Valencia (SPA), 21 giugno 2021 – Cocente delusione questa eliminazione nel barrage che portava ai quarti di finale.
Un Italbasket Rosa orribile, mai vista così brutta nel nuovo corso, ovviamente e guarda caso proprio nella partita decisiva contro quella Svezia già sconfitta 2 anni e mezzo fa.
Non si può non rimpiangere il finale contro la Serbia che ci avrebbe permesso di qualificarci come prime nel girone, e questo rimpianto accompagnerà le ragazze per molto tempo.
Questo Eurobasket ha dimostrato una volta di più che queste ragazze se la giocano con tutte quando partono da sfavorite, con la testa libera e tanta voglia di lottare. Quando invece diventano le favorite e giocano con la pressione addosso, la solfa cambia radicalmente. Prima ancora che su tattica o tecnica bisogna lavorare su questo.
In discussione ci va anche coach Lardo, per la tenuta mentale ma soprattutto per le rotazioni incomprensibili sia con la Grecia che in questa decisiva partita secca. Giocatrici dimenticate in panca, zona provata due azioni due, il continuo cavalcare giocatrici o in serata no o limitate alla grande dalle svedesi.
Perchè insistere su Cubaj, ad esempio? Perché non provare una zona mista o una press a tutto campo, perché non gettare nella mischia De Pretto vista la serataccia di Pan e Penna?
A parte che il sottoscritto ricorda critiche analoghe pure nell’anno migliore di Lardo a Milano (gara3 al PalaDozza, Coldebella che annulla Basile, il buon Lino che nell’azione decisiva lo leva per mettere McCollough alto 170, tripla del Baso e tutti a casa), l’impressione è che a questa nazionale serva uno staff che sia cresciuto e che sappia vita morte e miracoli del basket femminile.
Vedremo ora la piega che prenderà questo gruppo ancora giovane a cui si potrebbero aggiungere le tante giovani di talento che il movimento sta producendo: Verona, Matilde Villa, Natali, Panzera, Madera…Il futuro potrebbe essere roseo, ed è con questo pensiero che voglio chiudere il commento a questo Eurobasket 2021, un pensiero che mi aiuta a dimenticare quei maledetti 50 secondi finali contro le serbe.
LA CRONACA
Coach Lardo non ha cambiato lo starting five utilizzato con la Grecia (Carangelo, Pan, Zandalasini, Andrè, Bestagno) ma già dai primi minuti le difficoltà delle Azzurre sono apparse evidenti. La Svezia si è affidata alle gemelle Eldebrink e ha subito trovato il +8 sul 15-7.
Il terzo fallo di Bestagno, fino a quel momento la migliore con 5 punti, ha ulteriormente spuntato l’attacco Azzurro (0/8 da 3 dopo 20’, 2/21 alla fine), incapace di trovare delle contromisure all’aggressività della difesa scandinava.
La Svezia ha allungato fino al 30-16, poi l’energia di Cubaj ci ha consentito di tornare due volte a -8 e all’intervallo lungo si è andati sul 30-20.
Le Azzurre hanno continuato a litigare col canestro non riuscendo così a ricucire lo strappo: la Svezia è tornata a +13 in un paio di occasioni, sul finire del terzo quarto Zandalasini ha provato a rispondere riportandoci a -6 (37-43).
L’Italia ha prodotto il massimo sforzo nella prima metà dell’ultimo periodo (39-46) ma il successivo 6-0 della Svezia ha di fatto chiuso la partita perché da quel momento la squadra di Lino Lardo non è più tornata sotto la doppia cifra di svantaggio e anzi ha visto allontanarsi le scandinave fino al conclusivo -18.
SALA STAMPA
Lino Lardo
“Congratulazioni alla Svezia, per la grande partita che ha giocato. Mi spiace per l’eliminazione e per il modo in cui è maturata perché abbiamo completamente smarrito la nostra identità in tutte e due le metà campo, fallendo anche tanti tiri aperti. Non sembravamo noi, quelli delle prime tre partite. L’impegno delle ragazze è stato comunque totale, sia durante il raduno che in questi giorni a Valencia: voglio ringraziare loro e tutto lo staff tecnico e sanitario che mi ha supportato. Dispiace molto uscire così”.
Sabrina Cinili
“C’è grande amarezza, non siamo mai riuscite a trovare il ritmo partita e col passare dei minuti il nervosismo ci ha ulteriormente condizionato. Nello spogliatoio c’è tanta delusione ma vorrei chiedere a tutti gli appassionati di basket femminile di non smettere di seguirci. In questo gruppo ci sono tante giovani, che impareranno dagli errori e cresceranno”.
LE PAGELLE DELL’ITALIA
KEYS 6,5: ennesima partita con soli 8 minuti in campo…Ma di più non può giocare? Chiedo per gli amici a casa eh caro coach, anche perché non demerita affatto.
ROMEO 4: una tripla segnata è l’unica cosa utile che fa. In difesa le Eldebrink la scherzano ripetutamente. Credo possa essere all’ultima apparizione con la nazionale.
BESTAGNO 5: parte forte ma una con la sua esperienza non può avere problemi di falli in una partita del genere.
CARANGELO 5: sbaglia partita, soffre anche lei le piccole svedesi e perde lucidità. Il cuore da solo non basta.
ZANDALASINI 7: uno dei problemi di questa squadra è che gioca troppi uno contro uno, conclusi troppo spesso con tiri a bassa percentuale senza muovere la difesa. Oggi però segna canestri incredibili (e di una bellezza stordente), ma che non bastano a far la remuntada.
PAN 4: un fantasma, peccato che ad Halloween manchino 4 mesi. Nell’ultimo quarto però le si poteva dare un ultima chance…..
OLBIS 5: vero che gioca un pessimo primo quarto ma un altra che viene dimenticata in panchina, e non è la prima volta. Eppure è bella alta…Consigliamo un bel giubbetto catarifrangente, così da farsi notare..
CINILI 5,5: da 4 tattica pareva essere in grado di ribaltare l’inerzia tattica, invece era solo apparenza.
PENNA 4,5: il ben arrivata Elisa di ieri non voleva essere male augurante. Un disastro al tiro, deve imparare che quando si hanno le polveri bagnate da fuori bisogna cercare falli e segnare dalla lunetta…E poi che ci si deve concentrare negli altri aspetti del gioco. Sempre se non vuole restare una tiratrice e basta.
CUBAJ 4,5: energia stavolta senza controllo. Sembra essere un elettrone impazzito che vaga senza meta e costrutto, con due mani da boscaiola (con tutto il rispetto…), che le fanno sbagliare canestri da vicino e tirare pietre sul tabellone quando prova dei tiri più (troppo) difficili per il suo talento. Come detto ieri, deve lavorare per costruirsi dei movimenti spalle a canestro usando il perno, questo sconosciuto.
ATTURA 4,5: sbaglia troppo al tiro e non cambia il ritmo della partita.
Cristiano Garbin
@garbo75