Queste son le classiche partite da instant heartbreak che tolgono fiato agli spettatori, parole ai telecronisti ed anche lettere agli scrittori. Sono in difficoltà ad elaborare concetti che abbiano parvenza di lucidità dopo il miracolo sulla sirena di Leday ma dopo due ore di sofferenza pura mi auto assolvo, provandoci lo stesso in modalità randomica.
La prima cosa che voglio scrivere è che il basket è uno sport meraviglioso: lo voglio dire perché nelle ultime 48 ore i media, generalmente ignoranti ed anche ignobilmente generalisti, paragonandolo allo sport minore nel quale le partite durano 90 minuti (ma 40 di gioco effettivo e nel quale sono ancora bandierine e pezzi di cartone colorato gli strumenti arbitrali etc etc), hanno trattato chi segue la pallacanestro come dei poveretti privi di logica senz’anima o passione.
Non aggiungo altro, che tanto anche a far guardare in loop gli ultimi minuti di questo Olimpia Milano-Bayern non capirebbero. Voi lettori scusate lo sfogo.
Tornando alla partita la seconda cosa che mi viene in mente di scrivere è che della serie corsi e ricorsi storici: l’Eurolega di Milano era partita con una vittoria allo scadere a Monaco…Stiamo diventando la bestia nera dei tedeschi…E che nel 2014 la squadra che è stata in svantaggio per 38 minuti rimontò e vinse una partita incredibile quanto questa e si involò a fare la storia…Non aggiungo altro.
La terza cosa è che la forza di una squadra si vede non quando le cose vanno bene ed i tiri entrano, ma quando vanno male ed i tiri escono. Dalla reazione alle difficoltà, agli imprevisti e ai momenti difficili.
Vedremo giovedì 22 aprile il Bayern come reagirà, io credo che partirà carico a pallettoni emotivamente e i biancorossi dovranno stare attenti e dico anche che a lungo andare si sgonfieranno quando calerà l’adrenalina della voglia di vendicarsi. Messina secondo me si affiderà all’inizio ai più mentalmente solidi che ha a disposizione vedrete; ma impariamo a fidarci, di lui e dei ragazzi, stasera dobbiamo trarne insegnamento.
Io, che ho visto millemila edizioni dell’Olimpia Milano sfaldarsi e sciogliersi alle prime rampe della salita chiamata partita decisiva, vi posso dire che questa è una squadra vera. Non la fai una rimonta del genere da meno 20, con tutta la pressione addosso e con una signora squadra in gas se non hai dentro qualcosa di speciale. E se non sei costruito con un collante speciale che tiene uniti tutti e tutto.
L’esempio vivente di questo concetto di nome fa Kaleb e di cognome Tarcisio (più o meno), e si è preso tanti di quegli improperi da parte di tutti in questa stagione che non ricordo a mia memoria un altro giocatore così vituperato. E che nonostante tutto ti tira fuori quei 6-7 minuti che fanno svoltare l’inerzia.
O Delaney che di rabbia ed agonismo dopo 25 minuti da denuncia al tribunale del basket per vilipendio al gioco si trasforma e difende come il miglior Gary Payton su Baldwin che perde la brocca e fa perdere la partita ai bavaresi.
Potrei andare avanti, ma se vado poi cosa ci scrivo nelle pagelle? Ed allora godetevele, come vi siete goduti questi 40 minuti di sofferenza, di ansia, di speranza, di gioia. In una parola, lo sport.
IL TABELLINO: Olimpia Milano – Bayern Monaco 79-78
LE PAGELLE
PUNTER 6: va a sprazzi e sbaglia da lontano ma aveva un trattamento speciale da parte della difesa, quello riservato ai gotoguy….(cioè alle primedonne).
LEDAY 8: ovviamente il punto in più per il tap in che è già instant classic ci sta tutto. Ma anche per la freddezza ai liberi e per un buon contributo a rimbalzo, nonostante Johnson l’abbia messo parecchio in crisi all’inizio.
MICOV 6,5: gioca bene quando gli altri giocano male e viceversa. Ma va bene così. i suoi punti all’inizio sono stati preziosissimi.
RODRIGUEZ 7,5: 13 minuti da play sostanzialmente inutile e quasi dannoso, gli ultimi 5 da campione vero. Comprate una teca per favore.
TARCZEWSKI 7,5: se uno non ha visto la partita ma legge il boxscore mi piglia per pazzo. Ed invece è meritatissimo, presenza fisica e mentale ha letteralmente girato la partita. Bravo
DELANEY 6,5: la media tra il 9 degli ultimi minuti con difese cattive e velenose su Baldwin ed una buona quantità di punti per la causa ed il 4 dei primi 20 minuti quando lo abbiamo visto molle, ciondolante, protestoso, forzatore ed inconcludente.
SHIELDS 5: la nota negativa di serata. I fasti di domenica già alle spalle, sbaglia tiri apertissimi e tante, troppe scelte. In difesa poi punge meno del solito. Ma in mezzo a tutto ciò anche qualche ottima giocata.
HINES 6: non si eleva come al solito ma quando conta lui c’è con giocate importanti e falli provvidenziali. Garanzia.
DATOME 5,5: da lui si pretende sempre tanto e qualcuno non ha ancora capito che non è più quello dei Celtics ma nemmeno quello del Fener. Si sta abituando pure Gigi ad un gioco diverso per lui, comunque da una mano.
BROOKS ED EVANS S.V.
WEILER-BABB 6: parte forte in difesa su Punter ma poi si fa male.
BALDWIN 4,5: nervosissimo anche quando il Bayern era sopra di 17, lo è a maggior ragione alla fine quando rifiuta il saluto dei milanesi. Qui lo dico e qui lo scrivo, giovedì o ne fa 25 o 2.
SEELEY 8: ad un certo punto sembrava proprio Klay Thompson, alzava la mano e faceva canestro…Sempre. Dimostrazione comunque che anche con pochi soldi (pochi ma non pochissimi…), si possono trovare giocatori di livello, basta aver fiducia e trasmetterla.
REYNOLDS 5: tecnicamente dai tempi di Reggio è migliorato molto ma ancora non è affidabile al 100% in alcune situazioni, tipo il jumper dai 5 metri. Lui invece crede di esserlo e sbaglia piazzati che alla fine saranno l’ago della bilancia. Sorvolo sull’aspetto caratteriale/mentale, qui può solo che migliorare, partendo da una base piuttosto scadente.
LUCIC 4,5: brutta partita nel derby dei Vlado. I rumors vogliono Milano sulle sue tracce…Bene per carità, ma io preferisco un Kyle Weems a caso per sostituire Micov.
ZIPSER 5,5: non fa nulla per essere ricordato, abbastanza per essere dimenticato.
GIST 6: l’intelligenza non gli manca e la usa spesso. Ma…c’è un ma…Eì in ritardo sull’ultima azione e vabbè…Ma quel 0/2 ai liberi a 2 minuti dalla fine è stato pesante. Bravo a riscattarsi a 1 secondo dalla fine dimostrando che è un vincente, peccato poi sia arrivato Zaccaria nostro.
JOHNSON 6,5: parte forte, poi quando si alza il tono dello scontro lui tende a sparire. Se volete conferma citofonare Cantù e Pistoia.
RADOSEVIC 4 : 13 minuti di nulla cosmico, poi si addormenta nell’azione decisiva
SISKO 6,5 : gioca bene ed è incisivo, ora se Babb starà fuori diventerà ancora più importante
SALA STAMPA
Si ringrazia Official Facebook page Olimpia Milano per materiale fotografico
Cristiano Garbin
@garbo75