Atene (GRE), 7 dicembre 2022 – All’Ano Liossa Olympic Hall di Atene l’UnaHotels Reggio Emilia cede per 68-59 nel #Round5 della BasketballCL 2022-23 contro i padroni di casa dell’AEK ed ora, nel Gruppo B della competizione, deve rimandare il discorso qualificazione al penultimo turno della fase a gironi che si concluderà mercoledì 21 dicembre con la sfida casalinga che la vedrà in campo vs i tedeschi del Telekom Bonn, battuti nel #Round1 in Germania per 84-88.
Difficile però parlare di basket quando si è registrato nel pre-gara una vera e propria aggressione fisica e violenta a 15 tifosi emiliani, avvenuta purtroppo all’interno del palazzo dello sport ateniese da parte di non meglio identificati od identificabili “tifosi” dell’AEK Atene: in parole povere, una vera e propria vergogna senza alcunchè la possa giustificare!
Un’aggressione in piena regola a pacifici ed inermi tifosi dell’UnaHotels Reggio Emilia che tra l’altro spingeva ad iniziare il match con 15′ di ritardo rispetto al canonico orario delle 18:30 con, tra l’altro, alcuni feriti tra i sostenitori del team emiliano (almeno quattro di loro con qualche frattura…) che, come sempre, avevano seguito la loro squadra per sostenerla in questo delicatissimo match, magari per provare nell’impresa di ribaltare il 73-84 con il quale l’AEK passò al PalaBigi nel #Round2.
Ma tornando per mero dovere di cronaca nell’alveo dell’evento sportivo, l’UnaHotels Reggio Emilia ha fatto vedere chiaramente oggi il suo brutto momento, tecnico e mentale, che sembra averla inghiottita in un vortice senza fondo nel quale anche un veterano come Michele Vitali procede a sprazzi, senza continuità tecnica.
Tra l’altro, con coach Federico Fucà al comando delle operazioni e nell’attesa che si palesi il nuovo coach Dragan Sakota nei prossimi giorni, l’UnaHotels Reggio Emilia doveva rinunciare anche a schierare Nate Reuvers a causa di un problema al pollice della mano destra, botta presa durante l’allenamento di rifinitura, rinunciare cioè al momento ad uno dei migliori dei biancorossi in questa stagione così avara di sorrisi in LBA ma determinante in casa, ad esempio, nella vittoria in casa vs il Pinar due settimane fa.
La tipica gara dai due volti per Reggio Emilia: primo tempo eccellente, ripresa da dimenticare nel momento in cui l’avversario, letteralmente trascinata dal duo Kenny Williams – Akil Mitchell (ex Trieste), riusciva a mettere pressione in difesa ed a sfruttare in attacco anche un pò di calo fisico degli avversari, apparsi a lungo andare sfiduciati ma anche privi di cattiveria agonistica, oltre che ad essere a corto di rotazioni con Mikael Hopkins in panca nel 4° periodo per 5 falli sul 56-53 al 34′ e senza, appunto, Nate Reuvers.
Primo tempo da incorniciare dicevamo, o quasi per gli emiliani. Partenza a razzo con un nettissimo 0-7 tutto made by un’ispiritissimo Mikael Hopkins (finalmente…), e gialloneri dell’AEK Atene a rincorrere sempre gli avversari molto, molto lucidi in attacco ma specialmente a dir poco attenti spalle a canestro.
Aggiugiamoci poi il 7/15 dalla lunga al 20′ di gioco ed ecco che l’UnaHotels Reggio Emilia piazzava un max vantaggio di +8 con Il Cincia da tre e, dopo la prima mini-pausa (13-20 al 10‘), Gabriele Stefanini da sotto consegnava addirittura il +13 ai suoi (23-36 al 18‘), con gli emiliani in controllo e che chiudevano comunque sopra di 10 al 20′ di gioco (29-39).
Nel secondo tempo iniziavano i problemi. L’AEK Atene iniziava a mordere di più in difesa e, nonostante il primo canestro di Osvaldas Olisevicius fosse per Reggio Emilia ad inizio terzo periodo, gli emiliani perdevano lentamente confidenza in attacco con il match possesso dopo possesso. Le percentuali da tre scendevano (al 30′ 8/22), ma soprattutto i gialloneri intensificavano la loro fisicità nei pressi degli anelli e sporcando le linee di passaggio. Il Cincia siglava una buona tripla (41-49), che sembrava il voler riprendere in mano il match ma subito dopo iniziava la rimonta ateniese, chiudendo al 30′ il punteggio sul 47-50.
E ad inizio quarto periodo l’AEK Atene passava in vantaggio per la prima volta nel match (51-50 al 31‘), e poi segnava un 9-0 netto, condito da numerose perse di Reggio Emilia che, a differenza di un primo tempo in fiducia, mostrava l’altro lato dell’attuale medaglia: arruffona, lenta e confusionaria in attacco. E sul 58-53 al 34′ un fallo potenzialmente antisportivo di Michele Vitali (6 p.ti per lui nel match), causato dal bolognese con tanta rabbia agonistica ma rivolto ai propri, distratti compagni di squadra rei di aver ripiegato verso la propria area non curandosi del tanto spazio lasciato sul perimetro, spiegava la condizione mentale sul campo delle due squadre: AEK Atene adesso in sollucchero, Reggio Emilia in crisi mentale, totalmente fuori dal match.
Nemmeno l’ultimo arrivato, Beka Burjanadze, riusciva ad innervare la difesa emiliana insieme al volenteroso Momo Diouf contro uno scatenato Akil Mitchell ed il 5° fallo di un Mikael Hopkins, onestamente pure lui scomparso dal campo (13 p.ti, 7 rimbalzi ma anche ben 6 palle perse!!), era di fatto il lasciapassare per la vittoria dei greci per 68-59.
Al 40′ i numeri danno come sempre in auge il solito Andrea Cinciarini (che ha giocato per larghi tratti il 2° tempo con un tampone al naso, frutto di un colpo fortuito di gioco), con 11 p.ti, 9 assist e 6 rimbalzi il quale, senza un adeguato ricambio, ha retto fino a quando ha potuto. Segnali di vita anche da Sacar Anim, 11 p.ti pure per lui e 13 per Osvaldas Olisevicius mentre prosegue il momento “no” di Arturs Strautins, zero per lui.
Nient’altro d’aggiungere se non che, si spera, la FIBA prenda seri, serissimi provvedimenti contro i deliquenti che oggi si son macchiati di un crimine odioso quanto riprovevole: il basket deve emarginare questi animali, senza mezzi termini e senza giustificazioni alcune!
AEK Atene – UnaHotels Reggio Emilia 68-59
Parziali: 13-20; 16-19; 18-11; 21-9.
Progressione: 13-20; 29-39; 47-50; 68-59.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto