La prima sconfitta in questo Mondiale coincide anche con l’eliminazione dalla competizione: la Lituania di coach Maksvytis sembrava poter cavalcare l’onda lunga dello straordinario successo su Team USA nel corso del primo quarto, ma con il passare dei minuti Valanciunas e compagni si spengono e devono abbandonare le speranze di semifinale. Alle “Final Four” ci va la Serbia, che gioca un’ottima partita, con lucidità in entrambe le metà campo, e prende le distanze nel corso del terzo quarto. Al Mall of Asia di Manila finisce 68-87.
L’MVP della partita è un Bogdanovic straordinario, che chiude con 21 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 9/13 dal campo: il giocatore di Atlanta non sbaglia praticamente mai. Aggressivo sulle linee di passaggio nei primi minuti, perfetto nell’attaccare la difesa drop di Valanciunas dal palleggio e bravissimo nel gestire i momenti della partita. Anche grazie alla sua precisione al tiro, la Serbia riesce a chiudere con il 55% dal campo, il 63% da 2 e il 41% da 3.
Decisivo anche l’apporto di Petrusev (17 punti e 6 rimbalzi), schierato da centro perimetrale nei minuti in cui non è stato in campo Milutinov: bene anche lo stesso centro ex CSKA, che limita bene il gigante baltico Jonas Valanciunas. Degno di una menzione anche Stefan Jovic (11 e 5 assist), importantissimo nello strappo dato dalla Serbia nel corso del terzo quarto. Tutto l’organico della squadra di Pesic ha giocato una partita ordinata, con precisione in attacco (ast/to) e solidità in difesa, approdando con merito alla semifinale.
La fine del sogno lituano
Per la Lituania c’è sicuramente un po’ di rammarico, dopo che il successo con Team USA aveva caricato tantissimo la Nazionale baltica. Che le straordinarie percentuali al tiro da 3 punti potessero calare, però, era prevedibile: dopo l’inizio da 4/4 che vale il vantaggio sul 20-15, la squadra di Maksvytis tira 5/24 da 3, segna solo 48 punti in 33 minuti ed esce lentamente dalla partita. Valanciunas si scontra con la solida difesa di Milutinov, la Serbia alza l’intensità nella sua metà campo e la Lituania si disunisce, perdendo anche alcuni palloni banali. Il quarto quarto, di fatto, diventa garbage time con i baltici che abbandonano i sogni di semifinale. Non bastano i 14 punti con 9 rimbalzi di un ottimo Sederksis.
STATISTICA CHIAVE. Il rapporto AST/TO della Serbia. La squadra di Pesic ha trovato un’ottima circolazione di palla in attacco, che le ha fruttato ben 24 assist a fronte di 7 palle perse (di cui un paio nel garbage time dell’ultimo quarto). I pochi errori nella gestione del pallone e i pochissimi “live-ball turnovers“, oltre ai benefici nella metà campo offensiva, hanno tolto alla Lituania un’arma importantissima: la transizione, in cui i baltici possono essere mortiferi. L’ottimo lavoro a difesa schierata della Serbia ha poi completato l’opera, con la Lituania che rest sotto i 70 punti segnati dopo i 110 di due giorni fa contro gli USA.
La cronaca
Inizio di partita in cui gli attacchi non sbagliano praticamente nulla: la Lituania continua a tirare senza errori dall’arco dei 3 punti (4/4) e si porta sul 16-10. Dall’altra parte la Serbia risponde con un Bogdanovic chirurgico ad attaccare la difesa dal palleggio e con la difesa che forza alcuni “live-ball TO” ai lituani. Proprio grazie a questi recuperi e al raffreddamento delle mani dei baltici la Serbia si riporta a contatto: prima sul 22-22, poi sul 25-24 al 10′.
Il parziale serbo si prolunga ad inizio secondo quarto: l’attacco lituano riesce a correre poco in transizione e si arena per qualche minuto contro la difesa schierata. Petrusev e Guduric sono due fattori in questo inizio di seconda frazione e guidano la squadra di Pesic sul 26-32. Un ottimo Sedekerskis continua ad essere protagonista in attacco per la Lituania (10 punti nel primo tempo), ma per ora non basta: la Serbia attacca con pazienza e capitalizza bene in area. Dopo il riavvicinamento lituano sul 31-36, arriva l’immensa classe di Bogdanovic a dare un’altra spallata al punteggio: all’intervallo i serbi arrivano avanti 38-49.
Nel terzo quarto la squadra di Pesic spinge sull’acceleratore: dopo un paio di canestri di Valanciunas arriva l’allungo decisivo grazie a 3 triple di Stefan Jovic, il tiratore che non ti aspetti. La Serbia arriva prima sul 48-57 (24′), poi allunga addirittura sul 51-67 (27′). La Lituania si disunisce, prova qualche accenno di zona che però funziona malissimo e viene bucata dagli avversari: un paio di palle perse banali completano l’opera. Il terzo quarto si chiude con i serbi ampiamente in vantaggio sul 55-73, anche grazie ai punti di Avramovic.
Nei primi minuti dell’ultima frazione si chiude definitivamente la contesa ed è proprio uno dei migliori giocatori della partita a mettere la firma sull’incontro. Filip Petrusev mette 2 triple in fila, sfruttando la marcatura di Valanciunas che non può seguirlo più di tanto sul perimetro, e porta la Serbia sul +25 (57-82). L’incantesimo della Lituania si spezza definitivamente: il tiro da 3 punti non entra più e i ragazzi di Maksvytis si arrendono. Finisce 68-87.
Parziali: 25-24; 13-25; 17-24; 13-14
Progressione: 25-14; 38-49; 55-73