Dopo la brutta partita di settimana scorsa a Barcellona per l’Olimpia Milano è tempo di sfidare il Real, l’altra grande del basket iberico, in difficoltà dopo la sconfitta casalinga ad opera della Virtus (prossima avversaria dei milanesi nel derby italiano atteso da decenni).
Primo tempo ad altissimi ritmi e punteggi con percentuali da tre punti stratosferiche (12/16) che permettono all’Olimpia di tenere il passo di un Madrid venuto a Milano con l’intento di non lasciare nulla al caso, consapevole che un ulteriore sconfitta avrebbe complicato la classifica e fatto saltare con ogni probabilità la panchina.
Ovviamente se subisci tutte quelle triple e vai all’intervallo sotto solo di 3 punti non puoi che essere soddisfatto del parziale, in attesa del calo delle percentuali avversarie. Che puntualmente è arrivato nella ripresa, e l’Olimpia Milano, oggi come l’anno scorso anzi meno dell’anno scorso, non ha un piano B credibile specie con l’area occupata da Tavares e Yabusele a chiudere anche le scorribande in penetrazione.
Questo il dato più rilevante emerso stasera al Forum e sul quale ci sarebbe da aprire una discussione: possibile che anno dopo anno non si riesca a mettere una pezza ed ogni qualvolta si incroci le armi contro lunghi come Tavares o Milutinov ci si debba sentire sempre la Banda Bassotti?
L’altro aspetto sul quale aprire un dibattito è: senza Shields e con questo Devon Hall che pare un lontano parente di quello della scorsa stagione si è visto che è durissima vincere in Eurolega, per farlo non si può prescindere da prove realizzative fuori dal comune di Pangos, Melli e da qualcuno degli altri. E’ ora di pensare ad un intervento sul mercato?
I 27 punti dei secondi venti minuti sono abbastanza eloquenti e i lunghi periodi di siccità non vengono perdonati dagli squadroni europei e l’abbiamo detto. Invece volevo porre l’accento sull’aspetto difensivo: non è tanto il numero di punti incassati, quanto la sensazione di porosità che lascia la difesa soprattutto se la confrontiamo con quella del recente passato.
Si ha la sensazione che molti meccanismi non siano ancora rodati a dovere e che manchi quella capacità di strangolare gli avversari che fermava lo scorrere del punteggio sul loro tabellone e che dava anche tante opportunità di fare punti in campo aperto dopo recuperi o tiri sbagliati.
Certo adesso la situazione in classifica si complica e mercoledì arriva la Virtus Bologna, non proprio l’avversario più malleabile da affrontare, soprattutto per la pressione che avranno addosso i biancorossi consapevoli che una sconfitta in casa contro gli acerrimi rivali bolognesi potrebbe far succedere qualcosa di grosso.
IL TABELLINO: OLIMPIA MILANO – REAL MADRID 77 – 83
DIAMO I NUMERI
16 – i rimbalzi in più catturati dai madrileni. E’ una statistica impietosa, che rimanda un pò a quanto ho scritto più sopra. Con sedici rimbalzi in più, che poi si tramutano in possessi, è difficile impedire ad una squadra dal talento come il Real a segnare un punto in meno…Il punto è che bisognerebbe trovare rimedi, perché se si vuole arrivare fino in fondo queste squadre iper dotate sotto canestro bisogna sconfiggerle…Io sono drastico e un occhio al mercato lo darei, gira un video di Tacko Fall e delle sue prodezze nel campionato cinese…Dateci un occhiata e sappiatemi dire se vi garberebbe uno come lui a roster…Io credo che Tavares avrebbe pane per i suoi dentoni….
0 – i minuti di Tonut. Brutto segnale per Stefano, al netto di problemi fisici di cui non so nulla, perché a mio modo di vedere sarebbe stato utile, specie in difesa. Sappiamo che Messina ogni tanto fa delle rotazioni tutte sue togliendo ed aggiungendo minuti secondo logiche che a noi umani all’esterno dello spogliatoio sfuggono. Ed anche questa decisione rientra in quel novero…
7 – i punti di tutti i lunghi milanesi (ma a pochi minuti dal termine erano 0), Melli escluso (che peraltro ne ha fatti 12 ma tutti fuori dall’area). Anche questo a suo modo è un dato chiave, sintomo di poca pericolosità e sfiora lo zero se riduciamo il discorso ai punti in area. Hines lo conosciamo, mette punti a rimbalzo e rollando a canestro con qualche sporadico tiro dalla media. Voigtmann principalmente da tre punti anche se, soprattutto in nazionale, l’abbiamo visto far canestro in tanti modi diversi. Il problema è a mio avviso Davies: è quello con più talento offensivo e maggior gamma di movimenti ma o non li usa o è sempre troppo titubante (perlomeno stasera, troppo intimorito dal Capovediano, eh si che dovrebbe conoscerlo meglio di chiunque altro) e spesso vanifica quanto di buono fa nella preparazione del tiro o del movimento. Insomma, se non produce davanti quasi quasi vien da rimpiangere Kaleb, che almeno 4 sportellate con Tavares non mancava mai di farle…
25 – i punti dell’erede di Rudy, Dzanan Musa. Eredità tecnica dato il ruolo ed il rendimento, ma anche fisica date le caratteristiche (gobba compresa). E come avrete notato tutti quella spiccata capacità di far subito breccia nelle simpatie altrui, dimostrando di aver imparato tanto dal maestro con la camiseta numero cinqo. A margine gli è andata bene perché temo che con Shields in campo quei 25 punti lì non li avrebbe mai fatti.
9 – i punti del grande ex, che ha dimostrato anche oggi tutta la sua classe con un paio di lampi di classe cristallina. Verrà ricordato come uno dei più grandi passati da qui, peccato non aver alzato una Eurolega qui a Milano ma quest’anno era il momento migliore per la separazione, da ambo le parti. Post partita ha detto, scherzando ma non troppo, che la cosa che gli manca di più dell’Italia è il gelato che in Spagna non riesce a trovare così buono….Beh, anche noi non riusciamo a trovare uno buono come lui in campo, ma lo sapevamo. Ed uno grande anche fuori dal campo.
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Complimenti a loro, sono una buona squadra e naturalmente lo sapevamo. La mia sensazione è che nella ripresa siano entrati in campo molto più aggressivi, ma nonostante questo abbiamo continuato a costruire buoni tiri. Purtroppo, abbiamo fatto 9/19 al ferro e sbagliato almeno sette tiri completamente aperti da tre. Lo abbiamo pagato perché al tempo stesso loro con Hezonja e Musa hanno continuato a segnare. Ci sono stati momenti in cui abbiamo giocato un buon basket e altri meno. Dovremo continuare a lavorare per crescere. Ovviamente nel primo tempo abbiamo tirato molto bene e c’erano le condizioni per costruire un vantaggio migliore. Non lo abbiamo fatto perché siamo stati non all’altezza in difesa”.
Sulla fisicità: “Dobbiamo aiutare Brandon Davies a ritrovarsi, perché sta giocando con insicurezza e dobbiamo trovare il modo di avere da Deshaun Thomas da ala piccola quelle situazioni in post-up che può darci. Possiamo solo lavorare. Ci manca un po’ di fisicità sugli esterni e dobbiamo ritrovarla in fretta, perché tanto Shields è infortunato e non potrà aiutarci per un po’”.
Sulla situazione della squadra: “Speravo di stare meglio, ma temevo che succedesse questo. Abbiamo avuto tanti infortuni e lo stiamo pagando. Ne parlavo con Chacho Rodrigues oggi e mi diceva, da giocatore, che siamo solo a novembre. E’ vero, ma io non riesco a vederla così. Vorrei fare in fretta ed è quello che cercheremo di fare. Fortunatamente abbiamo vinto in trasferta partite che ci mantengono in linea di galleggiamento. La partita con la Virtus è una partita difficile, contro una squadra forte, ma non c’è differenza con una gara a Barcellona o con il Real Madrid. Il pubblico oggi ci ha dato una grande mano. Lo farà anche mercoledì”.
Cristiano Garbin
@garbo75