Monigo (TV), 14 marzo 2021 – La tradizione è sempre un qualcosa d’importante nello sport e questa sera, nel posticipo serale del 7° turno della LBA 2020-21, la Dé Longhi Treviso che ha battuto con merito la Lavoropiù Fortitudo Bologna per 84-78 non solo bissa la vittoria dell’andata issandosi al 7° posto in classifica ma certifica che il PalaVerde è letteralmente indigesto ai biancoblu felsinei.
La storia narra infatti di tante vittorie scudettate dell’allora Benetton Treviso proprio vs la Fortitudo Bologna, che fu alla fine degli anni ’90 la vittima designata dei veneti, KO solo nel 1999-2000, con i bolognesi sul tetto d’Italia con pieno merito.
Ma purtroppo per coach Luca Dalmonte e le sue truppe biancoblu questa Dé Longhi Treviso, nonostante abbia collegamenti quasi zero rispetto al passato sfavillante di cui sopra, gliel’ha suonate ancora come all’andata, applicandosi come non mai, cercando di resistere nel momento più difficile per poi sorprendere (eccome), una Fortitudo Bologna a tratti imbarazzante sotto canestro, specialmente in difesa.
Da quì vengono le dolenti note per La F di Bologna perchè il saldo a rimbalzo è stato brutalmente vinto dalla Dè Longhi Treviso (40-29), indirizzando il match in modo inequivocabile dimostrando che forse il problema della squadra non fosse certo Ethan Happ.
Poco ma sicuro, perchè se due debuttanti in LBA come Christian Mekowulu e Giacomo Vildera fanno letteralmente il mazzo a due giocatori esperti come Marco Cusin e Dario Hunt è difficile poi prendersela con Adrian Banks che spara a salve (servendo però tanti assist), o con un Tommaso Baldasso che quando le cose vanno male difficilmente rimette le cose a posto, in quanto ancora troppo acerbo a questi livelli.
Semmai la notizia è che stasera la Fortitudo Bologna, dopo essere stata avanti nel 3° periodo di 10 p.ti come massimo vantaggio (49-59 al 28′), non è riuscita a dilagare come nelle recenti trasferte vinte a Cantù, Trento e Varese, subendo la risalita della Dé Longhi Treviso che ha imposto la sua rapidità e, diciamolo, anche la sua freschezza.
A questo punto il “terrore” scorre sul filo del fondo-classifica, con ben 5 squadre a 14 punti in graduatoria con Cantù, Varese, Trento e Reggio Emilia, Fortitudo Bologna compresa, che da domani forse farebbe bene a pensare un match alla volta e non ad improbabili scalate pro-Playoffs.
Sì, perchè la Dé Longhi Treviso ha messo a nudo i limiti di una squadra volenterosa ma troppo molle mentalmente. Non portare a casa questa gara è l’ennesimo segnale forte che adesso bisogna portare il fieno a casa, stop.
Per la Dé Longhi Treviso invece si aprono scenari impensati fino a ieri, mal che vada una salvezza senza troppe sofferenze, ben che vada Playoffs?
Sala Stampa
Max Menetti
Giacomo Vildera
Dé Longhi Treviso – Lavoropiù Fortitudo Bologna 84-78
Parziali: 24-21; 17-23; 19-17; 24-17.
Progressivi: 24-21; 41-44; 60-61; 84-78.
Le pagelle
Dé Longhi Treviso
DeWayne Russell 6,5: il motore a 4 cilindri di questa Dé Longhi inizia molto bene, non eccelle in difesa ma fa vedere cose molto belle quando si tratta di accellerare. Però quando Treviso suona la carica, stavolta lui non c’è ma non si può dire che abbia fatto male. Chiude con 11 p.ti, 4 assist e 4 rimbalzi.
Lorenzo Piccin 6: l’assenza del professor Logan lo promuove in quintetto e lui s’arrabbatta, cerca di dare il suo massimo e mette dentro anche una tripla in un momento molto delicato del match.
Giovanni Vildera 8: è una bella lotta quella che ingaggia con Il Cuso, muscoli e fisicità a go-go ma non si limita a fare a botte, mette dentro tanti di quei canestri che i lunghi della Fortitudo se li sognereranno di notte! MVP per il neo-laureato, 16 p.ti, 1 assist e 7 rimbalzi ma tanta, tanta presenza.
Matteo Imbrò 7,5: spara, come sempre una tripla dal parcheggio che muore nel cotone bolognese, per il resto fa un certo casino, 3 perse al 20′ già spiega un pò di cose. Però, quando c’è la fanfara dei bersaglieri, è proprio lui che la guida con personalità, ricordando magari i trascorsi bianconeri bolognesi. Doppia cifra per lui, 11 p.ti e 4 rimbalzi più 4 assist, ottima prova.
Matteo Chillo 6: solita fatica, solito sudore, solita affidabilità ma non chiedetegli di fare canestro con continuità a questi livelli. Però ne mette uno, da fuori, dai 6,75 molto importante quando la Dé Longhi Treviso deve allungare sulla Fortitudo.
Christin Mekowulu 6,5: il centrone è veramente un iradiddio quando viene servito a dovere, mette in crisi la Fortitudo quasi da solo. Ma quando c’è da risalire la china, Max Menetti intuisce che sia meglio non coinvolgerlo. Per essere un deb in LBA, niente, niente male! Comunque 9 p.ti e 4 rimbalzi per lui, anche ci sono 4 perse.
Michal Sokolowski 7,5: la mitragliatrice polacca non esagera come in passato, studia la gara e cerca anche di dedicarsi alla difesa. Poi, nel secondo tempo, quando bisogna risalire dal -10, si mette in ufficio e mette dentro triple importanti, giocatore di una solidità incredibile. Chiude con 15 p.ti, 7 rimbalzi e 4 assist…Serve altro?
Nikola Akele 6,5: buonissima partenza dell’azzurro, tiene anche benino in difesa ma può fare di più. Non brilla in modo particolare, a volte sembra assentarsi in difesa eppure poi vedi i suoi numeri e trovi 11 p.ti, 6 rimbalzi e 3 assist
Trent Lockett 6: inizia malino, è vero che è quasi al rientro dopo infortunio ma…Ci mette del suo, male in difesa però 5 p.ti li segna, è un metronomo, ci vuole del tempo affinchè trovi il suo ritmo.
Lavoropiù Fortitudo Bologna
Adrian Banks 6: inizia a marce basse, prende anche un palo dall’angolo da fuori, che per lui è quasi un unicum. Sale in cattedra quando la Fortitudo vola nel terzo periodo ma chiude solo con 7 p.ti, sebbene smazzi anche 8 assist. Certo, gioca in modo diverso dando più spazio al gioco di squadra ma non vede più il canestro come prima.
Pietro Aradori 7: primo tempo da vero e proprio cecchino come solo lui sa fare, quando le cose si mettono bene, 16 p.ti in 12′ di gioco, non male, eh? Ed anche 4 rimbalzi…Nel secondo tempo riparte in modo distaccato, poi deve rimettere le marce alte ma ormai la frittata è fatta. Migliore dei suoi con 21 p.ti.
Wesley Saunders 6-: parte a marce basse, non è però lo stesso Saunders ammirato ad esempio a Trento od a Varese però il suo apporto lo da. Purtroppo la difesa non è il suo optimum e si vede. Chiude con 11 p.ti.
Dario Hunt 4: Darione oggi ha davanti un avversario con i controbips, lo soffre perchè se lo perde sovente e, purtroppo, non mette un punto che uno nel primo tempo. Ma se soffre anche Vildera allora Darione oggi si becca un bel 4, stop.
Matteo Fantinelli 6,5: accellera e decellera a piacimento, parte sempre un pò ad handicap come, del resto, tutta la Fortitudo in questa strana stagione. Però quando c’è da mettere le cose a posto in attacco si fa sentire, in difesa deve crescere perchè si sbanda molto. Mette 6 punti e serve 10 assist.
Tommaso Baldasso 5-: buon inizio, sempre al suo ritmo sincopato, un assist al bacio per “Money in the Banks” ed una tripla, non male per niente dopo il KO interno vs Brindisi. Però, come in passato, si distrae in difesa quando non dovrebbe durante le fasi calde del match, rischia l’antisportivo su Imbrò perchè randella invece di fare fallo e basta. Ancora deve crescere, 5 p.ti e 2 assist.
Marco Cusin 4: Il Cuso sa che Mekowulu lo metterà in crisi e così è. Soffre tanto, troppo per un giocatore della sua esperienza. Si becca un 4 come Darione perchè insieme si fanno sovrastare dai lunghi trevigiani.
Todd Withers 6,5: se riuscisse a tirare un pò meglio da tre…E qualche bella tripla la mette stasera al PalaVerde, questo giocatore che alla fine ne mette 13, raccattando poi anche 5 rimbalzi. In crescita, speriamo…
Leonardo Totè 6+: prende solo 6 perchè manca un canestro da vicinissimo, di sinistro, che potrebbe riaprire il match a -4 per la sua Fortitudo a 15″ dalla fine. In compenso ne mette 10 di punti, prende 3 rimbalzi e serve anche 4 assist ma potrebbe e deve fare di più.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto