Dopo la sconfitta in semifinale contro la Spagna, l’Italbasket Under 20 torna in campo e lo fa per cercare di portare a casa una medaglia, vero obiettivo di questa spedizione in terra ungherese.
Obiettivo raggiunto, al termine di una partita comandata dall’inizio alla fine con il brivido di un terzo quarto nel quale abbiamo tutti avuto paura si spegnesse la luce come successo ieri contro la Spagna.
Certo la Francia non è formazione di rango come le iberiche, nel girone sono arrivate terze vincendo solo una partita contro l’Olanda che ben conosciamo per averla affrontata negli ottavi.
E nei primi venti minuti lo ha dimostrato, subendo tutte le iniziative di Panzera e Natali non riuscendole a tenere uno contro uno e facendo molta fatica in attacco dove le percentuali da fuori erano basse e contestualmente non riuscivano a far pagare la differenza di peso sotto canestro.
Come detto, nel terzo quarto invece le francesi trovavano verve ed energia dopo aver infilato qualche tripla, così da aprire l’area per la potenza di una Gueye improvvisamente diventata immarcabile. E le azzurre sembravano ritornare in quel vicolo buio già imboccato 24 ore prima.
Iniziare a controllare il ritmo della gara a 15 minuti dalla fine, anche con un cospicuo vantaggio di 20 punti, rinunciando sistematicamente a tiri in transizione ha tolto ritmo e certezze alle azzurrine che non hanno più trovato il canestro per qualche minuto, che è sembrata un eternità per chi l’ha vista da casa alla tv.
L’azione decisiva a mio avviso è stato il floater sbagliato da Astier che poteva portare la Francia a 6 punti di distacco gettando probabilmente ancora più nel panico le ragazze di Mazzon.
Fortunatamente quel tiro è uscito e da lì in poi l’italia, con l’aiuto decisivo dei liberi e di falli spesi non proprio intelligentemente dalle cugine d’Oltralpe, ha ripreso la sua marcia verso una medaglia di bronzo meritatissima, che non è diventata oro per quel maledetto secondo tempo contro la Spagna.
Ma ora i rimpianti lasciano il posto alla gioia per la medaglia, che sancisce la fine del percorso nelle giovanili per l’annata 2002. Le varie Panzera (certamente primo quintetto del torneo e senza quei 20 minuti di ieri anche Mvp), Natali e Gilli le aspettiamo nella nazionale senior, se non subito tra qualche tempo…
Ora l’estate azzurra continua con l’ Under 18 di Lucchesi che dal 6 al 14 agosto proverà a rimpinguare il bottino di medaglie; con una Matilde Villa nel motore (rimpianto numero uno per coach Mazzon, ne siamo certi), sognare è lecito, ma tifare è d’obbligo. Appuntamento quindi, anche con chi vi scrive, tra una ventina di giorni.
IL TABELLINO: ITALIA – FRANCIA 64 – 48
LE PAGELLE
IRENE GUARISE 6: otto minuti in campo nel momento peggiore delle azzurre che sono la fotografia del suo Europeo. In pochi minuti non è mai facile emergere, è stata brava nel cercare di rendersi utile, come stasera con quel rimbalzo offensivo più importante di quel che sembri
VITTORIA ALLIEVI 6: partita di puro gregariato, dedicandosi a difesa, rimbalzi lunghi e al lavoro sporco. Nel complesso gioca un torneo sufficiente ma forse ci aspettavamo qualcosina in più dopo il grande campionato disputato.
GIULIA NATALI 7,5: primi venti minuti da indemoniata dove segna tutti i suoi 16 punti. Soffre nel terzo quarto e nell’ultimo aiuta la causa con piccole cose
CATERINA GILLI 6,5: spesso costretta dall’attacco senza sbocchi a partire in palleggio da 7 metri, è sempre presente nei momenti clou con giocate importanti anche difficili. Torna dall’Ungheria dopo aver giocato alla grande, reclamando già da ora un ruolo più importante nella sua Lucca. Curiosità: qualcuno le regali un paio di scarpe meno a punta, perché due invasioni ai liberi della tiratrice è roba da aquilotte Csi
ILARIA PANZERA 7,5: quando riesce a battere in palleggio l’avversaria diventa immarcabile. Se poi le entra anche il tiro da fuori allora non c’è proprio partita: poi commette anche qualche fisiologico errore, d’altra parte gestisce una quantità di pallone abnorme, davvero in stile Doncic. Chiude alla grande un Europeo da primo quintetto, in lotta per l’Mvp. Ora ci aspettiamo tutti, Cinzia Zanotti in primis, un salto di qualità anche al Geas.
SOFIA VARALDI 6,5: quando è in campo è la giocatrice su cui la difesa francese non riesce a chiudere, per scelta o per incapacità, e Sofia si è trovata a tirare 7 volte in 15 minuti. Non ha segnato da fuori ma comunque si è resa utile alla causa, come d’altra parte ha fatto per tutta la durata della rassegna continentale.
SILVIA COLOGNESI 6,5: a corrente alternata al tiro, ne segna di pesanti ma ne sbaglia anche di facili. in difesa soffre Gueye per ovvi motivi di struttura fisica, ma è anche autrice di ottimi aiuti e delle giocate d’intensità che chiudono la partita. Anche per lei un Europeo da archiviare con un bel segno più, sempre utile e solida.
ASHLEY EGWOH 5: soliti 6 minuti ad inizio gara dove prende si 3 rimbalzi ma le 4 perse gridano vendetta. Vista la sua espressione a fine partita penso che per lei sia finito un incubo, più che un Europeo.
CATERINA LOGOH , VITTORIA BLASIGH , SARA RONCHI sv: oggi Mazzon ha deciso di tagliare le rotazioni. Io nel terzo quarto le avrei messe in campo tutte e tre , ma io non siedo sulla panca azzurra.
MAZZON ANDREA 6,5: obiettivo minimo raggiunto, e va bene così. Anche oggi un black out che per fortuna non è durato a lungo come contro la Spagna. A sua discolpa, probabilmente aveva in mente una squadra molto diversa, con Villa, Spinelli e Nativi probabilmente sarebbe arrivato l’oro. Ma coi se e coi ma…..
Cristiano Garbin
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