Se nella Eastern Conference la semifinale tra Bucks e Nets ha avuto dell’epico per la sua conclusione, l’altra semifinale tra Sixers ed Hawks non è certamente stata da meno, con un esito a dir poco inatteso per i pronostici di questi NBA Playoffs 2021.
Al termine di una dura battaglia che in 48 minuti di gioco ha visto 19 parità e ben 20 avvicendamenti nella guida del punteggio senza che nessuna delle due squadre andasse oltre i 7 punti di vantaggio, gli Atlanta Hawks hanno trovato le forze per rimanere in partita anche quando sembrava che gli avversari fossero sul punto di prendere il sopravvento, e superare i Sixers per 96-103, trovando la miglior prestazione stagionale di un eroico Kevin Huerter (27 punti, 8 nel quarto finale), per sopperire a un Bogdanovic che è riuscito a dare solo 21 minuti alla causa con un ginocchio dolorante (4 punti e 2/8 al tiro).
Trae Young ha vissuto una serata difficile al tiro senza però mai perdere fiducia, continuando a tirare (23 tentativi dal campo e solo 5 a segno, con 2/11 da tre), fino a quando non è riuscito a sbloccarsi con la tripla del +6 a 2 minuti e mezzo dalla fine, chiudendo con 21 punti in 43 minuti di gioco e distribuendo 10 assist per i suoi compagni, con un fondamentale 9/11 dalla lunetta.
Ma la bella notizia è che (finalmente), in un match importante il nostro Danilo Gallinari ha giocato un partita straordinaria: infatti l’azzurro ha chiuso piazzando a referto 17 punti con 6/13 al tiro e 3/7 da tre, 5 rimbalzi, 2 assist e soprattutto un recupero, quello con cui ha strappato la palla dalle mani di Joel Embiid a 44″ dalla fine, andando poi a depositare la schiacciata del +6, chiudendo di fatto i conti.
Per lui è il primo approdo alle finali di Conference della carriera, il secondo italiano dopo Marco Belinelli nel 2014.
Per quando riguarda la squadra allenata da Doc Rivers un finale amarissimo con I fischi del proprio pubblico che ha lanciato anche della spazzatura in campo.
Philadelphia ha perso per tre volte su quattro in questa serie davanti al pubblico amico, con quella rimonta da +26 subita in #Gara5 che tormenterà negli incubi notturni peggiori.
Un crollo inaspettato e doloroso, che insieme all’eliminazione dei Jazz lascia per la seconda volta dal 1973 le due squadre coi migliori record della Conference fuori dalle finali.
Ai Philadelphia Sixers – dunque – non basta un Tobias Harris, autore di 24 punti e 14 rimbalzi ma con soli 8 canestri a segno su 24 tentativi.
Alle sue spalle i 16 di un Seth Curry ancora positivo come in #Gara6, mentre il migliore di tutti è stato ancora una volta Joel Embiid con 31 punti, 11 rimbalzi e 3 assist ma anche 8 delle 17 palle perse di squadra, rimanendo in campo per 41 minuti.
Però non va dimenticato un dato, cioè che quello successo e fatto dagli Hawks sia qualcosa di incredibile, possiamo dire un sogno che si pensava fosse irrealizzabile e invece è diventato realtà.
Difatti la squadra delle Georgia, a marzo, aveva un record di 14 vittorie e 20 sconfitte, decidendo di licenziare l’allenatore Lloyd Pierce e promuovere Nate McMillan: in pochi – appunto – avrebbero scommesso su una loro qualificazione senza affanno ai playoff e nessuno su un loro viaggio fino alle finali di Conference.
Ad aspettare Gallo e compagnia, nella finale a Est, ci saranno i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo.
Giuseppe Pep Malaguti