Quando si è predestinati, si pensa solamente a una cosa: la vittoria. È il tormento di LeBron James, il grande campione del basket moderno nato nel 1984 e già in grado di far parlare di sé dall’anno 2003, quando fu la prima scelta del draft da parte dei Cleveland Cavaliers.
Dopo aver vinto due titoli con i Miami Heat e uno con i suoi Cavs, il nativo di Akron ha deciso che, nonostante l’età stesse avanzando, fosse arrivato il momento di una grande sfida, ossia quella di tornare a rendere grande una franchigia storica, ossia quella dei Los Angeles Lakers.
Dopo l’addio di Kobe Bryant nel 2016, infatti, i gialloviola avevano non solo perso una guida tecnica e mentale, ma anche quel mordente e quella voglia di vincere degna delle grandissime squadre.
Ideale, insomma, fare ricorso a un campionissimo affermato come LeBron James per risollevare il morale di una squadra abbattuta.
L’arrivo di King James allo Staples Center è stato acclamato con gioia e vigore dai tifosi locali, Jack Nicholson su tutti.
A vestire il numero 23 dei Lakers era il grande prescelto dal destino, quel giocatore a tutto campo capace di giocare in quasi tutte le posizioni senza risentirne.
La stagione attuale, che riprenderà a breve nel complesso di intrattenimento di Disney World in Florida, ha visto infatti la squadra di LeBron imporsi alla lunga e risultare una delle grandi favorite alla vittoria dell’anello secondo le scommesse sul basket online disponibili in questo momento.
Il dominio dei californiani è evidente durante tutta la stagione e la loro concretezza al momento della verità è la loro arma principale.
LeBron James, capace di portare palla come un playmaker e di decidere quando attaccare e rompere gli indugi a suo piacimento, è assolutamente l’ago della bilancia di un campionato che ha deciso di vincere dal primo momento.
La sua voglia di trionfare è aumentata dopo la morte di Kobe Bryant in un incidente in elicottero a inizio anno, e non ci sono dubbi che sia lui sia i suoi compagni vogliano vincere l’anello per dedicarlo a colui che fu chiamato Black Mamba durante la sua carriera di cestista.
Le cose per i Los Angeles Lakers si sono messe ancora meglio dopo che i Golden State Warriors, un’altra delle candidate al titolo ad inizio campionato, hanno cominciato a perdere colpi anche per via dell’infortunio di Stephen Curry, la loro stella.
Guardia classe 1988 e nativo anche lui di Akron, è stato senza dubbio il miglior tiratore da tre degli ultimi anni e la sua assenza ha sicuramente influito nella pessima stagione dei Warriors, che sono ormai il ricordo sbiadito di quello squadrone in grado di vincere tre trofei in cinque anni.
LeBron James, che non guarda in faccia a nessuno, proverà dunque ad approfittare di questa situazione per fare il vuoto e confermare il dominio dei Lakers anche nei playoff, la prova del nove per ogni squadra che vuole vincere il titolo. In palio c’è l’occasione di indossare il quarto anello e avvicinarsi ai più grandi della storia dell’NBA.