Burgos (ESP), 10 marzo 2020 – Termina, forse inaspettatamente, la stagione europea della Dinamo Sassari nel #Game2 dei quarti di finale della FIBA Basketball Champions League vs il San Pablo Burgos.
La seconda sconfitta di oggi per 95-80, che fa seguito al #Game1 vinto sempre dai viola per 81-84 al PalaSerradimigni elimina quindi i ragazzi di coach Gianmarco Pozzecco che collezionano, con questa di oggi, la quinta sconfitta in sei gare ed inizia adesso seriamente a porsi diversi quesiti.
Vero è che l’altalena del “…Non si gioca…No, si gioca!” delle ultime 24 ore, dall’arrivo cioè della squadra sarda a Burgos nel post match vinto sabato a Roma, potrebbe non aver dato una mano a Sassari ma anche questa sera, come nelle più recenti esibizioni, la squadra di Gianmarco Pozzecco esce dal campo sconfitta e con la netta sensazione che qualcosa ormai si sia inceppato nella bella macchina da canestri che, almeno sino a fine gennaio scorso, non dava cenni di cedimento.
Questa sera, al Pabellon Multiusos Coliseum di Burgos, nel silenzio totale del porte chiuse che avrebbe dovuto creare più problemi ai viola del San Pablo Burgos, la Dinamo Sassari ha evidenziato in tutto e per tutto il momento che sta vivendo, ricalcando il clichè negativo delle ultime gare: partenza eccellente tale da costruirsi un imperioso +16 nel primo periodo (6-22 al 6′), e gara in controllo. Poi, quasi senza reagire, subire il rientro lento ma inesorabile del Burgos nel secondo periodo che chiudeva addirittura il primo tempo in vantaggio di due punti, sul 45-43.
Poi nel terzo periodo Burgos che andava via piano piano ma sempre sfruttando una difesa sarda non esente da colpe (devastante, ad esempio, Jasiel Rivero con 17 p.ti e 15 rimbalzi!!), con un totale di 5 uomini in doppia cifra finale e Dinamo Sassari ad arrancare su i due lati del campo, perdendo possessi in modo banale sino a spegnersi nel periodo finale per il -15 finale (95-80) che non ammette repliche.
Forse un numero riesce a descrivere lo scarto non solo nel punteggio finale, ed è il 40-22 al rimbalzo dei padroni di casa del Burgos che, come la Virtus Roma sabato scorso, chiude con un buonissimo 60% da due, segno evidente che Sassari ormai da tempo soffre parecchio sotto i ferri.
Significativa è anche la terza gara di fila in cui Dyshwan Pierre è in difficoltà. Oggi, dopo il match dell’andata sempre vs il Burgos (5 p.ti ma 9 rimbalzi) e vs la Virtus Roma (4 p.ti però con almeno 7 rimbalzi), 5 punti appena e 3 rimbalzi in 32′ di gioco!! Dyshwan Pierre a dirla tutta, oggi è realmente il fratello sfigato del bellissimo giocatore ammirato per due anni in Sardegna e se non ci fosse un Marco Spissu da 24 p.ti, ci sarebbe ben poco da salvare per una Dinamo che neanche dai piccoli ha avuto un contributo tangibile in difesa: troppe volte i vari Stefano Gentile, Michele Vitali ed anche Jamie Smith più lo stesso Dwight Evans, sono andati in sofferenza vs gli avversari.
Eppoi si sapeva che la coppia Miro Bilan-Dwight Coleby avrebbe avuto vita dura vs i pari del Burgos ma che alla fine il divario a rimbalzo avrebbe così penalizzato la Dinamo in pochi lo avrebbero pensato. Una coppia, questa di Bilan e Coleby che non convince: troppo lento ed a volte distratto il croato; poco incisivo e convinto l’americano. E se mentre il croato si fa sentire sotto canestro, l’americano latita anche in chiave difensiva.
Dunque un anno dopo la conquista storica nella FIBA Europe Cup, una sconfitta che si può accettare, che fa male ma che deve servire da monito per migliorare una squadra che al momento appare poco convinta, poco decisa, con sprazzi abbaglianti ma con enormi pause mentali e di gioco.
Sala Stampa
Gianmarco Pozzecco
“Prima di tutto voglio congratularmi con Burgos che ha meritato di vincere giocando forte, con grinta: faccio le mie congratulazioni allo staff, alla squadra e a tutto il club che ha meritato di passare il turno. Ovviamente per noi non era semplice giocare, siamo arrivati due giorni fa e ci siamo trovati in difficoltà, chiusi in albergo, non sapendo cosa fare e preoccupati per quello che stava accadendo. Magari qualcuno non sapeva che situazione viviamo in Italia, in campionato abbiamo dovuto giocare senza pubblico, una scelta difficile che però è l’unica per garantire a tutti noi di essere protetti e in salute. Spero che adesso sia chiaro che purtroppo questa è l’unica via per uscirne e preservarci. Come saprete ieri eravamo vicinissimi a tornare a casa ma sono stati i miei giocatori che hanno deciso di restare e giocare la partita, per me è la dimostrazione del carattere dei che ragazzi ho la fortuna di allenare, sono molto orgoglioso di loro. Abbiamo giocato un primo quarto perfetto con ottima energia e buone soluzioni offensive, poi Burgos ha alzato il quintetto con Clark da tre e Rivero mettendoci in difficoltà sia in attacco sia in difesa. Generalmente la nostra arma per annichilire l’avversario è andare dentro, nel primo tempo abbiamo costruito il vantaggio con tiri da fuori e giocate in postbasso, ma come loro hanno cambiato assetto abbiamo faticato a restare in partita e abbiamo perso lucidità”.
Marco Spissu
“Siamo partiti bene con grinta e una bella difesa tosta, poi abbiamo perso un po’ di energia. Non è una scusa ma per questa situazione non ci siamo allenati per due giorni, poi nel secondo tempo abbiamo perso inerzia, sciupando tiri aperti e perdendo troppi palloni in maniera stupida, perdendo fiducia a ogni possesso. Loro invece hanno trovato fiducia e canestri aperti, gestendo la partita e vincendo meritatamente. Mi voglio congratulare con Burgos per aver passato il turno”.
San Pablo Burgos – Banco di Sardegna Dinamo Sassari 95-80
Parziali: 21-32; 24-11; 29-18; 21-19