San Martino di Lupari (Padova), 27 marzo 2022 – Tredicesima Coppa Italia per il Famila Wuber Schio, battuta alla fine di una bellissima, tesa e incredibile partita – come ogni finale che si rispetti – la Virtus Segafredo Bologna, 88-81 il risultato finale dal PalaLupe.
Un Famila Schio di coach Georgios Dikaioulakos – che ha deciso di schierare le stesse dieci del Quarto di Finale vincente su San Martino togliendo nelle tre straniere Kim Mestdagh in favore della lettone Kitija Laksa, oltre a Aby Gaye -, mossa che si rivelerà decisiva. Perchè Laksa ha deciso la partita, 26 punti con sei triple (quella del 80-77 nel momento chiave dell’incontro) e i liberi che hanno fissato il risultato.
Un trofeo che premia la formazione orange, che rimane imbattuta tra Supercoppa (2-0), campionato (20-0) e quindi Coppa Italia (3-0), e che “cancella” in parte l’amarezza per l’eliminazione ai Quarti di Finale di EuroLeague Women in gara-3 contro Praga mancando quindi le Final Four.
Il Famila Schio cominciava la sua finale con una Gruda infermabile da sotto e le triple di De Shields, Laksa e Sottana toccando come massimo divario il +12 sul 28-16 dopo 8’22”, la Virtus Bologna soffriva a contenere le avversarie e le orange vanno a toccare il massimo vantaggio sul +15 (50-36) per un 53-41 all’intervallo. Secondo tempo e la Virtus Bologna, ritrovatasi sotto di 14 (55-41 al 21′), riaccende totalmente la partita con un break di 2-9 per il 57-50 al 23′ in un terzo quarto dove Cinili martella dai 6,75 e Dojkic si guadagna liberi su liberi (11 viaggi dalla lunetta nel periodo) arrivando al minimo scarto sul -4 (69-65 al 27′), Schio però chiude avanti il terzo periodo sul 73-68. Ultimo quarto e le VuNere arrivano a -1 (73-72 a 8’11” dalla fine), la solita Ivana Dojkic con un 2+1 a 3’14” impatta la partita sul 77-77 dopo una lunghissima rincorsa; ma ecco che nel momento più critico e difficile dell’incontro il Famila Schio con la tripla di Laksa e il jumper di Sottana mette un +5 ossigeno puro a 2’06” dalla fine, 82-77. E’ +7 Schio a 1’28” dalla fine e sul -6 Zandalasini ha la possibilità di riaprire il match con tre tiri liberi a 10″2 dalla fine: 1/3, che risulta grave per la Virtus Bologna, Laksa chiude il match a 7″8 dal termine non sbagliando dalla lunetta.
E’ quindi trionfo Schio, con i circa 100 tifosi provenienti dalla cittadina vicentina a festeggiare, la Virtus Bologna di coach Lino Lardo dovrà invece aspettare per vincere il primo trofeo di sempre – per quel che riguarda la squadra femminile – con la magra consolazione in casa bianconera di due trofei individuali nella manifestazione tenutasi a San Martino di Lupari.
Miglior rimbalzista della Techfind Coppa Italia: Brianna Turner (Virtus Segafredo Bologna)
Miglior realizzatrice della Techfind Coppa Italia: Ivana Dojkic (Virtus Segafredo Bologna)
MVP Techfind Coppa Italia: Kitija Laksa (Famila Wuber Schio)
Famila Wuber Schio vs Virtus Segafredo Bologna 88-81
Parziali: 30-24; 23-17; 20-27; 15-13.
Progressione: 30-24; 53-41; 73-68; 88-81.
Le Pagelle
Famila Wuber Schio
De Shields 7: rispetto alla semifinale comincia veramente bene (anche se subisce un attacco di mal di stomaco che la stordisce parecchio e che la manda momentaneamente in spogliatoio); poi rientra e mette carattere difensivamente oltre ad andare in trash-talking su Zandalasini, ma i falli commessi per qualche sufficienza di troppo la limitano (oltre a far imbestialire coach Dikaioulakos), nel finale commette il 5° fallo sul tiro da tre di Zandalasini a 10″2 dalla fine che poteva costare molto caro.
Del Pero NE
Sottana 8: la veterana di mille battaglie entra dalla panchina e tempesta la retina bianconera con le triple, poi si prende responsabilità guidando l’attacco delle orange in un primo tempo di fuoco e fiamme. Nella ripresa cala l’incendio, ma di sicuro con esperienza che sa benissimo come trasmettere smpre, diventa decisiva in regia quando viene anche raddoppiata in più di un’occasione. E alla fine è 8° Coppa Italia per gio_skirt…
Gruda 7,5: inizia con un piccolo dominio sotto il ferro contro Turner, limita benissimo la rivale in un bellissimo duello rispettoso e sano di battaglia, chiude con la doppia-doppia da 14 e 11 rimbalzi.
Verona 6: sbaglia qualche appoggio a canestro ma non arretra di un millimetro in difesa.
Crippa 6: in attacco non perfora il canestro come in semifinale, ma sa rendersi molto utile alla causa.
Andrè 6,5: mette solida presenza a rimbalzo nel primo quarto, sotto-canestro concretizza bene. Chiude in doppia cifra.
Dotto 6,5: la capitana del Famila è propositiva in regia e nella distribuzione di passaggi, in difesa sa come pungere e a rimbalzo è molto presente (5 carambole catturate e 6 passaggi vincenti).
Keys 6,5: già due falli commessi dopo nemmeno 5′ di match, poi sotto-canestro contribuisce al gran momento di Schio che domina il pitturato.
Laksa 9: accende la partita con due folgori dalla stessa posizione, poi dietro manca di un paio di giri e i falli (3 nel primo tempo) sembrano limitarla; SEMBRANO, perchè nella ripresa non smette assolutamente di perforare il canestro con intraprendenza (12 punti nel solo terzo quarto) e mettendo anche la manina in difesa anche su Zandalasini, ma non solo su lei. La sua tripla a 2’49” dalla fine scuote Schio e diventa alla fine cruciale per vincere la Coppa, è giustamente l’MVP con 26 punti e sei triple a segno dopo esser stata quella di SuperCoppa.
Virtus Segafredo Bologna
Sagerer Sv: gioca solo 4’26”, quelli iniziali.
Tassinari 6: la capitana Virtussina fatica in difesa, anche se ci mette gran cuore e tanta volontà oltre a immenso coraggio; nella box&one Virtus cerca di frenare in qualche modo Sottana, inutilmente.
Tava NE
Barberis 5: soffre dietro, non la si vede assolutamente in attacco.
Laterza NE
Dojkic 8,5: penetrazioni al ferro per tutto l’incontro dell’esterna croata, quasi perfetta ai liberi. Chiude con 15/18 a cronometro fermo una partita a tratti clamorosa e una manifestazione da miglior realizzatrice complessiva. 25 punti, 7 rimbalzi, 6 assist e 11 falli subiti, senza alcuna paura. Avesse vinto la Virtus, MVP da assegnare indiscutibilmente a lei.
Battisodo SV: 6′ di gioco, poco per essere valutata.
Turner 7: un diesel, carbura col passare dei minuti mettendo solidità difensiva ma non riesce a cambiare il match contro le lunghe atletiche di Schio venendo ben limitata. 15 punti, 9 rimbalzi e ben 4 stoppate senza mai uscire dal rettangolo di gioco.
Zandalasini 6,5: si prende molte responsabilità e “litiga” in qualche situazione con il canestro (6/14 al tiro), ha qualche “storia tesa” con De Shields nel duello tutto rusticano, serve bene le compagne guidandole sempre, in difesa è bersagliata dalle avversarie e litiga a tratti con il trio arbitrale. Alla fine ha problemi a un ginocchio e quell’1/3 dalla lunetta a 10″2 dalla fine le pesa come un macigno perchè chiude le speranze bianconere.
Cinili 7,5: toglie le castagne dal fuoco in molte occasioni alla Virtus trovando una gran serata da fuori tempestando la retina orange. Gioca 35′ cercando di mettere sempre sostanza sui due lati del campo.
LE VOCI DEI PROTAGONISTI
Raffaella Masciadri (Team Manager Famila Wuber Schio)
Francesca Dotto (capitana Famila Wuber Schio)
Jasmine Keys (Famila Wuber Schio)