Dopo una #Gara1 della Finale Scudetto 2019 più aspra che bella a livello tecnico, che evidenzia ancora di più quanto sia mentale questo meraviglioso sport aldilà delle qualità tecniche di chi lo eserciti, giorno dopo giorno il Mercato intensifica i propri colpi e si delineano, almeno in parte, le strategie delle squadre che parteciperanno al prossimo campionato di Legabasket – LBA.
Ovviamente si parte dalla breakin’ news del giorno: coach Simone Pianigiani da oggi non è più l’allenatore dell’Olimpia Milano. Si consuma così un divorzio sinceramente atteso, ipotizzato in larga parte dalla maggioranza dei tifosi del club milanese ed anticipato dallo staff di All-Around.net. Nella 15^ puntata di TriplaDoppia infatti, registrata nella tarda serata di ieri, lunedì 10 giugno, il Direttore Fabrizio Noto insieme al redattore dell’Olimpia Milano per All-Around.net, Cristiano Garbin e l’opinionista Luciano Pizzi, avevano spiegato cosa stesse accadendo nelle segrete stanze biancorosse anticipando inoltre l’arrivo di Ettore Messina al posto del coach senese con un triennale alla guida tecnica del club più decorato in Italia. Due anni di conduzione tecnica per Pianigiani che han portato due Supercoppe (2017 e 2018), di Lega ed uno Scudetto in Finale vs Trento lo scorso anno. Poco? A nostro avviso è tutto molto soggettivo, nello sport competere significa anche poter perdere ma a nostro avviso Simone Pianigiani paga non tanto l’esclusione in semifinale vs Sassari più di una settimana fa; non tanto l’eliminazione al primo turno in Coppa Italia nel 2018 e quest’anno. Paga essenzialmente una gestione sbagliata del roster in questa stagione 2018-19, al netto che abbia disputato la migliore – o meno peggio – Euroleague dal 2014 ad oggi e dei malanni di Arturas Gudaitis. Eh sì, perchè avere un roster di 13 giocatori se non quasi 14 significa alternarli a dovere affinchè non arrivino a fine stagione o nella fase conclusiva, alcuni di loro scoppiati o malandati o, peggio, demotivati e poco coinvolti nel gioco della squadra. Poi, come dimostrano anche le Finals NBA 2019, la sfortuna quando ti colpisce lo fa ben bene ma ci sono metodologie e strumenti per attenuarne gli effetti, perlomeno in Italia dove il roster dell‘Olimpia Milano è e rimane il migliore in assoluto da diverse stagioni a questa parte.
Dunque arriva Sir Ettore Messina, da tanti, tutti o quasi, considerato il meglio che la nostra patria possa concepire come coachin’. Un passo importante anzi, decisivo per la squadra milanese che a questo punto, nonostante Ettore Messina avesse dato il suo assenso entro domani, mercoledì 12 giugno, porterebbe a casa un tassello di valore inestimabile per poter competere ai massimi regimi in Europa e non dover – almeno si spera – dover continuare a penare in Italia. Ma l’arrivo di Ettore Messina non dovrebbe essere l’unico, stante l’addio anche di Livio Proli. Si fa insistentemente il nome di Leo Dell’Orco come nuovo responsabile del club, oggi stretto collaboratore di Giorgio Armani, che avrebbe proposto a Messina un triennale con opzione biennale successiva ma, attenzione, anche come responsabile dell’area tecnica e quindi non solo come head coach. Comunque un passo importante questo di Ettore Messina che così si sgancia dai San Antonio Spurs dove riveste da ben 5 anni il ruolo di vice allenatore. Per gli amanti delle statistiche, è dalla stagione 2005 che il coach siciliano manca dalla Legabasket ma i soliti ben informati giurano che a convincere Messina ci siano anche i dubbi circa la possibilità di sedersi su di una panchina come head coach in NBA.
E dopo questa logica, doverosa partenza in salsa meneghina, andiamo a Pistoia che, come da ufficializzazione di ieri di Michele Carrea come head coach, inizia adesso a sondare il terreno degli italiani come primo livello obbligato di sequenza. Inevitabile che il nuovo GM, Marco Sambugaro, anch’egli uscito da Biella come Michele Carrea, desideri portare in biancorosso qualcuno che conosce bene e che possa dare atletismo e fisicità, per questa ragione è probabile l’arrivo di Carl Wheatle, inglese ma di formazione italiana, ala di 21 anni che però quest’anno ha fatto vedere molti alti e bassi di rendimento sebbene i suoi numeri siano discreti: 9,8 p.ti/gara e 6,8 rimbalzi. Ma Pistoia avrebbe anche la ferma intenzione di trattenere Riccardo Bolpin, magari prolungando il prestito della scorsa stagione in essere con la Reyer. Attenzione però, ci sono anche alla finestra Cantù, Brindisi, Avellino e nelle ultime ore anche Cremona interessate al giocatore.
Proprio da Cremona, dopo l’annuncio ufficiale della conferma di Wesley Saunders, arrivano però le “dolenti note”. Si parla di Mercato, niente di grave ma sembra ormai sicura la rinuncia forzata a Makong Mathiang, Giampaolo Ricci (fortemente tentato ad accettare la proposta fattagli di un biennale dalla Sidigas Avellino, che intanto ha deciso di disputare la FIBA Basketball Champions League solo se non disputerà i preliminari, entrando quindi direttamente tra le 24 partecipanti), e soprattutto all’MVP della stagione regolare, cioè Andrew Crawford. Ma c’è attendere anche il nodo Travis Diener che sta decidendo in queste ore se giocare un altro anno oppure no, qualora restasse gli scenari sarebbero ben diversi su come costruire la squadra del prossimo anno. Per quanto riguarda Andrew Crawford, l’MVP del campionato ha avuto molte proposte allettanti dall’estero ma chi dovrà prendere si farà carico del buyout imposto dal suo contratto, dettaglio che almeno addolcirà la pillola per la Vanoli. Intanto confermata la decisione di non voler partecipare a nessuna coppa europea, il club lombardo ha confermato di seguire la strada del 6+6 e proprio stamane ha ufficializzato che a sostituire nelle rotazioni Giampaolo Ricci ci sarà Nikola Akele, reduce da un ottimo campionato a Roseto ma soprattutto reduce da un ottimo Playoff vs la Remer Treviglio, parola di Meo Sacchetti che lo ha visionato di persona al PalaFacchetti durante la Serie dei quarti di finale Playoff di Serie A2.
Ecco le sue prime parole da giocatore della Vanoli Cremona:
“Sono davvero molto contento dell’opportunità di vestire la maglia della Vanoli Cremona. Mi elettrizza l’idea di essere allenato da coach Meo Sacchetti, che ho conosciuto ed apprezzato con la Nazionale Sperimentale, così come mi ha affascinato seguire la gesta di questa grande stagione che ha portato alla Coppa Italia, al 2° posto in regular season e alla semifinale playoff. Credo che per me Cremona sia l’ambiente giusto per questo importante step in Serie A dopo la bella annata in A2 con Roseto. Non vedo l’ora di iniziare e approcciarmi a tutto l’ambiente Vanoli, dalla proprietà ai tifosi”.
Intanto a Bologna sponda Virtus si conferma che in queste ore si starebbe sempre più alle costole di Milos Teodosic – qualcuno giura che in settimana arriverà l’annuncio – mentre pare ci sia stato un rallentamento per Paul Biligha, anche secondo Spicchi D’Arancia attratto magari da sirene francesi? Vedremo ma in queste ore in Casa Virtus si vivono momenti di stupore in quanto il club felsineo dovrebbe subire una sorta di scomunica da parte della FIP. Tanto per dare un’idea quale sia la logica che anima i paladini nonchè gestori della pallacanestro italica, in via Vitorchiano in Roma non avrebbero per niente apprezzato – eufemismo – la decisione delle V Nere di non partecipare per la prossima stagione alla FIBA Basketball Champions League dopo averla vinta a maggio bensì di partecipare alla 7Days EuroCup, competizione come tutti sanno in mano a quei vili marrani della Euroleague! Dal quartier generale bianconero si fa spallucce, secondo però il massimo reggente Giovanni Petrucci, il club emiliano non avrebbe rispettato glia accordi in virtù di un contratto siglato con la FIBA, contratto che prevedeva il rilascio di una seconda wild card per la stagione 2019-20. E quale potrebbe essere la reprimenda atta a far capire che quì non ci si fa mica prendere per fessi da un club che ambisce legittimamente ad aumentare incassi e bacino d’utenza? La FIP ha convocato per venerdì un Consiglio Federale straordinario valutando la rinuncia alla candidatura italiana per ospitare a Milano un girone di Eurobasket 2021 se il club bianconero non ritornerà sulla sua decisione. Chiaro no?
Evitando di commentare in modo ulteriore questa potenziale ritorsione, ritenendola molto simile al famoso signore che decise di recidersi i corbelli per far dispetto alla moglie – ma questi signori non dovrebbero agire “per il bene della pallacanestro”? – a Trieste finalmente sembrerebbe giunta alla fine la querelle per il rinnovo di Eugenio Dalmasson alla guida tecnica del club. Molto probabile il suo prolungamento sino al 2021 e quindi anche molto probabile che la base italiana sarà confermata: da Juan Fernandez a Daniele Cavaliero; da Arturs Strautins a Matteo Da Ros sino ad arrivare anche a valutare le posizioni di Giga Janelidze e Lorenzo Baldasso, rispettivamente al rientro dopo i prestiti in Serie A2 a Cagliari e Jesi. Per quanto riguarda invece il settore stranieri, le due situazioni che andranno vagliate sono prima di tutto per William Mosley, apprezzatissimo in questo suo primo anno di LBA dopo diverse stagioni in Serie A2 tra Latina e Legnano. Il centro di colore avrebbe dei contatti molto interessanti sia in Italia che all’estero e vorrebbe – giustamente – un ritocco magari all’ingaggio avendo il contratto che scadeil 30 giugno 2019. La seconda posizione da vagliare, come conferma anche Spicchi D’Arancia, sarebbe quella di Hrvoje Peric. Il suo ingaggio non rientrerebbe nei parametri del nuovo budget previsto al ribasso nonostante le vie che portano ad i nuovi proprietari del team alabardato sembrano sempre più consistenti.
Ritornando a Bologna ma sulla sponda biancoblu del Reno, ufficializzato l’arrivo di un giocatore che in Italia ha sempre fatto molto bene, trattasi di Rok Stipcevic. Una garanzia nel suo ruolo il nativo di Maribor ma di passaporto croato che quindi giocherà nel sesto club italiano: Varese, Milano, VL Pesaro, Virtus Roma e Dinamo Sassari sono state le squadre che hanno visto Rok Stipcevic in azione che è reduce da una stagione non esaltante al Lietuvos Rytas. Messo a segno il colpo di Stipcevic, il sodalizio bolognese prosegue nella sua campagna di rafforzamento puntando sul centro Ed Daniel e si tratterebbe di un ritorno perchè il 201 cm. proveniente da Murray State e reduce dal Peristeri in Grecia (7,2 p.ti/gara e 4,1 rimbalzi), ha già giocato in Fortitudo nel 2016-17. Infine, prosegue pure l’identificazione dello zoccolo duro tricolore nel roster. Nello slot di ala sarà confermato Guido Rosselli perchè Carlos Delfino appare una chimera il fatto che possa restare. Piace molto Andrea Pecchia, quest’anno disputando una stagione molto buona a Treviglio, nominato tra l’altro l’MVP della Serie A2 nella categoria U22 per la stagione appena finita.
Sulle sponde dell’Adriatico e, nello specifico a Pesaro, si combatte ancora con il nome del dopo-Boniciolli. Sfumate le ipotesi sia di Eugenio Dalmasson (confermato a Trieste), e di Maurizio Buscaglia (accasatosi a Reggio Enilia), restano in ballo le tre ipotesi già presentate nello scorso numero di Mercato by All-Around: Zare Markovski, Paolo Moretti e Stefano Pillastrini. Ma proprio in queste ore starebbe per prendere consistenza l’idea di Federico Perego, 35nne coach del Bamberg, vincitore della Coppa di Germania ed ex-secondo di Andrea Trinchieri. In ultima analisi ci sarebbe anche Massimo Cancellieri, l’uscita dal contratto di Simone Pianigiani potrebbe spingere il coach teramano a lasciare l’assistant coachin’ con l’avvento di Messina all’Olimpia Milano.
Ultime news dalla Virtus Roma e da Brindisi. Il silenzio ufficiale continua ad essere assordante sul lato societario, su chi cioè prenderà le quote di maggioranza, quote di minoranza, chi, cosa, quando e come ma nel frattempo il GM Valerio Spinelli non fa mistero di voler portare a Roma il centro Antonio Iannuzzi, reduce da due annate poco suggestive se non quasi anonime per un giocatore che potrebbe dare molti minuti di cambio ad Henry Sims. Inoltre si vocifera anche di Andrea Zerini ma difficile che l’ala forte possa lasciare Brescia, dove ha comunque la certezza di un ruolo definito ed apprezzato, che tentare l’avventura in una squadra dal presente ancora oggi del tutto incerto, mentre si allontanano le voci che vedevano un Piero Bucchi stizzito per il silenzio proveniente dalla Capitale.
Dalla Puglia infine, confermato Simone Giofrè che consolida il sodalizio con Frank Vitucci, si cercherà in tutti i modi di trattenere Ricky Moraschini e John Brown e l’iscrizione alla FIBA Basketball Champions League va in quella direzione: con un palcoscenico europeo i due rimarranno in a Brindisi?
Redazione All-Around.net