Bologna, 30 dicembre 2022 – Nell’ultima gara del 2022 la Virtus Bologna getta il cuore oltre l’ostacolo e grazie a capitan Belinelli e ad un Alessandro Pajola stoico, in un figurato passaggio di testimone batte un Fenerbache giunto alla quarta sconfitta consecutiva.
30 a 13 il conto dei rimbalzi a fine terzo quarto in favore dei gialloblu del Bosforo, eppure, nonostante questo strapotere, gli uomini di coach Itoudis erano in vantaggio di sole 3 lunghezze, in questa incapacità nel raccogliere i frutti di tanta supremazia e nella resilienza bianconera è racchiusa tutta la gara.
Non è stato il solito match da EuroLeague con le difese a prevalere sugli attacchi, ma anzi, sono stati gli attacchi a comandare, ognuno a proprio modo: con l’esuberanza fisica quello turco, con la precisione e l’oculatezza quello bianconero. Le armi bolognesi, alla fine della tenzone, si sono rivelate quelle più efficaci grazie anche ad una serata di grazia nel tiro dalla lunga distanza, del resto senza tre uomini da quintetto come Hackett, Ojeleye e Cordinier pensare di rispondere alla maggior fisicità avversaria con la stessa moneta sarebbe stato un suicidio.
Con un Nico Mannion finalmente autore di una grande prova, la Segafredo nella prima metà gara è riuscita a rimanere a contatto con gli avversari grazie ad una gestione oculata dei palloni ed alle mani dei suoi esterni, Weems su tutti, sopperendo anche a dormite a rimbalzo in alcuni casi veramente inquietanti.
Dopo il riposo lungo il copione non è variato, con Motley e compagni a mettere a ferro e fuoco l’area bolognese e la Virtus barcollare, ma non mollare, ma anzi, pronta ad aumentare l’intensità difensiva, soprattutto su Calathes, impedendogli di chiamare i raddoppi per liberare i compagni, a costo di concedergli qualcosa a livello personale, ed onestamente la mossa ha pagato, perchè mai il gioco del Fenerbache è parso fluido.
Nonostante tutto i turchi ad inizio ultimo parziale andavano ancora sul 4, guidati dal solito, immarcescibile, infermabile Motley di questa sera, ma la Segafredo aveva un’altra faccia, pareggiava la battaglia del parziale a rimbalzo, ma soprattutto si assisteva allo show di Marco Belinelli da San Giovanni in Persiceto che, preso da un raptus di adolescenziale vigore, giocava un parziale irreale, segnando 14 punti e portando le V nere sul +10 a 2’37” dalla fine.
Partita finita direte voi? Invece no. Con un parziale di 0-8 i gialloblu si riportavano a -2 con 25″ da giocare e su un raddoppio a centrocampo Shengelia perdeva palla, ma qui interveniva San Alessandro Pajola da Ancona che replicava a furto con furto, si guadagnava anche due tiri liberi che segnava con la tranquillità di un veterano e che in pratica chiudevano la partita.
In casa Fenerbache il momento non è dei migliori, questa è la quarta sconfitta consecutiva e probabilmente il grande sforzo fatto ad inizio stagione, i tanti infortuni patiti e la mancanza di un pezzo da 90 come Nemanja Bjelica cominciano a farsi sentire, l’inserimento di Wilbekin è ancora un “lavori in corso” e Calathes, probabilmente, comincia a sentire il peso dei chilometri nel motore.
In casa bolognese la vittoria di questa sera è stato come un balsamo, dopo la sconfitta di Vitoria perdere anche stasera poteva voler dire abbandonare ogni velleità di play off, mentre ora i bianconeri sono ad una sola vittoria dai primi otto posti.
Grande prova di squadra, sei giocatori in doppia cifra, il numero di assist che è il doppio di quello delle palle perse e sottolineerei la gara dei due giocatori che più hanno patito le scelte di coach Scariolo in Euroleague: Marco Belinelli e Nico Mannion, che questa sera, a modo loro sono stati decisivi, segno di un impegno costante in allenamento e di una coesione di gruppo invidiabile, si potrebbe definire quella di stasera la rivincita dei nerd. La cosa che purtroppo questa sera è balzata agli occhi di tutti è che questa squadra avrebbe bisogno come il pane di un centro di livello per essere competitiva.
Una nota anche stasera, purtroppo, sull’arbitraggio: rapsodico, quasi schizofrenico, senza mai omogeneità di giudizio e cambio di metro da un quarto all’altro, imprecisi ed indecisi, con topiche marchiane in 5 casi salvate dall’instant replay, ma in altre situazioni passate sotto silenzio come un fallo su Lundberg che perde anche una scarpa o una clamorosa deviazione di piede che hanno visto tutti i 7.619 spettatori paganti alla Segafredo Arena ma non i tre arancioni in campo. Come già detto e ripetuto questo è un problema serio per il board di Barcellona, perchè non si possono avere velleità di grande lega se il gioco in campo è gestito in questo modo.
Sala Stampa
Al termine della gara Belinelli e Pajola, due dei protagonisti della vittoria sul Fenerbahce, hanno commentato così ai microfoni di Sky:
Marco Belinelli
“Penso che sia stata una partita molto importante per noi. Abbiamo giocato contro la migliore squadra dell’EuroLeague. Abbiamo lottato dall’inizio alla fine. Tutti erano pronti ad aiutarsi a vicenda sui rimbalzi, perché penso che abbiamo sofferto molto su questo aspetto nei primi due quarti e tutti erano lì per aiutare. Abbiamo mosso la palla in attacco e credo che per noi e per i tifosi sia stata una grande vittoria. È quello che voglio fare: Mi piace giocare. Voglio solo giocare e vincere le partite, vincere tutto. Questo è ciò che sono. Dobbiamo solo continuare ad andare avanti. Abbiamo un’altra partita nel campionato italiano contro Milano. Dobbiamo solo andare avanti e spero che tutto vada per il meglio”.
Alessandro Pajola
“Penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra. Abbiamo giocato davvero insieme, sia in attacco che soprattutto in difesa. Nel secondo tempo abbiamo sistemato un po’ la situazione a rimbalzo che abbiamo sofferto molto nel primo tempo. Lo abbiamo fatto come squadra, abbiamo giocato davvero come una squadra, quindi è una vittoria davvero buona. I nostri tifosi ci hanno aiutato molto, è stata una grande vittoria. Avevamo bisogno di fiducia. Certo, abbiamo avuto alcuni alti e bassi durante la stagione, ma vogliamo vincere grandi partite in casa, dove i nostri tifosi ci aiutano tanto. Dobbiamo continuare così, soprattutto in difesa; dobbiamo fare un passo avanti, perché in Eurolega dobbiamo giocare davvero bene in difesa per vincere questo tipo di partite”.
Highlights
Virtus Segafredo Bologna vs Fenerbache Beko Istanbul 92-88
Parziali: 23-25; 23-21; 19-22; 27-20.
Pagelle
Niccolò Mannion 7,5: dopo sfilze di n.e. e prestazioni non proprio memorabili finalmente ha risposto presente nella competizione più importante, ha tenuto in piedi la baracca nel primo quarto, bravo.
Marco Belinelli 8,5: un ultimo quarto da favola, sembra in netta ripresa fisica, e se Marco sarà sempre quello di stasera per la Virtus potrebbero aprirsi prospettive interessanti.
Alessandro Pajola 8: gioca sotto infiltrazione, non riesce a sollevare la spalla più di tanto, eppure è sempre lì a rubare palloni a dare assist e a difendere come un ossesso, stasera 3 palle rubate e 10 assist in poco più di 20 minuti di impiego: stoico.
Ismael Bako 5,5: viene sbranato, ma non è tutta colpa sua.
Mouhammadou Jaiteh 6=: dopo il primo tempo avrebbe meritato 3, sembrava la bella addormentata nel bosco, ma nell’ultimo quarto fa 3/4 giocate decisive e prende 2 rimbalzi offensivi preziosi come l’oro.
Iffe Lundberg 5: in attacco è ancora troppo timido, non ha preso un tiro, sembra proprio aver perso la fiducia, si sacrifica su Wilbekin.
Tornike Shengelia 6+: la Virtus si appoggia sempre più al giocatore georgiano, ma stasera non è una delle sue migliori serate, perde un pallone sanguinoso allo scadere e dovrebbe fare un monumento a Pajola che salva la situazione.
Jordan Mickey 6,5: inizio da tregenda, con palloni perse ed indecisioni, col passare dei minuti trova pian piano i suoi tiri ed i suoi movimenti, importantissima una sua bomba.
Gora Camara n.e.
Kyle Weems 6,5: 7,5 quasi infallibile dall’arco, ingaggia un duello rusticano con un brutto cliente come Pierre che tutti i suoi 7 punti se li suda dal primo all’ultimo. Se può giocare sempre nel suo ruolo non si sfianca e rende come sa.
Milos Teodosic 6,5: inizia bene la partita come realizzatore, poi gli si bagnano un po’ le polveri, ma nel secondo tempo la squadra gira meglio. Chiude con 5 assist, ma dovrebbe fare causa ai compagni per le sue magie sprecate.
Johnathan Mothley 8,5: senza l’ultimo quarto di Belinelli sarebbe l’ MVP senza alcun dubbio, domina la partita.
Metecan Birsen n.g.: sedici secondi in campo…
Scottie Wilbekin 5,5: va in doppia cifra, ma non incide, tira male da fuori e non ha l’intraprendenza vistagli al Maccabi, non ha praticamente mai attaccato il ferro.
Carsen Edwards n.e.
Melih Mahmutoglu 6: gioca solo poco più di 4 minuti, e questo dà l’idea della profondità del roster turco, ma non demerita, mette una bomba che ridà speranze ai compagni.
Nigel Hayes-Davis 4,5: non pervenuto, gioca poco meno di dieci minuti, ma non fa mai canestro.
Tarik Biberovic 5,5: 5 invisibili minuti.
Diyshawn Pierre 6: giocatore essenziale, prova a sfruttare il post basso, ma contro il Weems di questa sera deve sudare le proverbiali sette camicie.
Marko Guduric 6+: meno ispirato di altre volte, dà vita ad un bel duello con il connazionale Milos.
Devin Booker 6,5: fisicamente devastante, il talento c’è, ma si vede a sprazzi, nel finale mette la bomba del -2.
Nick Calathes 5,5: il magistero c’è, ed è ancora tutto da vedere, ma stasera ha fatto fatica a coinvolgere i compagni.
Kostas Antetokounmpo 6,5: non ha il talento del fratello, ma fisicamente è dominante. Segna col 100% al tiro, ma seguendo le orme di Chocolate Thunder è più semplice.