S.Oliver (GER), 1 maggio 2019 – Un altro “Sa die de sa Sardigna” “la giornata del popolo sardo”. Dopo il 2015 – l’anno del triplete – il 2019 sarà scritto con lettere dorate nella storia del Banco di Sardegna Dinamo Sassari: la Fiba Europe Cup si aggiunge alla bacheca della squadra sarda al termine di due partite vinte entrambe con i tedeschi del s.Oliver Wurzburg. Dopo 89 ad 84 del Palaserradimigni è arrivato il 79 ad 81 della s.Oliver Arena in terra di Baviera.
Schiacciata e tiro da tre per iniziare da parte dei tedeschi nel giro di un minuto e mezzo tanto per far capire che Wurzburg avrebbe da subito cercato di mettere la partita dalla sua parte ed allungare il punteggio per non avere problemi. Ma il saggio Jaime Smith ha capito il piano partita degli avversari ed ha risposto con 5 punti suoi ed innescando il gioco di Sassari dal post basso: prima destra con Thomas che ha riaperto un paio di volte per conclusioni comode di un compagno di squadre e sè stesso dopo un re-post, poi a sinistra con Cooley che si è messo in proprio. Wurzburg ha continuato a macinare gioco in velocità alternando il tiro da fuori alla palla sotto e dopo il 10 pari con 6’24” da giocare è andata via prima sul 17 a 12 e poi sul 21-14. In questa fase è stato Dyshawn Thomas a tenere a contatto Sassari con le sue magie sul piede perno. Il gioco in attacco di Sassari sarebbe stato anche buono se fossero entrati un paio di tiri da tre invece dell’1 su 5 col quale la squadra ha chiuso il primo quarto e se la difesa non avesse perso Bowlin proprio sulla sirena per 26 a 19 del primo riposo.
L’ingresso in campo di Gentile, Spissu e Polonara ha dato una linfa diversa alla Dinamo che con un parziale di 8 a 2 in 3 minuti si è rimessa ad un punto dai tedeschi, 28 a 27 con l’iscrizione sul tabellino anche di Thomas sin lì silente e poco coinvolto nel gioco. Le penetrazioni con arresto e tiro ed i tiri da tre di Bowlon sono stati il vero rebus per la difesa della Dinamo che ha riperso un pò di colpi tanto che coach Pozzecco ha chiesto timeout a 4’45” sul 34 a 28. s.Oliver è uscito benissimo dalla sospensione ed è arrivato al più dieci con Welss appunto, 39 a 29. Lo schiaffo e la paura sono stati forti per il Banco che si è rimesso a giocar bene in attacco con Smith di nuovo padrone della squadra e canestro dopo canestro ha chiuso metà gara sul 46 a 41.
La svolta della finale si è avuta però a metà del terzo periodo quando la squadra di Pozzecco si è trovata sotto di 11 punti dopo un periodo di stenti in difesa ed in attacco con Cooks che ha fatto il suo comodo sotto il canestro sardo ed Olaseni che ha firmato il 57 a 46 con un canestro e fallo a meno 5’25”. Qui è scattato qualcosa nella testa dei ragazzi della Dinamo che hanno ripreso a dare la palla sotto a Pierre – e lui ha ripreso a fare canestro – ma anche McGee e Thomas si sono rimessi al lavoro fino a quando sulla gara non è sceso Stefano Gentile prima col canestro del 60 a 59 poi con quello del 63 a 62 a 40″ dall’ultimo intervallo al quale si è arrivati sul 65 a 64.
E poi in apertura di ultima frazione ancora Gentile ha segnato il sorpasso, 65-66 che ha definitivamente liberato il cervello dei “giganti” che hanno subito il pareggio da Bowlin ma poi hanno rimesso la testa avanti con Thomas dando il via alla fase più incerta della partita con pareggio e vantaggio sardo al massimo fino alla fine, fino all’esplosione della festa, legittima per la prima Coppa europea della storia, per la 2o vittoria su 22 partite nella competizione, per la 14^ vittoria consecutiva tra campionato e Coppa.
Sotto il Momento della consegna della Coppa e quando arriveranno metteremo le dichiarazioni dei protagonisti
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