Sassari, 26 settembre 2021 – Dopo una gara segnata da un equilibrio quasi esasperato, la Dinamo Sassari riesce a portare a casa i primi due punti di questa LBA UnipolSai 2021-22, battendo per 75-73 una Carpegna Prosciutto Pesaro sempre in partita che ha avuto anche la palla della vittoria con Sanford sulla sirena, rigurgitata dal ferro.
La Dinamo continua ad essere un cantiere aperto, specialmente dopo la brutta gara persa con Brindisi nei quarti di Supercoppa, e questa sera non ha fatto eccezione: accentuata dall’assenza del play Clemmons volato negli USA per la nascita dei suoi due gemelli. Un attacco che deve ancora trovare la propria identità e troppo spesso aggrappato al talento del solo Logan; anche in difesa ci sono stati parecchi passaggi a vuoto e ha subito fisicamente Pesaro, concedendo 13(!) rimbalzi offensivi e subendone 44 complessivamente contro i 28 dei biancoblu, di cui 11 di Mekowulu; troppa fatica se si vuole fare strada in questa stagione.
La squadra di Petrovic invece doveva far vedere una reazione, dopo la brutta sconfitta con Venezia in Supercoppa, con già i primi nomi sul tavolo degli imputati, come quello di Caio Pacheco apparso ancora troppo acerbo per la LBA. Pesaro si è cautelata firmando il nuovo playmaker Tyler Larson, che però arriverà in Italia soltanto la prossima settimana. Nonostante queste difficoltà, la VL ha dato una grande prova d’orgoglio, lontana anni luce dalla disfatta di Bologna, con un solidissimo Tyrique Jones da 16 punti, 7 rimbalzi ed un fantastico Vincent Sanford da 22 punti che poteva dare anche la vittoria sul finale alla squadra del fratello dell’indimenticabile Drazen.
Sassari si è aggrappata al suo centro Mekowulu autore di una prova totale da 21 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate, evidentemente trasformato dopo la lezione inflittagli da Nick Perkins e da Brindisi. Oltre a Logan (14 punti) la gara l’ha decisa Gentile con un gran finale, glaciale nel realizzare i liberi decisivi che hanno regalato i primi 2 punti per la classifica e soprattutto per il morale del sardi.
Sala Stampa
Aza Petrovic, Demis Cavina e Christian Mekowulu
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Carpegna Prosciutto Basket Pesaro 75-73
Parziali: 18-20; 18-18; 16-18; 23-17.
Progressione: 18-20; 36-38; 52-56; 75-73.
Le pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
David Logan 7: quando la Dinamo fatica in attacco nel primo tempo, si affida a lui per risollevarsi. Chiude con 4/10 da tre e 6 assist. Con Clemmons assente è lui che deve prendere in mano le redini della squadra e, con la sua esperienza, porta a termine il compito alla grande.
Luca Gandini s.v.
Giacomo Devecchi 5.5: parte in quintetto, data l’assenza di Clemmons. Gara solida in difesa, ma questa non è una novità, ma nulla offensivamente.
Kaspar Treier 6: grossissimi progressi dopo la bruttissima Supercoppa giocata. Torna ad essere aggressivo e la differenza si vede, eccome!
Massimo Chessa 5.5: le ampie rotazioni di Cavina gli concedono 7 minuti sul parquet, ma non fa molto per meritarseli.
Jason Burnell 6.5: spalle a canestro si vede poco o nulla, ma manda a referto la solita gara di sostanza, con 6 assist e facendo segnare il miglior plus/minus della partita con +15.
Eimantas Bendzius 6: gara molto discontinua per lui, ma quando la palla scotta non tradisce.
Christian Mekowulu 8: il totem nigeriano si dimostra tale e fa registrare una gara clamorosa, da 21 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate. Dominatore assoluto dei tabelloni. Dopo le prime due stoppate in avvio ha fatto capire che l’ultima brutta partita, contro Nick Perkins e Brindisi, è soltanto un vago ricordo. MVP della gara.
Stefano Gentile 6.5: un primo tempo da matita blu, dove sbaglia anche le cose più semplici. Nella ripresa si riprende ed è un continuo crescendo. Ha il merito di mettere a segno due bombe pesantissime che tengono a galla la Dinamo nel momento di maggiore difficoltà, ma soprattutto è glaciale dalla lunetta, segnando i 2 punti che regalano nel finale la vittoria a Sassari.
Tyus Battle 5: parte malissimo e con il freno a mano tirato. Commette il quarto fallo e comincia a giocare anche lui. 9 punti in un amen e finalmente una gara delle sue anche in difesa. Il quinto fallo lo toglie dalla gara quando era ormai in palla. Alla fine la Dinamo ha vinto, ma non si può permettere il Battle del primo tempo.
Jacopo Borra s.v.
Carpegna Prosciutto Basket Pesaro
Henri Drell 4: sembra di rivedere il pulcino bagnato di due stagioni fa, entra e non si fa notare, troppo timido e mai fisicamente presente nella gara.
Davide Moretti 6: dopo l’anno passato in fondo alla panca milanese, ci si aspetta un altro tipo di stagione da lui. Parte molto a rilento e impreciso, inizia a carburare a metà gara, ma quando ti aspetti la fiammata che possa accendere la sua gara, torna a faticare con anche alcune palle perse banali.
Caio Pacheco 5: ormai sul piede di partenza, non è stata certamente la partita che farà cambiare idea a Petrovic e alla dirigenza pesarese. Sembra veramente inadeguato alla LBA.
Matteo Tambone 6.5: solita gara di sostanza dell’ex Varese, da oltre l’arco poi è una certezza. 12 punti e 4 assist in soli 23′.
Gora Camara 5: gioca solo 6 minuti per far rifiatare Jones, ma fatica tremendamente con Mekowulu.
Simone Zanotti 5: il suo unico canestro segnato è una tripla che porta i suoi sul +7 a 9′ dalla fine, per il resto soffre per tutta la gara l’atletismo dei lunghi sassaresi.
Vincent Sanford 7.5: autentico trascinatore di Pesaro con 22 punti e 24 di valutazione. Cavina non riesce in alcun modo a trovare un modo per arginarlo, in una serata in cui mette a ferro e fuoco il canestro biancoblu. Allo scadere avrebbe anche il pallone della vittoria, ma il ferro gli dice di no.
Leonardo Demetrio 5.5: uno dei due giocatori che Petrovic si è portato dal Brasile, ma se Pacheco continua ad essere un oggetto misterioso, Demetrio qualche cosa in più l’ha fatta vedere. Discreta gara la sua, anche se in attacco si è fatto trovare troppo poco da compagni.
Carlos Delfino 6.5: parte subito alla grande bruciando la retina dai 6.75. La “garra” argentina è sempre presente, soprattutto in difesa potando giù anche 8 rimbalzi. Nella parte finale, i 33 minuti sulle gambe si vedono.
Tyrique Jones 7: parte contratto, forse intimorito da Mekowulu, facendo subito 2 falli. Quando rientra cambia registro e mette in piedi una prova sontuosa. Se Pesaro resta in partita fino all’ultimo secondo deve ringraziare soprattutto lui.
Giovanni Olmeo