Pesaro, 17 marzo 2019 – L’Acqua San Bernardo Cantù sbanca la Vitrifrigo Arena e, con la settima vittoria consecutiva, conferma la sua imbattibilità nel girone di ritorno, archiviando definitivamente la pratica salvezza per quest’anno; la squadra di coach Brienza in realtà in questo momento può guardare con concrete ambizioni anche ai play-offs perché la vittoria di oggi è di quelle che testimoniano la bontà di un gruppo, ottenuta nonostante le prestazioni non ottimali delle sue stelle designate e soffrendo alquanto contro una VL che oggi ha venduto cara la pelle, pur cadendo nelle sue solite ingenuità.
Se infatti Gaines si è ripreso da una prestazione abulica con un finale decisivo per i suoi, Jefferson è stato poco in partita per quasi tutti quaranta minuti e così la vittoria per la squadra di Brienza è arrivata grazie ad un’ottima prestazione collettiva con le prestazioni da evidenziare di Stone e Carr, il primo a rimbalzo ed il secondo in fase realizzativa.
La VL oggi è stata molto vicina alla vittoria, riuscendo a rimanere concentrata per tutto il match e riuscendo a giocare anche in maniera equilibrata; Mockevicius è stato nuovamente coinvolto ma la sua prestazione mostruosa da 21 punti e 19 rimbalzi, ottenuta sfruttando il fatto di essere stato marcato da Jefferson, non è bastata perché nel finale ha prevalso la maggiore esperienza degli ospiti e qualche fischiata dubbia, in particolare un fallo di Lyons su Gaines che probabilmente è stato decisivo nell’equilibratissimo finale.
La sconfitta, meritata o meno, è un bel problema per la VL perché se per Cantù si è trattata della settima vittoria consecutiva, per la squadra di Boniciolli la striscia negativa è arrivata a quota sei partite e, soprattutto, cominciano ad essere troppe le occasioni perse per abbandonare la melma delle ultime posizioni; del dopo gara lo stesso Boniciolli è sembrato piuttosto cupo per la situazione oggettivamente non facile ed ha lanciato alcuni messaggi sibillini che lasciano presagire una settimana movimentata in casa pesarese.
La VL trova in Mockevicius il giocatore a cui aggrapparsi fin dall’avvio; i ragazzi di Boniciolli vanno spesso dal loro centro ed il lituano ripaga la fiducia segnando tutti i primi sei punti dei padroni di casa.
Cantù parte un po’ svagata, perdendo subito qualche pallone di troppo, ma si mantiene comunque a contatto sia grazie alle amnesie difensive ormai croniche dei pesaresi, sia anche ad alcune buone cose di La Torre (una tripla ed un assist) partito a sorpresa in quintetto base.
Dopo 3 minuti comunque Pesaro è sul 9-5 grazie a tre tiri liberi convertiti in punti da Lyons, ma poi la San Bernardo torna subito a contatto con un tripla di Gaines e poi nel prosieguo, pur continuando a non brillare, trova il primo vantaggio (11-12) ancora con Gaines.
In chiusura di quarto Cantù tocca anche il +3 (17-20), ma poi la VL reagisce ancora con il solito Mockevicius (10 punti e 6 rimbalzi per lui dopo i primi dieci minuti) e con una tripla di Monaldi che fissa il primo parziale sul 22-20.
In avvio di secondo quarto arriva il primo allungo dei padroni di casa; l’ingresso in campo di Monaldi ed Ancellotti porta una nuova linfa alla difesa, mentre in attacco si desta Blackmon che con 6 punti propizia appunto il break della VL.
La San Bernardo litiga un po’ troppo con il tiro da fuori e segna solo 3 punti nei primi 4:30 minuti, così la VL può allungare fino al 32-25 grazie al già citato Blackmon e anche a McCree; il periodo di grazia dei padroni di casa però finisce lì perché improvvisamente il gioco offensivo si inaridisce.
Come già accaduto in passato, i due alfieri di Boniciolli si fanno ingolosire dai canestri fatti e non fanno girare più la palla; così la squadra si incaponisce in troppe soluzioni individuali, spesso da fuori, mentre Mockevicius, per esempio, viene completamente dimenticato.
La San Bernardo non fa nulla di trascendentale, anzi ad un certo punto coach Brienza deve richiamare Gaines in panca causa terzo fallo, ma nella seconda parte del quarto rimonta inesorabilmente trovando buone cose da Carr e, più in generale, da tutti i suoi giocatori chiamati in causa.
Dal 32-25 la VL subisce così un parziale di 4-15 che la vede andare all’intervallo in svantaggio sul 36-40, un punteggio che lascia ancora tutto in equilibrio.
Con un finale di quarto del genere, il timore dei tifosi di casa è che la VL, come successo in altre occasioni, si intristisca irrimediabilmente, invece in apertura di terzo quarto improvvisamente la palla comincia a tornare dal proprio centro di lituano che, marcato da un Jefferson che di certo non è un mastino, ne approfitta per rilanciare i suoi.
La VL trova così un parziale di 14-4 di cui 8 punti sono del lituano e così a quasi metà tempo raggiunge il +6 sul 50-44; l’inerzia della partita sembra essere di nuovo nella mani dei padroni di casa ma la San Bernardo è più squadra di quel che sembra e riesce a mantenersi a contatto con i punti di Carr ed i tanti rimbalzi recuperati da Stone & C.
Il terzo quarto si chiude così sul 59-55, un punteggio che vede Cantù ampiamente in corsa e Pesaro forse non premiata adeguatamente per lo sforzo profuso
Al ritorno in campo le cose non sembrano mettersi al meglio per gli ospiti, visto che Gaines incappa subito nel quarto fallo, con coach Brienza che decide di lasciarlo sorprendentemente in campo; il solito Mockevicius porta i suoi sul + 5 (61-56) segnando il suo ventesimo punto, ma poi arriva la reazione della San Bernardo con cui gli ospiti si portano sul 61-64.
A poco meno di tre minuti dalla fine le squadre sono ancora in parità a quota 67, ma a quel punto si rivela vincente la scelta di coach Brienza di lasciare in campo Gaines; il play di Cantù rompe infatti l’equilibrio con un gioco da tre punti a 2:35 minuti dalla fine e poi diventa l’uomo decisivo per i suoi segnando ancora il canestro del 68-72 e poi convertendo sue tiri liberi fondamentali su un contestato fallo subito a circa 40 secondi dalla fine.
Siamo sul 72-74 ma i due tiri liberi si riveleranno decisivi perché sul successivo attacco la VL non arriva ad una conclusione positiva e sull’immediato ribaltamento di fronte arriva il canestro di Carr a 21 secondi dalla fine che mette la parola fine sulla partita; la partita si conclude poi sul 72-80 con Pesaro a cercare disperati tiri da tre e Cantù a punire gli avversari forse anche oltre i loro demeriti.
VL Pesaro – Acqua San Bernardo Cantù 72-80
Parziali: 22-20; 14-20; 23-15; 13-25
Progressione: 22-20; 36-40; 59-55; 72-80
Mvp: alla fine l’ha vinta Gaines, rivelandosi decisivo nel finale dopo tre quarti abbondanti di partita in cui non era mai riuscito ad entrare nel match; i suoi punti finali sono stati ovviamente decisivi ma comunque se Cantù era arrivata fin lì bisogna giustamente citare la buone cose dei nuovi arrivati Carr e Stone che l’avevano tenuta a galla
Wvp: l’arrivo di Lyons ha cambiato gli equilibri in casa VL ed oggi chi ne ha pagato di più le conseguenze è stato un Murray sicuramente sballottato dal fatto di essere stato messo in discussione ed oggi non solo inesistente in attacco ma mai capace di rendersi utile anche negli altri aspetti della partita
Sala stampa
Matteo Boniciolli
Abbiamo migliorato nei nostri difetti, soprattutto con una buona difesa per tutto l’arco della partita, nonostante soprattutto in avvio si siano viste da parte nostra delle ingenuità disarmanti. Penso di non avere nulla da recriminare dal punto di vista dell’impegno,purtroppo però nel giorno in cui abbiamo prodotto questo sforzo difensivo con gli esterni abbiamo tirato da fuori con un 3/18; la situazione comincia ad essere un problema, visto che i nostri sforzi in palestra non vengono premiati in partita, la classifica continua a piangere ed il pubblico giustamente comincia a rumoreggiare. Ho appena parlato con la società e ho prospettato due soluzioni diverse per cercare di cambiare le cose; in settimana probabilmente arriveranno delle risposte.
Nicola Brienza
Adesso finalmente possiamo dire che siamo salvi e possiamo guardare con ottimismo al discorso dei play-offs. Siamo stati bravi a reagire al piano partita di Pesaro, che prevedeva di tagliare i rifornimenti per Jefferson; nel primo tempo siamo stati a lungo in difficoltà ma poi nel secondo tempo me siamo venuti fuori con soluzioni alternative ai nostri soliti giochi, come il pick and roll ed il pick and pop. Sono contento della prestazione di squadra, con i nuovi arrivati sempre più coinvolti ed anche tanti miglioramenti da parte di chi c’era già, come La Torre.
Giulio Pasolini