Roma, 18 agosto 2019 – Se è vero che il podio dei prossimo FIBA World Cup 2019 dovrebbe essere un affare ristretto a squadre come Team USA, Grecia, Francia, Serbia e Spagna, con la Lituania potenziale sorpresa insieme alla Germania, cosa dovremmo scrivere in riferimento all’Australia?
L’Australia infatti è la classica squadra che in manifestazioni come Mondiali od Olimpiadi fa sempre maledettamente bene e spesso tira brutti scherzi a squadre apparentemente più titolate di lei ma è altrettanto vero che non ha mai raccolto il frutto del suo grande potenziale tecnico-fisico in questi anni. Del resto il palmares parla chiaro: 14 partecipazioni alle Olimpiadi senza mai un podio anche se con ben 4 medaglie di legno, cioè ben 4 quarti posti; 11 partecipazioni ai Mondiali FIBA ma anche quì senza un podio e due soli quinti posti. Ovviamente non fanno molto testo i 19 titoli vinti nei campionati oceaniani ed i due argenti…Già aver vinto comunque nel 2015 i Giochi Asiatici cambia, sebbene di poco eh!
Comunque gente tosta i Boomers, gente che non si fa intimidire ma che a volte pratica un basket forse troppo “fisico”, le famose immagini che han fatto il giro del mondo lo scorso inverno, nel match di qualificazione vs le Filippine, prossimi avversari dell’Italbasket, spiegano molte, molte cose…
Ma tornando al tema Mondiali ad oggi l’Australia è all’11° posto nel ranking FIBA ed è una nazionale composta quasi esclusivamente da giocatori che militano in NBA. I Bommers però non potranno contare sia sul play dei 76Ers Ben Simmons che al power forward dei 76Ers, visto anche al Maccabi, Johan Bolden. Comunque si dice che entrambi stiano lavorando in vista della nuova stagione al piano di sopra, del resto come dargli torto visto cosa ci sia in ballo? Certo, in particolar modo per Ben Simmons una grave perdita, per certi versi inattesa, per l’Australia in quanto un atleta unico per come sappia sviluppare il gioco, per la stazza (difficile vedere al mondo un playmaker di 2,08), ed essendo uno dei pochi giocatori al mondo che da solo possa determinare l’esisto di una gara, insomma un vero fuoriclasse!
Detto questo però l’Australia rimane una delle nazionali più forti della competizione mondiale, è inserita nel Gruppo H quello denominato di ferro con Senegal, Lituania e Canada. Ci sarà da divertirsi insomma perchè anche il Canada non è certo una squadra disposta ad inchinarsi facilmente, come Senegal e Lituania del resto.
Ecco la lista definitiva dei 12 giocatori diramata dal coach Andrej Lemanis che parteciperanno ai mondiali di Cina.
Al 90% lo starting five, vedovo di Ben Simmons, vedrà la regia affidata a Patty Mills degli Spurs, agile e piccolo play che garantisce esperienza e leadership. Come compagno di reparto ci sarà la garra di Matthew Dallavedova dei Cavs, grandissimo difensore; come swingman il solito, immarscescibile Joe Ingles degli Utah Jazz visto anche in Europa con le maglie di Barcellona e Maccabi. Saranno Aaron Baynes (Boston Celtics), ed Andrew Bogut (Golden State Warrios), i due lunghi titolari, giocatori di grandissima fisicità unita alla lunga esperienza NBA.
In panchina ci saranno, come centro di riserva che però avrà minuti importanti anche l’ex Partizan ora allo Zalgiris Kaunas, Jock Landale. Il play Nathan Sobey (del SIG Strasburgo), che darà minuti di riposo a Mills. I restanti quattro giocatori a chiudere il roster sono la guardia Chris Goudling con un recente passato anche nelle file dall’Auxilium Torino (e protagonista degli scontri vs le Filippine), gli swingmen Cameron Gliddon e Xavier Cooks ed il lungo Nicholas Kay. E’ probabile infine che il 12° uomo sia Nick Kay, ala dei Wildcats Perth ma aspettiamo la conferma di coach Lemanis.
Detto dell’assenza di Simmons, mancheranno anche il centro Deng Adel (Cleveland Cavaliers), Ryan Broehoff (Grizzlies), Thon Maker (Detroit Pistons) e Brock Motum protagonista di una buona Euroleague con l’Efes Pilsen di Istanbul.
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Giuseppe Pep Malaguti