Brindisi, 12 marzo 2023 – Non si ferma più il FrecciaBiancoRossa milanese. Dopo il percorso europeo di 6 vittorie in fila, con ultima quella casalinga di giovedì contro il Partizan Belgrado, la marcia prosegue inarrestabile anche in Italia. La vittima è anche abbastanza importante per l’odierna LBA: Brindisi veniva via da una striscia di 5 vittorie consecutive e convincenti. Ma nulla ferma l’Olimpia, dall’arrivo di Shabazz Napier. Bastano soli 10 minuti per prospettare un no-game al PalaPentassuglia.
La prova di forza meneghina è davvero imperante in un parquet caldo ed appassionato. Solo che l’approccio iniziale dei padroni di casa è stato più volto al confronto fisico che a quello tecnico. Cosa più sbagliata possibile, contro una compagine costruita appositamente per l’Europa, ove i fisici contano.
La Partita.
E’ una Milano che aggredisce il match, sorprendendo una Brindisi ben più fresca e comunque lanciata da 5 vittorie in fila in LBA. Vitucci ha trovato equilibrio con il quintetto piccolo con Burnell da 4, Messina cerca l’abbinamento Melli-Lamb, e senza cavalcare troppo Davies crea vantaggi aprendo l’area e attaccando in uno contro uno. Si fugge subito sul divario in doppia cifra, toccando il +20 (9-29).
Vi è poi il bel gioco, lo sviluppo del possesso, la produzione corale, che probabilmente si esemplifica nel coinvolgimento di Voigtmann, mentre Brindisi è solo Harrison e Perkins. La guardia produce 10 punti tra primo e secondo quarto, il centro cerca di farsi sentire sotto fungendo da propulsore all’attacco pugliese.
Torna sotto la squadra messapica, rintuzza però solo di 3 punti il divario e chiude il secondo quarto col parziale di 26-23 con una differenza di 11 punti a favore degli ospiti all’intervallo lungo.
La Ripresa.
Nel terzo quarto arriva però la spallata. Ed è da grande squadra. 27 punti in 10′, solo 17 concessi, Billy Baron che arriva a 21 segnati, padroni di casa che non trovano mai le misure da 3 soffocati dalle rotazioni difensive, 4/20 il parziale, e in fondo subisce a rimbalzo. Le individualità non funzionano, se Bowman trova il primo canestro dopo 20’, Burnell non risulta fattore e Reed lo si ricorda solo per un fallo “malandrino” su Shields, qualcosa allora non funziona, aldilà dei meriti difensivi milanesi.
L’Olimpia mantiene il controllo nell’ultimo parziale, il Palapentassuglia sostiene comunque ininterrottamente i suoi beniamini, anche quando il match viene fermato per qualche instante a 6.20 sul 66-83. Il 4/20 da 3 dice molto, mentre Milano fa girare bene la palla e manda presto in doppia cifra sei giocatori. Anche Alviti trova punti come trova minuti il debuttante Luca Panna, cui chiedono il tiro finale per le “paste dei 100 punti”.
Happy Casa NB Brindisi – EA7 Emporio Armani Olimpia Milano 79-98
(Tabellini all’interno)
Sempre in testa l’Olimpia, come però preventivabile, con un gioco sempre più in crescita ed un alchimia concreta che ci si aspettava almeno da novembre. Ora si attendono due big match: giovedì a Madrid contro il Real in Eurolega, domenica invece il match clou dell’anno cestistico italiano contro la Virtus Bologna. Brindisi invece vuole raggiungere la post season LBA e domenica affronterà Napoli al PalaBarbuto, per riprendere quanto fatto prima di questa “interruzione” della striscia vincente.
SALA STAMPA
Coach Frank Vitucci: “Loro hanno costruito subito un vantaggio che ha indirizzato la partita, presentandosi qui con la miglior formazione possibile e dimostrandosi di un altro livello rispetto al nostro. Brucia molto anche per le grandi aspettative che oggi avevamo e per il pubblico delle grandi occasioni che comunque ha compreso l’oggettiva difficoltà di affrontare una squadra che ha due/tre taglie in più per ruolo. Oggi non siamo stati in grado di colmare il gap, pazienza e testa alta nel riconoscere la superiorità dell’avversario. Per battere Milano avremmo dovuto fare la migliore partita possibile, sperando loro non facessero altrettanto. Ora dobbiamo ricaricare le batterie e pensare da domani alle prossime importanti partite che ci attendono“.
Coach Ettore Messina: “Siamo ovviamente molto contenti perché abbiamo battuto una squadra che veniva da una serie di vittorie consecutive in cui aveva dominato le sue partite. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile in un palasport strapieno e tanto entusiasmo. Penso che i ragazzi siano stati bravi a indirizzare subito la partita dove volevamo in difesa ma soprattutto in attacco abbiamo giocato con grande lucidità, in modo altruistico muovendo bene la palla. La nota negativa è l’incidente occorso a Shavon Shields. Mi dispiace molto perché mettere il piede sotto non è stata proprio una cosa simpatica. Mi auguro che non sia nulla di grave. Voglio dire che è stato bello il minuto di raccoglimento. È una piccola cosa ma moralmente vale tanto: noi facciamo un mestiere divertente, andiamo dietro a una palla ma qui c’è gente che è morta annegata. Non è questione di sponde ma di umanità. Non varrà molto sul piano pratico ma è stato un modo per riflettere.”
TOP & FLOP
Top
- Il gioco milanese. Sia col doppio playmaker che con la doppia ala forte, si trovano versatilità ed imprevedibilità che si auspicavano ad inizio stagione. Non solo la difesa rende, ma anche l’attacco che viaggia di 10 punti oltre la media stagionale (83,2 pt a partita)
- Stefano Tonut e Johannes Voigtmann. Due acquisti criticati e su cui si son poste molte domande. Ma se le risposte sono quelle che stanno dando da qualche match a sta parte, forse l’errore sta nel quesito. Prestazioni costantemente decise e decisive.
- Billy Baron. Ok, le statistiche alla voce valutazione premiano Nik Melli, ma il vero MVP è il Buon fratello di Jimmy. Dagli scarichi è una sentenza, dal lato debole sullo skip pass pure. E viene talmente rispettato da lasciargli piuttosto una penetrazione ad alta percentuale che un tiro!
Flop
- Ferdinando Marino. In un match del genere, dove la supremazia dell’avversario è stata palese, dove chi la stava mettendo “sulla rissa” è stata la tua squadra, come puoi menzionare la terna arbitrale rea di averti sfavorito? (rivedibile l’arbitraggio, assolutamente, ma dire a senso unico…)
- Marcquise Reed. Uno dei top scorer di Brindisi ha steccato pieno la sua prima partita in LBA. Tanto che lo si ricorda per un gesto poco onorevole su Shields (piede sotto al tiratore).
- Tommaso Baldasso. la Brindisi di oggi, con tutta la tranquillità che i compagni han creato in campo, poteva valere il bentornato in LBA. Andrà ancora atteso, ma occhio che chi non performa, non vede campo. E forse anche contratto.
HIGHLIGHTS
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10
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