Roma, 28 maggio 2019 – Mentre da domani si darà fuoco alle polveri nelle Semifinali Playoff 2019 con #Gara1 tra la sempiterna Olimpia Milano e la lanciatissima Dinamo Sassari di un Gianmarco Pozzecco che sta dimostrando come siano vacue a volte le teorie su chi sappia allenare o meno a questi livelli (proprio in riferimento al suo dirimpettaio di domani, Simone Pianigiani), il mercato è vivo e vegeto ed anzi, è un mercato frizzante aldilà della penuria di soldi, almeno così si dice. E quando è così, il mercato diventa ogni giorno un’avventura.
Prendete la Reyer Venezia, ad esempio, fresca vincitrice ieri sera della #Gara5 spareggio vs Trento. Gli orogranata starebbero per valutare l’idea di acquistare un titolo in Serie B maschile, obiettivo? Far giocare con continuità i propri giovani prodotti del vivaio, per metterli in competizione con giocatori senior. Probabilmente l’esperienza della Stella Azzurra trasferitasi in blocco a Roseto, sebbene con modalità differenti, ha fatto capire che bisogna lanciare nell’agone competitivo i ragazzi più pronti ma in modo continuativo, ben aldilà della Next Gen Cup vinta dall’Aquila Trento e che potrebbe anche essere un esperimento positivo, se non fosse che troppo limitata nel tempo.
E per una Reyer Venezia che comunque rimanda tutto (ovviamente) al post Playoff 2019, ecco la notizia dell’allungamento del contratto di coach Attilio Caja a Varese sino al 2021-2022. Una scelta importante per i biancorossi nonostante la delusione della mancata qualificazione ai Playoff 2019 ma comunque un segnale forte, mentre si sta trattando, come riportato nel precedente articolo, un buon centro come Tyler Cain.
Sempre in tema di colori biancorossi, sulla via Emilia sponda Reggio Emilia, questa settimana sarà probabilmente quella decisiva per ufficializzare il nuovo allenatore per la stagione 2019-20, non dimenticando i limiti di budget imposti dal Patron Landi, alla sua ultima stagione ufficiale al timone della Pallacanestro Reggiana. In pole position ci sarebbe Frank Vitucci, reduce da una bella stagione a Brindisi ma il nostro Frank vuole prima capire bene cosa accadrà alla sua squadra, costruita con sagacia e perizia assieme a Simone Giofrè. Lo storico Presidente Marino nella NBB non ha ancora definito il budget per la prossima stagione ma Frank Vitucci, reduce da un’altra stagione così esaltante solo nel lontano 2012-13 – con una Varese messa in piedi sempre insieme a Giofrè e che fu eliminata nella finale scudetto in #Gara7 dalla solita Mens Sana Siena e non senza strascichi e polemiche – conosce bene il valore di un team affiatato. Pertanto, mettendo da parte che il suo contratto prevede un 1+1 con Brindisi e che tra gentlemen ci si capisce, Brindisi lo riavrà ancora in panchina ammenocchè non arrivi per lui un’offerta di una squadra almeno in odore di partecipazione a coppa Europea (Bayern o Bamberg?). Andare a Reggio Emilia non sarebbe migliorativo per un allenatore che rischierebbe di ritrovarsi in un ginepraio molto simile a quello dello scorso anno.
Quindi al momento gli allenatori che Alessandro Frosini avrebbe nel taccuino, e che sarebbero più “realistici” per una stagione potenzialmente da lacrime e sangue per la Grissin Bon sarebbero Pino Sacripanti e Maurizio Buscaglia. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: perchè se un Frank Vitucci nutre delle perplessità al cambio di panchina in Emilia dopo una buona stagione fatta a Brindisi, dovrebbero accettare Reggio Emilia un Maurizio Buscaglia, reduce comunque da un periodo ottimo a Trento più dei Playoff 2019 anche se non eccellenti come in passato ed un Pino Sacripanti che, nonostante l’esonero dalla V Nere a febbraio scorso aveva comunque fatto molto bene nella fase iniziale di stagione in quella sorta di novelle vogue che propone la Virtus Bologna?
Misteri del mercato come anche di una voce insistente che vedrebbe addirittura anche Piero Bucchi papabile in biancorosso Grissin Bon. Eh sì, proprio misteri del mercato perchè Spicchi D’Arancia oggi, approcciando il tema Virtus Roma, riferisce invece di un plan operativo solo nei confronti del blocco italiano della squadra appena ritornata nel basket che conta: Tommaso Baldasso, rinnovo per lui pronto sino al 2022; Amar Alibegovic, anche lui un biennale mentre per Aristide Landi e Daniele Sandri ci sarebbe solo un annuale, avendo il club del Presidente Toti sposato la causa del 6+6. E parlando ovviamente dell’ing. Toti, sempre in Spicchi D’Arancia viene confermato interesse di Aniello Longobardi, storico presidente dello Scafati Basket, che porterebbe in dote lo sponsor Givova ed ovviamente risorse economiche fresche tali da confermare gli impegni in essere sia con Piero Bucchi che con Henry Sims. Ora però, partendo dal presupposto che queste erano informazioni certe, almeno sino ad oggi, come si concilia questo dato di fatto, verificato della possibilità della Pallacanestro Reggiana di allettare il coach ad oggi della Virtus Roma con una propria offerta?
La Virtus Roma inoltre cerca nuovi partner anche in città per il suo budget, dettaglio che in passato non ha quasi mai avuto grande successo ma tentar non nuoce, l’appeal della LBA riconquistata e la riacquisita visibilità a certi livelli potrebbe smuovere certi meccanismi in una città che tradizionalmente “vede” solo il calcio. L’obiettivo comunque dovrebbe essere almeno di 3,5 milioni di Euro ma per poter disputare un campionato di bassa classifica, gradite quindi le aggiunte che innalzino tale cifra. Sempre ad oggi infine, confermate solo la sede dove la squadra si allenerà durante la stagione 2019-20, presso il palasport del Villaggio Azzurro a Roma sud denominato “Tellene”.
Sempre restando sul tema “cambio di allenatore”, a Cantù si vivono le stesse problematiche di Reggio Emilia dopo che Nicola Brienza e la società non hanno trovato un punto d’incontro. Per questa ragione i brianzoli sembrano orientati ad una guida tecnica che porti con sè carisma ma anche esperienza. Anche in questo caso si è fatto insistentemente la voce di Pino Sacripanti che, qualora accettasse la proposta, si accomoderebbe per la terza volta sulla panchina del club che lo ha lanciato nel grande basket. Ma in realtà la Pallacanestro Cantù punterebbe su Andrea Diana, il coach che per 8 anni ha legato le sue fortune a quella della Leonessa. L’accordo sarebbe imminente secondo voci abbastanza confermate.
E Nicola Brienza? Beh, secondo in molti quando un giovane allenatore che ha fatto bene non rinnova con il club che lo ha cresciuto (essendo un allievo tra l’altro di Pino Sacripanti a Cantù), qualcuno sta portandolo altrove. Ed in questo valzer delle panchine in LBA è assai probabile che sia Trento ad offrire la panca al giovane leone di scuola canturina. Già nel pezzo precedente avevamo spiegato che a Trento fosse giunta in questa stagione la fine del percorso di Maurizio Buscaglia, un percorso esaltante che ha portato il club ad un passo dallo scudetto in due anni consecutivi, giocando un gran basket ma soprattutto creando un’identità ad un giovane club come quello trentino venuto alla luce dal nulla. Ma le favole finiscono, come i grandi amori, e la società di Luigi Longhi che ambisce a palcoscenici più vasti dove le sovvenzioni dei diritti televisivi permettono alcuni salti in avanti, vuole puntare su cavalli giovani, motivati e vincenti. Nicola Brienza secondo molti può essere la persona adatta, anche perchè ben visto da un certo Lele Molin, una vita d’assistente con sprazzi di panca anche in salsa Real Madrid come secondo all’epoca di Ettore Messina.
Ci sono poi news di mercato che arrivano con vigore anche da Brescia. La merce pregiata sono i giocatori italiani e dopo aver ufficializzato l’arrivo di Vincenzo Esposito come head coach, che resterà anche nel 2020-21 avendone l’opzione, è confermata tutta l’impalcatura del nucleo tricolore come già anticipato la settimana scorsa (ok Luca Vitali, Brian Sacchetti ed Awudu Abass). La novità è che oggi sarebbe ufficiale anche la volontà di trattenere sia Tommy Laquintana che Andrea Zerini, entrambi con diverse richieste, perciò avremo al 50% una Brescia identica a quella dello scorso anno e questo è, per certi versi, una buona base di partenza. A questa base tricolore dovrebbe aggiungersi David Moss, ormai considerato un veterano del nostro campionato e ad un passo alla nuova firma per il prossimo anno (almeno uno…), mentre la scelta del restante 4/10 del roster sarà affidato all’estro del General Manager Sandro Santoro ma ci sarà, molto forte, lo zampino di coach Vincenzo Esposito che vanta una profonda conoscenza del campionato NCAA, chi pensate abbia portato quest’anno a Sassari un certo Rashawn Thomas??
Scendiamo a sud di Brescia, nello specifico nella miracolata Pistoia ove si attende in queste ore gli esiti di un summit dirigenziale avvenuto lunedì 27 sera. L’ordine del giorno era ovviamente da dove e come ripartire andando ad individuare prima di tutto l’uomo mercato. Nella cittadina toscana piace molto Marco Martelli, G.M. di buona esperienza e comprovate capacità costruite in questi anni alla Junior Casale ma sarebbe quasi per sicuro il suo passaggio alla Scaligera Basket la quale, dopo l’ennesima delusione nei Playoff vs Treviglio, vorrebbe ripartire da lui. La seconda scelta allora sarebbe Marco Sambugaro, anche lui proveniente dalla Serie A2 sponda Biella, che in questi anni in Piemonte ha messo in piedi squadre sempre da Playoff. Quando si scioglierà questa riserva, partirà anche il mercato pistoiese anche se arrivano voci di una volontà di confermare Tony Mitchell, tutta da verificare, del ritorno di Matteo Martini reduce da una seconda parte di campionato buona in A2 a Latina, e della conferma di L.J. Peak senza però aver dato alcuna conferma scritta.
Scendendo sempre più a sud lungo l’asse tirrenica, conclusasi comunque la stagione per la Sidigas Avellino con un sentiment molto migliore rispetto a quanto si potesse pensare prima dei Playoff (uscire fa sempre male ma se lo fai in #Gara5 vs la favorita Milano fa meno male, specie dopo una stagione complessa e poco fortunata), il vulcanico ed intraprendente G.M. Nicola Alberani ha voglia di ridare fiducia all’ottimo Massimo Maffezzoli, conosciuto nell’anno fantastico della Virtus Roma finalista scudetto nel 2012-13 come assistant coach di Marco Calvani (ed Antimo Martino, oggi coach alla Fortitudo Bologna…). Alberani è rimasto positivamente impressionato di come Maffezzoli abbia gestito la squadra nel finale di stagione dopo la rinuncia a Vucinic ma soprattutto i Playoff contro Milano, pertanto al 90% sarà lui ancora l’allenatore della stagione del rilancio biancoverde. Ma ci sono altri punti importanti da smarcare, il primo dopo la conferma del coach veronese sarà quello di presentare, entro il 15 giugno prossimo, l’iscrizione alla FIBA Basketball Champions League valutando con attenzione gli sviluppi nel caso di eventuali rinunce di altri club che avrebbero maggiori diritti dai piazzamenti finali sul campo rispetto all’ottavo posto degli irpini. Però la tendenza è quello di partecipare perchè le competizioni internazionali comunque attraggono quei giocatori stranieri che servono a ben figurare, in Italia ed in Europa in quanto Avellino come piazza non vanta lo stesso appeal di altre piazze italiane, purtroppo.

Massimo Maffezzoli coach Sidigas Avellino
Sul fronte della costruzione del roster invece, si va verso la conferma del blocco italiano: Lorenzo D’Ercole, Luca Campogrande oltre a un’opzione su Luca Campani è la base dalla quale partire mentre si è fatto un tentativo per Giampaolo Ricci il quale, ovviamente, attende di capire come si chiuderà questa stagione per lui esaltante a Cremona. Per Ariel Filloy infine potrebbero essere arrivati i titoli di casa perchè appare consistente la pista che lo vorrebbe a Milano. Del nutrito gruppo di stranieri ad oggi c’è solo un opzione per trattenere Hamady Ndiaye, il resto è difficile da trattenere perchè saranno diverse le offerte che riceveranno dall’Estero ma anche dall’Italia, su tutti Kiefer Sykes che sembra possa avere un futuro alla Virtus Roma.
Infine, riportandoci a nord-ovest, partiamo dalla Virtus Bologna. Ovviamente anche a Bologna sponda bianconera si sta lavorando prima di tutto sul parco italiano, in particolare sui rinnovi di Filippo Baldi Rossi ma per un solo anno e per Pietro Aradori che avrebbe un triennale, scadenza quindi al 2022. Ricordando che Alessandro Pajola e David Cournooh hanno un contratto in essere e che su Alessandro Cappelletti ancora non ci sono segnali ma a giudicare dalla voglia di cercare un altro play è probabile che l’umbro andrà via, i desiderata sarebbero Awudu Abass e Paul Biligha. Ma mentre per l’ala bresciana non ci si potrà arrivare perchè ha preferito rimanere a Brescia, Paul Biligha ha qualche chance a patto che la Virtus Bologna paghi l’escape alla Reyer. Le chances però si riducono perchè lo stesso centro non sembra ben disposto a trasferirsi a Bologna ma non ci stupirebbe il contrario. Sul fronte stranieri Kevin Punter ha avuto una richiesta ufficiale da parte del Maccabi Tel Aviv che han proposto per la guardia americana un ruolo però dalla panchina. La domanda è: saranno i soldi a fare la differenza oppure è sempre meglio essere primo in Gallia che secondo a Roma, alla Giulio Cesare? Confermate intanto le connessioni per portare a casa Milan Macvan.
Per chiudere, ecco l’altra eliminata dai Playoff 2019 e cioè l’Alma Trieste. Al momento la priorità è economico-finanziario in attesa cioè degli esiti dell’assemblea dei soci di stamane, martedì 28 maggio più alcuni incontri importanti per potenziali nuovi sponsor. Scongiurato comunque il rischio ridimensionamento drastico, ci sarà dunque una riduzione del budget ma la buona notizia è che questa riduzione potrà contenere i contratti in essere: a partire da quello di coach Eugenio Dalmasson, in essere sino al 2020 (che però gradirebbe avere un’estensione), per passare poi da Daniele Cavaliero a Matteo Da Ros, da Arturs Strautins a Juan Fernandez. Torneranno poi a Trieste due fine prestito come Lorenzo Baldasso e Giga Janelidze e quindi sul fronte italiano non ci dovrebbero essere grandi patemi. Alla luce però della riduzione del budget non potrà essere garantito il contratto di Hrvoje Peric mentre sono confermate le rinunce alla rivelazione William Mosley ed a Chris Wright.
Redazione All-Around.net