ogni canestro serbo la Dinamo risponde a sua volta. La regia di Whittaker è sempre impeccabile e nonostante la difesa avversaria diventi sempre più fisica, Sassari riesce sempre a trovare un canestro ad alta percentuale.
Hanga continua a segnare, ma all’ungherese risponde ancora una volta Treier, proprio una tripla dell’ex Ravenna chiude la contesa nell’ultimo minuto. Il Banco taglia il traguardo a braccia alzate sul 76-71. È solo precampionato, ma la squadra si dimostra già bella compatta, soprattutto davanti alle tante difficoltà incontrate.
In finale ci sarà perciò Milano-Sassari, ormai diventata una classica sia durante la stagione che nella fase di preparazione. La sfida di domenica sera al PalaPirastu conterà il giusto, ma la condizione fisica espressa dalle due squadre italiane sembra già a buon punto.
EA7 Emporio Armani Milano – Asvel Villeurbanne 95-78
Parziali: 24-19; 28-20; 22-20; 21-19.
Progressivi: 24-19; 52-39; 74-59; 95-78.
Milano: Poythress 20, Bortolani 7, Pangos 11, Stojanovic 4, Miccoli, Kamagate 5, Flaccadori, Badalau, Hall 11, Caruso 2, Shields 19, Mirotic 14, Hines 2. All. Messina
Asvel Villeurbanne: Scott 16, Lee 17, Kahudi 2, Lauverne 8, Luwawu-Cabarrot 11, E. Jackson, Egubnu 4, Fall, Lighty 5, Ndaye 2, Yacoov 3, F.Jackson 10. All. Parker

Nikola Mirotić ancora una volta uno dei più positivi di questo precampionato dell’Olimpia
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Stella Rossa Belgrado 76-71
Parziali: 21-16; 16-12; 17-21; 22-22.
Progressivi: 21-16; 37-28; 54-49; 76-71.
Sassari: Pisano 3, Treier 19, Dore ne, Kruslin 11, Whittaker 6, Raspino 2, Gandini, Gentile 13, Diop 14, Gombauld 8. All. Bucchi
Stella Rossa: Hanga 15, Mitrovic 10, Lazic 6, Napier 4, Bolomboy 3, Ilic 4, Nedovic 13, Giedraitis 12, Kuzmic 4, Karapandzic ne. All. Ivanovic