Pesaro, 11 dicembre 2022 – In un match che prometteva alla vigilia tanto spettacolo, non solo per un posto in prima fila alle Final Eight di Coppa Italia 2023 a Torino ma anche per verificare se queste prima nove gare avessero più o meno ingannato tutti nel tessere le lodi delle contendenti oggi in campo all’Adriatic Arena, la Carpegna Prosciutto Pesaro ha avuto la meglio sull’Openjobmetis Varese per 101-93 nel 10° turno del girone d’andata della LBA 2022-23 agganciandola in classifica a quota 12 punti e prenotando appunto un posto per la kermesse tricolore che andrà in scena nel prossimo febbraio.
Ritmo, ritmo, ed ancora ritmo!
Sebbene le due avversarie scendessero oggi in campo reduci da due sconfitte nel 9° turno di sette giorni fa (vs Trento la Carpegna Prosciutto Pesaro e non senza rimpianti, idem con patate contro la Virtus Bologna per l’Openjobmetis Varese), nessuno avrebbe mai pensato che oggi si sarebbero tirate indietro o che si sarebbero fatte condizionare dall’importanza della posta in palio.
Ed in effetti lo spettacolo c’è stato! Od almeno per chi ama la pallacanestro senza un attimo di respiro, con un’intensità offensiva quasi da categoria superiore e con tiri presi sempre o quasi sempre non appena le condizioni e l’avversario lo consentisse. Morale della favola, 78 tiri dalla lunga presi da Pesaro e Varese nel totale con quest’ultima che però ne ha effettuati solo 18 da due e ben 45 dai 6,75 mentre i padroni di casa, almeno, ci han provato 40 volte dentro l’arco rendendo quindi il proprio gioco più equilibrato, logico e più difficile da difendere per i lombardi.
Ma la gara è stata un vero e proprio show proprio perchè l’Openjobmetis Varese di coach Matt Brase ha dovuto far fronte al -18 d’inizio terzo periodo (64-46 al 22‘), massimo svantaggio nel match perchè nel frattempo l’autore di questo +18 Il Moro, al secolo Davide Moretti, l’aveva messa dentro da ognidove anche con la benda sugli occhi da tre ed a nulla era bastata la voglia dei lombardi di restare in partita.
Oggettivamente Pesaro, a parte un -7 del primo periodo griffato da fuori da Jaron Johnson (13-20 al 7′), fino a quel punto aveva retto molto bene l’urto rabbioso di un’Openjobmetis Varese consapevole di dover rinunciare all’atletismo ed alla bidimensionalità di Justin Reyes, assente per infortunio. E nel game plan di coach Repesa si capiva subito che Tariq Owens & Co. nei pressi degli anelli non avrebbero passato un pomeriggio tranquillo perchè Pesaro andava, appena possibile, proprio a far male nel pitturato ed a rimbalzo con le sue torri, i rientranti Dejan Kravic (ancora con una vistosa gomitiera) e Leonardo Totè. E quando uno dei più positivi, Valerio Mazzola, impattava da fuori sul 27-27 al 10‘, la cosa sembrava assolutamente naturale!
Moretti scava il solco, Cheatham e Mazzola lo difendono!
E quando ad inizio secondo periodo Markel Brown dava il +5 a Varese con un “and one” (29-34 al 12′), Repesa chiamava tempo e, all’uscita dal time-out andava in scena la prima edizione stagionale del Davide Moretti’s Show! Coadiuvato appena appena da Kwan Cheatham (che presenza in campo!), e da Abdur-Rahkam, oggi meno scintillante del solito, Il Moro le metteva letteralmente tutte da tre scavando un divario che risulterà decisivo per l’esito finale della gara: parziale pro Pesaro da 15-0, (da 35-38 a 50-38 al 18′ di gioco con tripla anche di Muhammad Alì), al 20′ era sempre Valerio Mazzola, abbonato agli ultimi tiri del periodo, a fissare il punteggio su di un fantasmagorico 59-44 al 20‘!
Ma l’Openjobmetis Varese di quest’anno, nata dalla Revolucion Scoliana della passata stagione, ha una sua identità ed un proprio DNA di gioco, sebbene lasci un pò a desiderare quando si dovrebbe difendere in determinate fasi del match. Per nulla intimoriti dal 64-46 del 22′ di gioco, Markel Brown e Jaron Johnson pompavano a tutto spiano sospinti dall’inesauribile Colbey Ross incendiando la retina marchigiana e non mollando mai un sol centimetro davanti ad un avversario in evidente stato di fiducia ma che iniziava a rallentare, dopo ritmi di gioco veramente da circo!
E nonostante Willy Caruso piazzasse un doloroso 0/2 dalla lunetta al 28‘, Varese si rifaceva sotto grazie all’ex Antwerp, Markel Brown (79-73) ed a cacciare le castagne dal fuoco ci pensava Mr. Utility in maglia oro, cioè Kwan Cheatham, con una delle sue triple. Sempre Brown dalla lunetta al 30′ fissava il match sull’82-74 al 30‘.
Ad inizio quarto periodo la Carpegna Prosciutto Pesaro sfruttava le maglie larghe della difesa varesina per mettere in ritmo da fuori sia il solito Cheatham che Valerio Mazzola, mortifero come a Trento ma Varese non ne voleva sapere di alzare bandiera bianca! Dal 96-85 firmato da Axel Gudmunsson per Pesaro ecco il contro-break lombardo, uno 0-8 che metteva la gara sul 96-93 grazie a due triple del solito Jaron Johnson ed a 95″ dalla fine! Repesa chiamava tempo ed al rientro in campo purtroppo Willy Caruso, inframezzato da un pesantissimo 0/2 dalla lunetta da parte di Vasilis Charalampopoulos, perdeva un possesso e sbagliava un canestro da sotto consegnando a Cheatham la tripla che piantava i chiodi nella bara varesina, Valerio Mazzola arrotondava dalla lunetta, al 40′ si andava così sul 101-93.
Considerazioni finali…
Veramente difficile dire se sia piaciuta più la Pesaro di Jasmin Repesa o l’arrembante Varese di Matt Brase. Di sicuro la gara è stata uno spot per il basket con le due squadre che han giocato in modo differente ma surriscaldando il cuore dei propri tifosi e questo, se permettete, forse conta più del match in se, a tratti avvincente come pochi altri visti in stagione per qualità espressa media espressa in campo.
Due squadre che han messo sul parquet la loro idea di gioco nonostante cilindrate differenti: più potente Pesaro (alla fine gli 11 rimbalzi offensivi han pesato e con un Kravic a mezzo servizio!), più rapida e felina Varese, ferocemente incalzante con quel suo passo capace di risalire dal -18 al -3 a pochi possessi dalla fine. Eppoi conta metterla dentro per vincere le partite, peccato che oggi per l’Openjobmetis abbiano girato a vuoto proprio gli italiani, mentre Pesaro ha avuto il miglior Davide Moretti dell’anno come qualità di gioco ed anche di punti (22), sebbene il season high lo abbia siglato nella sconfitta vs Napoli (24 p.ti), ed un Valerio Mazzola in versione De Luxe Edition.
E nel momento in cui il nostro basket maschile di club arranca vistosamente in Europa per qualità di gioco e risultati, Reyer Venezia a parte, vedere due vessilli storici come Pesaro e Varese riproporre un basket ricco d’idee e di qualità è poesia per gli occhi e per chi ama questo gioco. E potete starne certi che daranno ancora molto fastidio o spettacolo, sia che le amiate o che le odiate!!
Sala Stampa
Matt Brase
Valerio Mazzola
Jasmin Repesa
Carpegna Prosciutto Pesaro – Openjobmetis Varese 101-93
Parziali: 27-27; 32-17; 23-30; 19-19.
Progressione: 27-27; 59-44; 82-74; 101-93.
Le pagelle
Carpegna Prosciutto Pesaro
Dejan Kravic 6,5: gomitiera d’ordinanza ed inizio non malvagio essendosi allenato appena due giorni in una settimana. Colleziona “solo” 14′ di gioco nei quali cattura “solo” 3 rimbalzi ma sono 3 rimbalzi offensivi che pesano tanto, tanto, tanto nell’economia del match. Ok, “solo” 3 p.ti all’attivo (1/6 al tiro), ma anche 3 assist e 2 recuperi…E stringendo i denti per quel gomito che gli da fastidio.
Muhammad-Ali Abdur-Rahkman 7: Muhammad-Alì trova in Ross e Brown due ossi duri anche se il secondo deve uscire dal campo quasi subito per due falli. L’MVP della LBA ad oggi però non forza, magari aspettando che la gara gli scivoli nelle sue capaci mani e, nonostante tutto, al 20′ è infatti ad quota 11 p.ti. Chiuderà con “solo” 13 p.ti (4/15 dal campo), ma in 28′ di gioco, catturando 4 rimbalzi e servendo 2 assist, diciamo una giornata di pausa?
Riccardo Visconti 4: primo passaggio in campo…Non bene. Secondo…Niente, perchè resta al pino senza più entrare. Peccato, questa stagione per lui al momento sarebbe da dimenticare…Resettare e ripartire!
Davide Moretti 9: parte in sordina in attacco, Ross gli consiglia di dedicarsi più a cucire le sue accellerazioni ed in parte il suo compito lo svolge egregiamente. Ma quando rimette piede in campo, nel secondo periodo, fa vedere tutto il suo talento quando può tirare con calma da tre: 12 p.ti in un amen, 4/4 dalla lunga ed il solco che con Abdur-Rahlman e Cheatham farà pendere il match verso Pesaro. Nel secondo tempo segna ancora e non solo da tre denotando quel senso del canestro che tutti gli riconoscono in un match di cartello! Ha solo 24 anni, non dimentichiamolo e promette di migliorare ancora! Chiude con 22 p.ti (6/7 da tre…), 6 assist e 2 recuperi con 26 di valutazione, BRAVO!
Valerio Mazzola 9-: è la polizza assicurativa di Gelsomino Repesa e di questa Pesaro così pimpante e così bella da vedersi in questa prima fase della stagione. Quando viene chiamato in causa segna, stampando a referto il +15 con il quale si chiude il match all’intervallo lungo (59-44), prende rimbalzi e quando può serve pure assist, gli si può chiedere di più? Sì perchè nel secondo tempo non sbaglia una scelta e se non fosse per una tripla out, avrebbe anche il 100% al tiro! Repesa lo ha rigenerato dopo che a Venezia era entrato in una sorta di fase grigia che oggi sembra svanita. Chiude con 17 p.ti, 6 rimbalzi e 3 assist più un recupero. Il “meno” è perchè a Pesaro lo han preso proprio per fare queste gare, eh…
Jon Axel Gudmundsson 5,5: cose belle, cose pessime, rigorosamente alternate…Ok, domanda: ma è possibile che in A2 non ci sia qualche ragazzo italiano che sappia o che possa fare meglio di lui? Cercasi Matteo Tambone disperatamente. Chiude con 5 p.ti, 4 rimbalzi e 2 perse.
Vasilis Charalampopoulos 7: Johnson gli ritorna su come la peperonata. Però in attacco si fa valere, almeno questo e comunque tira giù ben 7 rimbalzi mettendo nel referto rosa 12 p.ti ed 1 stoppata. Non è più l’UFO di un anno fa ma è un giocatore molto ben incastrato in questo sistema, non è poco.
Leonardo Totè 6: entra per dar fiato a Kravic e fa vedere un insolito spirito pugnace commettendo però qualche stupidaggine da matita rossa. Non ancora al meglio dopo lo stop di domenica scorsa (non presente a Trento), in 7′ di gioco mette dentro un tiro da sotto e due liberi, difficile chiedergli di più.
Kwan Cheatham 9+: efficace, tanto, tanto efficace questo ragazzo. Nelle prime gare non mi aveva particolarmente convinto ma oggi si può dire sia la vera e propria dinamo della Carpegna Prosciutto Pesaro perchè fa letteralmente tutto, facendolo anche bene! MVP del match per doppia doppia (22 p.ti e 10 rimbalzi), alla quale unisce anche 1 assist ed una stoppata (anche una presa…), con 28 di valutazione.
Carlos Delfino 5: El Cabeza entra verso la fine del primo periodo, sparacchia un jumper dal gomito ma senza fare male. Non bene insomma, è rientrato da poco e deve entrare nel ritmo della stagione, solo 3 p.ti e 3 rimbalzi più 1 assist, 1 persa ed una recuperata. Diamogli tempo sebbene sia proprio il tempo, forse, a scommettere con lui.
Openjobmetis Varese
Colbey Ross 8: sembra davvero abbia una marcia in più rispetto agli avversari. Certo, in difesa non si può dire che sia un muro invalicabile (anzi), ma averlo davanti provoca a chiunque forti mal di testa. Purtroppo incide molto sul match il suo 0/4 dalla lunga e le 4 perse ma sfiora la doppia doppia con 12 p.ti e ben 9 assist (più 2 rimbalzi), e se Varese è sempre lì è perchè si sciroppa 33′ di gioco a ritmi forsennati!
Tomas Woldetensae 6,5: procede a sprazzi, a tratti fa vedere le qualità che gli sono riconosciute ma al 20′ lascia un senso d’ignavia diffuso, cioè una prova senza infamia e senza lode. Comunque al 40′ la sufficienza più che ampia se la merita, non bene il 2/8 dal campo (2/6 da tre), però essendo Varese più leggera sotto le plance raccoglie ben 8 rimbalzi e serve 3 assist, al netto però di 4 perse. Parzialmente promosso oggi ma ha margini di crescita elevati.
Giovanni De Nicolao 5: cerca di tenere alto il ritmo sostituendo Ross e, quando in campo c’è Librizzi, anche Brown. Segna una bella tripla appena entra ma poi “muore” un pò sul campo ed i suoi 19′ di gioco sono tanti per mettere alla fine a referto solo 3 p.ti, raccogliere 3 rimbalzi e dare 1 solo assist.
Matteo Librizzi 6-: primo passaggio e 5′ di gioco nel primo tempo in cui non lascia molto di sè nel match. Il secondo passaggio lo vede protagonista con una tripla quando Varese cerca l’aggancio nel quarto periodo (86-80), ma ne buca altre due ben prese. Sufficiente di poco, in 12′ di gioco dovrebbe incidere di più dei 3 p.ti e del singolo rimbalzo.
Nicolò Virginio s.v.:
Giancarlo Ferrero 5-: Il Capitano non convince come diverse volte in passato, svernicia il ferro dell’Adriatic Arena e non difende come sa. In 8′ di gioco prende 2 rimbalzi, serve 1 assist e mette dentro un solo libero con un complessivo 0/3 dal campo.
Markel Brown 8,5: esce subito dal match, causa due falli ma quando rientra, nel secondo periodo, fa vedere perchè Varese oggi è una delle più belle realtà di questa stagione centrando spesso la retina pesarese. In difesa potrebbe fare meglio ma 30 p.ti (season e carrier high in LBA), non li mette dentro uno che non abbia doti e qualità come le sue, vero e proprio giocatore All-Around di questa Varese che oggi è veramente il faro nella tempesta. Aggiunge anche 3 rimbalzi ed 1 assist con 27 di valutazione.
Guglielmo Caruso 4: primo passaggio non all’altezza delle recenti prestazioni, secondo forse anche peggio perchè perde la palla sul 96-93 e, dopo lo sparare a salve dalla lunetta di Charalampopoulos, sbaglia un tiro da sotto, il suo pane quotidiano. Peccato, male anche l’1/4 dalla lunetta ed 1 rimbalzo in 16′ di gioco. Come per Visconti, resettare e ripartire.
Tariq Owens 7,5: primo tempo da lavoro sporco e poca luce del palcoscenico, al 20′ ha 4 p.ti all’attivo ma 5 rimbalzi perchè deve assorbire i centimetri ed i chili che Pesaro ha in più. Combatte con tutto quello che ha, spesso i compagni non lo aiutano perchè lasciano a desiderare sulle uscite e sui primi passi degli avversari ma lui non molla. Chiude con 6 p.ti ma raccogliendo ben 9 rimbalzi, 2 stoppate date e 2 assist. Beh..Difficile chiedere di più.
Jaron Johnson 8,5: vede il ferro di Pesaro ampio quanto una vasca da bagno quando alza la mano da fuori nel primo periodo, 13 p.ti in 7′ di gioco! Poi s’innervosisce per delle scaramucce con gli avversari, due perse ed esce dal match. Ma quando rientra in campo riprende a macinare punti come Brown, da vero leader non si perde mai d’animo e, come il compagno, regala una prova da incorniciare con 28 p.ti (8/11 da tre), eguagliando il season e carrier high in LBA come vs Treviso e ben 7 rimbalzi, più 3 perse che si sommano però all’assist ed al singolo recupero, applausi per lui.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto