Per il 13° turno del girone di ritorno della Legabasket -LBA andranno in campo domenica 28 aprile alle ore 18:30 l’Openjobmetis Varese che riceve in casa la VL Pesaro. Trentacinque minuti più tardi, alle 19:05 scenderanno in campo al PalaVela di Torino la FIAT opposta alla Vanoli Cremona mentre, alle ore 19:30, #BigMatch in ottica Playoff al PalaPentassuglia di Brindisi l’Happy Casa Brindisi vs l’Alma Trieste. Infine, per il posticipo serale delle ore 20:45, i campioni d’Italia dell’AX Exchange Milano vs la Sidigas Avellino.
Entriamo nel dettaglio.
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A Masnago all’Enerxenia Arena i padroni di casa dell’Openjobmetis Varese ricevono la VL Pesaro e se si vuole conquistare la post-season la vittoria è categorica. La classica partita insomma in cui non si può perdere ma, banale, la vittoria serve anche a Pesaro che certo, dopo il colpaccio interno vs Avellino ha meno pressione addosso con Pistoia, diretta concorrente per la retrocessione, sempre una gara indietro.
Ma non conviene per niente affidarsi ai risultati altrui, questo vale anche per la Varese di Attilio Caja che oggettivamente, dopo un buon girone di andata, in questo di ritorno sta faticando e non poco a vincere le sue gare. Lombardi adesso in piena corsa per un piazzamento Playoff ma con una gara da recuperare su Avellino e su Sassari: Varese a quota 28 punti in classifica vs i 30 di sardi ed irpini. Però in difetto con Avellino, contro la quale vanta una differenza negativa nel doppio scontro, e con Sassari in perfetta parità. Ecco le parole di Attilio Caja che evidenzia l’obbligo di vittoria di domani ma anche le insidie nell’affrontare Pesaro:
Dalle Marche invece massima serenità, nel senso che si è consapevoli di essere sempre sul ciglio del burrone ma con quel pò di leggerezza che aiuta quando sai che affronti fuori casa una squadra obbligata a vincere, dettaglio che potrebbe giocargli un brutto scherzo in termini di nervi. Come al solito, il vice-coach di Matteo Boniciolli, Paolo Calbini, ha presentato la gara di domani mettendo in risalto come la VL Pesaro dovrebbe ripartire da quanto fatto vedere vs Sassari domenica scorsa:
“Sarà una partita difficile, noi cerchiamo punti importanti in chiave salvezza mentre Varese punta ai playoff e dopo la gara contro di noi ospiterà Pistoia: la Openjobmetis nell’ultimo periodo è in leggero calo ma è comunque una delle migliori squadre a livello organizzativo, sia in chiave offensiva che difensiva. In difesa mette molta energia, è un team che gioca di sistema e i giocatori tendono a muovere molto la palla. In quintetto c’è Moore, play che ha giocato anche a Pistoia e che ha molta esperienza nel campionato italiano, Avramovic è una delle migliori guardie del campionato e gioca con grande intensità, mentre dopo la stagione scorsa ad Avellino quest’anno a Varese Scrubb ha ancora più minuti e responsabilità e sta rispondendo molto bene; Archie è un ‘4’ molto valido mentre Cain è un ottimo centro, in grado di leggere tutte le situazioni in entrambi i lati del campo. Dalla panchina escono buoni italiani, come Tambone, Natali, Ferrero e Iannuzzi, mentre a stagione in corso è arrivato Salumu a sostituire il nostro ex Pablo Bertone: sono giocatori che hanno ben presente ciò che devono fare in campo e che riescono anche a mantenere alta l’intensità difensiva.
Sarà necessario avere costanza e giocare con la stessa intensità per tutti i 40 minuti: a Trento abbiamo pagato l’uscita di Lyons per infortunio, contro Sassari siamo partiti male. Se riusciamo ad essere costanti per tutti i 40 minuti all’interno della partita, siamo in grado di giocare bene offrendo buone prestazioni. Dobbiamo evitare i diversi alti e bassi che ci caratterizzano all’interno della stessa partita: in settimana ci siamo allenati bene, speriamo di vederne la controprova anche domenica sul parquet di Varese”.
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Sono stati giorni intensi per la FIAT Torino, giorni dei quali vi abbiamo riportato ampiamente con i nostri reportage. Ma va dato atto del passo indietro in settimana di colui che ha riportato in alto l’Auxilium Cus Torino, Antonio Forni, dopo averla tolta dal limbo della Serie A2. Onori ma anche oneri per una gestione che ci ha provato a far divenire il club piemontese una squadra di alto bordo anche europeo ma che si è scontrato con la difficoltà anzi, con il solito dilemma gestionale italiano incapace di programmare una sana crescita: è moderatamente complicato vincere i tornei di basso profilo, molto più difficile appare consolidare una società ai piani alti.
Comunque sia, la FIAT Torino è di sicuro meno tesa che in passato, la vittoria di due turni fa a Pistoia ha ratificato la salvezza che dovrebbe arrivare senza tante storie. In verità si parla già di futuro per il prossimo anno, di licenze in EuroCup come lo scorso anno ma intanto al PalaVela ecco arrivare la Vanoli Cremona superstar, quella di coach Meo Sacchetti, quella che sta disputando una stagione da incorniciare. Così la presenta il coach gialloblù Paolo Galbiati:
“Sono state due settimane oggettivamente difficili in cui ci è mancata la continuità nel lavoro di squadra sul campo, complici i soliti infortuni dell’ultimo periodo e le note vicende societarie. Abbiamo comunque provato a tenere il gruppo compatto concentrandoci sull’impegno contro Cremona volendo provare ad essere protagonisti del nostro destino indipendentemente dagli altri risultati. Un calendario non certo favorevole che ci opporrà ad una delle squadre più in forma del campionato guidata dal tecnico della nazionale Meo Sacchetti. Un mix di veterani e giovani di grande talento e fisicità, in grado di esprimere una pallacanestro diversa rispetto a quella delle altre compagini. Cremona può contare su elementi in grado di fare la differenza come Crawford, Saunders, Aldridge e Stojanovic, nonchè Travis Diener, Giampaolo Ricci e Michele Ruzzier. Per competere con loro bisognerà essere concentrati fin dalla palla a due, avere pazienza nelle esecuzioni in attacco, limitare le palle perse onde evitare di accenderli ancora maggiormente incorrendo in quei break che caratterizzano il loro gioco e che sono in grado di piazzare in qualsiasi momento dell’incontro. Cercheremo di sfruttare anche la maggior serenità derivante dagli ultimi accadimenti di casa nostra e che speriamo ci accompagni di qui a fine stagione”.
Dall’altro lato del campo invece ci sarà invece una Vanoli Cremona che sogna il 2° posto, magari puntando anche sugli Up&Down della Reyer Venezia, da sempre dedita a cali prestazionali in stagione. Ma poi ci sarà il #BigMatch di settimana prossima, un ricco anticipo di Playoff al PalaRadi con la Vanoli Cremona che dovrà cercare di ribaltare il -11 dell’andata in favore della Reyer, aldilà della rivalità accesasi in questi anni con gli orogranata, vincenti vs Cremona lo scorso anno al primo turno dei Playoff.
Ma ci si penserà da lunedì prossimo, domani testa e cuore al match del PalaVela per vincere vs Torino, ecco le parole di presentazione del match da parte di Meo Sacchetti:
https://www.facebook.com/VanoliBasketCremona/videos/2359101147698460/
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Al PalaPentassuglia di Brindisi il match più incerto nella tarda serata di domenica con in palio la quarta piazza in classifica, ma potenzialmente anche quello più spettacolare. Due squadre in salute, anche se l’Happy Casa Brindisi abbia confermato la sua idiosincrasia alla Vanoli Cremona lo scorso turno mentre l’Alma Trieste è a dir poco in paradiso. Ma a Brindisi ormai si pensa solo ai Playoff e si pensa a come poter fare più strada possibile ad iniziare appunto battendo i Giuliani che arrivano in Puglia certamente non con l’aria della vittima sacrificale. All’andata scese in campo a Trieste una Brindisi quasi perfetta, domani sarà importante ripetersi.
L’ambiente biancoazzurro è dunque in fibrillazione, la sa bene coach Frank Vitucci che deve fungere dentro allo spogliatoio come pompiere cercando però di incendiare l’animo dei tifosi brindisini:
“Trieste è una ‘finta neopromossa’, con tutto il rispetto del caso. Un team tarato verso l’alto con giocatori esperti e un roster profondo a cui si è aggiunto in corsa un atleta del calibro di Dragic. Giocare in casa una partita del genere alla 28esima giornata sarà molto bello sintomo di ciò che abbiamo costruito da agosto fino ad oggi. Competiamo per qualcosa di grande ed emozionante. C’è il giusto grado di eccitazione e voglia di fare bene. Non siamo al 100% ma domenica dalla palla a due saremo pronti per un’altra partita estremamente difficile. Siamo una squadra che fa del passaggio un fondamentale chiave per la propria fase offensiva. Quando ci passiamo la palla siamo molto efficaci, abbiamo dei lunghi come Gaffney che sono anche ottimi passatori. Non abbiamo ‘mangia-palloni’ ma lo stesso Banks è un giocatore intelligente che mette la propria presenza al servizio della squadra, senza andare alla ricerca asfissiante della giocata personale per incrementare il proprio bottino. La squadra è matura al punto di cavalcare l’atleta che in quel momento è più in vena, come lo è stato Brown nelle ultime due uscite. Per quanto riguarda gli acciaccati, Wojciechowski è fermo dalla partita con Bologna e al momento non ha ancora disputato un allenamento. La situazione è un po’ preoccupante ma faremo il possibile, grazie al lavoro dello staff medico e atletico, per renderlo quanto prima abile e arruolabile.
Poi Banks e Chappell hanno avuto qualche intoppo in settimana mentre Clark negli ultimi giorni sta migliorando molto. I tre mesi fermo ai box hanno inciso parecchio trattandosi di un rookie alla prima esperienza. Finora, come sia logico per un ragazzo della sua età, gli manca un vissuto da cui poter attingere nei momenti di difficoltà. Sono contento di tutti i miei ragazzi anche di chi magari gioca poco o nulla. Tutti danno il massimo in allenamento ogni giorno e raramente saltano qualche seduta. Ultimamente stiamo facendo più fatica in campo la domenica ma la voglia di competere e vincere ci spinge sempre oltre i nostri limiti ”.
A Trieste invece si sogna ad occhi aperti. Basti solo pensare che il match di domenica verrà irradiato all’Allianz Dome del capoluogo giuliano sui maxi-schermi, questo già dovrebbe far capire come la città intera stia vivendo questa stagione con passione e gioia. Quindi una gara importante che tra l’altro Trieste desidera “vendicare” il -21 dell’andata. Ci sarà da divertirsi!
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Milano vs Avellino è diventata negli ultimi anni un match importante in chiave di alta classifica. L’Olimpia Milano sta preparando la post-season, è l’ultimo traguardo che le rimane dopo l’eliminazione dall’Euroleague ma anche dopo la delusione della Coppa Italia. Ma se a Milano non si vivono giorni particolarmente felici sebbene vi sia la certezza del primo posto in classifica, ad Avellino non si può dire sia lo stesso. La bella e confortante vittoria in casa vs Torino non ha smussato i malumori in Irpinia con la Sidigas adesso sì, in zona Playoff ma deve fare molta attenzione alla rincorsa di chi ringhia alle sue spalle.
Servirebbe un’impresa a Milano per tenere a bada le inseguitrici lombarde come Varese, Cantù e Brescia. Servirebbe un’impresa, come quella dello scorso anno all’OT e come quella dell’andata per 85-81 ma vincere al Forum di Assago non è per niente facile. Lo sa bene coach Massimo Maffezzoli che ha spiegato così il perchè di questa gara:
“Settimana proficua, in cui ogni allenamento ed ogni singolo esercizio viene approcciato con cura e attenzione al dettaglio, ma soprattutto con l’energia necessaria che questa stagione richiede. Ci tengo subito a dire che Ojars Silins ad oggi non è ancora riuscito a sostenere un allenamento con la squadra, ma sta lavorando tanto con il preparatore ed in sala fisioterapica: proveremo fino all’ultimo a farlo essere della partita. Per quanto riguarda Caleb Green, la speranza è di farlo rientrare per la partita contro Brindisi: conoscendo Caleb, avendolo già allenato in passato, è un ragazzo puro e vi assicuro che se c’è qualcuno che sta soffrendo, prima per come stava giocando nelle ultime settimane e poi perché ora non può dare il suo contributo alla squadra, quella persona è proprio lui.
Quella contro Milano sarà una partita non semplice, mi sarebbe difficile dire il contrario, ma in questo momento sono più concentrato su noi: per provare a vincere a Milano dovremo produrre una partita di grande spessore e confido nel fatto che riusciremo a farci trovare pronti a sfruttare le occasioni, se ci verranno concesse. L’Olimpia sicuramente non sta vivendo un momento brillantissimo, avranno sicuramente cambiato qualcosa in termini di preparazione ai match avendo finito l’avventura in Coppa, ma hanno un roster profondo e possono permettersi il lusso di lasciare a casa giocatori come Jerrells e James. Abbiamo ancora margine di crescita e stiamo lavorando adesso per creare delle buone abitudini: essere aggressivi, concentrati al termine (nei momenti in cui si va verso la stanchezza, che sono quelli in cui si decidono le partite). La mia attenzione è rivolta per lo più ai dettagli difensivi, che potranno permettere al nostro attacco di beneficiarne. Ripeto che fin dal mio primo giorno ho trovato grande disponibilità del gruppo a volersi adattare a qualsiasi richiesta. Non si molla una virgola di qui alla fine della stagione regolare e poi tireremo le somme. Dovremo essere dei veri lupi, un branco, perché da soli non si vince: un tutt’uno con lo staff, i giocatori, la dirigenza e tutti i componenti del club. Portare questa squadra ai playoff è un bene comune e per questo abbiamo tutti gli interessi a continuare su questa strada“.
Redazione All-Around.net