Istanbul, 26 aprile 2017 – Un match come esattamente doveva essere questa Gara 3 di Euroleague Playoff tra Efes ed Olympiacos: nervoso, intenso, maschio ed a basso punteggio. La spunta alla fine la squadra turca per 64-60, un punteggio molto basso che esprime esattamente quanto scritto, con i rossoazzurri che prevalgono nei due periodi di mezzo ma terminando con il fiato grosso, forse anche per aver sottovalutato la capacità dell’Olympiacos di potersi far sotto dopo le mille difficoltà offensive mostrate questa sera all’Abdi Ipekci Arena d’Istanbul.
Pronti, via ed ecco fin da subito un primo periodo da lotta autentica con palesi venature di nervosismo, era palese che dopo le prime due gare ad Atene e la serie sull’1-1 ne venisse fuori una Gara 3 così spigolosa ed aspra. Partiva molto meglio in attacco, o se preferite meno peggio, l’Efes con Derrick Brown, 8-3 al 4′ con biancorossi in evidente imbarazzo fronte a canestro. Ma sempre l’uomo Playoff dei greci del Pireo, al secolo Evangelos Mantzaris, riportava sotto i suoi con l’aiuto ovviamente di Sua Maesta Vassili Spanulis, comunque molto ben contenuto da Balbay. Pareggio sull’11-11 all’8′ e lotta continua sui due lati del campo ma con la sensazione che l’Efes, dopo la sbornia di Gara 1, non avesse alcuna voglia di prestare il fianco alle folate greche. Sempre Derrick Brown a mettere palla nel cotone avversario ma che la battaglia infuriasse lo si poteva denotare dal parziale finale chiusosi sul 14-17 e con i biancorossi a siglare il primo vantaggio dalla linea dei liberi.
Secondo periodo e le difficoltà questa volta dei padroni di casa ad avvicinarsi al ferro aumentavano (ed anche 1/6 dalla lunga a quel punto), sempre Mantzaris puniva l’Efes ed Olympiacos al massimo vantaggio in serata sul 14-19. Ma l’Oly non approfittava a dovere di questa brutta fase di gioco degli avversari (1/5 dai liberi per Paul ed Honeycutt), corroborata anche da una buonissima difesa ed anche se Green in campo martellasse l’area turca (17-23, altro max vantaggio greco al 15′), lentamente il gioco offensivo dei ragazzi di Perasovic acquistava consistenza. Come in Gara 2 al Pireo, era Alex Kirk a suonare la carica per l’Efes e subito dopo Thomas Huertel faceva esplodere di gioia l’Abdi Ipecki Arena. A poco valeva il timeout chiamato da Ioannis Sfairopoulos, era il turno dei suoi a non trovare spazio a canestro mentre Granger, con una tripla della sua, tracciava il solco. David Birch impattava per l’Oly sul 27-27 al 17′ e sarà questo l’ultimo canestro su azione dei greci per ben 8 lunghissimi minuti successivi di gioco. Già perchè l’Efes si scioglieva in via definitiva e con Dunston e Brown chiudevano il quarto sul 33-27. La nota stonata erano gli zero punti su azione di Printzesis, per lui solo punti dalla lunetta.
Al rientro in campo dall’intervallo lungo i padroni di casa allungavano il passo in maniera imperiosa, Huertel dava il +12 e solo una tripla di un nervosissimo Papanikolaou al 25′ spezzava il parzialone turco da 15-0 complessivo tra secondo e periodo corrente (41-30). Ma era un fuoco di paglia: prima Granger (45-30 al 26′), poi Derrick Brown (51-34 al 27′ con max vantaggio turcvo +17), consegnavano di fatto l’inerzia totale all’Efes con l’Oly in totale balìa dell’avversario, tamponavano solo Green ed il redivivo Patrick Young per i greci (fuori Milutinov e Birch per falli), chiudendo il terzo quarto sul 51-37.
L’ultimo periodo era molto simile come l’inizio del match: difese molto agguerrite e con l’Efes che però rallentava il ritmo, Olympiacos però fuori dal match, quasi di testa che altro. Ed accadeva però un fatto che avrebbe, da lì a poco, generato quella scossa inaspettata in casa greca: Papanikolaou e Brown venivano quasi alle mani dopo un canestro di un ottimo Brian Duston (53-40), dal doppio e salomonico antisportivo i biancorossi trovavano quella spinta emotiva per ritornare sotto nel punteggio grazie a Papapetrou anche ai tiri a salve, anche se ben costruiti, del team turco. Perasovic ordinava di far girare la palla ma ora la gara era ribaltata: Printzesis ne metteva 4 di fila (2-12 il parziale de periodo al 36′), e Dunston (gran match con 16 p.ti e ben 9 rimbalzi), faceva letteralmente goal nel cuore della difesa avversaria. Pericolo sfumato? Macchè!! Si svegliava dal suo torpore Vassili Spanulis e l’Abdi Ipekci Arena sudava freddo. Una tripla, poi un’altra e dopo Birch…59-57… Incredibile ma vero. Per fortuna di Perasovic era Honeycutt che siglava il 61-57 dopo un gran rimbalzo in attacco ma ancora Spanulis andava di tripla (15 p.ti, 7 assist per lui ma anche ben 8 perse), ed era 61-60. A 18″ dalla fine Perasovic chiamava tempo, le mani sul match le metteva Thomas Huertel con il 2/2 dai liberi ed il successivo errore di Spanulis da tre non andava, finiva 64-60 e serie quindi sul 2-1 per l’Anadolu Efes con la possibilità di qualificarsi alle Final Four sempre ad Istanbul dopodomani in Gara 4.
Olympiacos quindi spalle a muro, contro la forza atletica e la determinazione dell’Efes sarà difficile riportare la serie al Pireo per Gara 5 specie se Nikola Milutinov, David Birch e soprattutto Patric Youg, cioè la batteria dei lunghi greci, continueranno a soffrire di acciacchi e malanni consegnando un ulteriore vantaggio ai rossoazzurri.
Occorre maggiore impulso fisico specie se Georgios Printzesis, come visto nettamente questa sera, non incide sin da subito lasciando ai vari Green e Papapetrou il difficile compito di surrogarlo in attacco. Ma la sensazione è che contro quest’Anadolu Efes, team estremamente fisico ed atletico con ben 4 uomini in doppia cifra stasera, sarà realmente difficile prevalere perchè se giocherà Gara 5 con la stessa precisione e freddezza mostrata nei due periodi centrali, l’Olympiacos dovrà fare scintille per restare nella serie.
Anadolu Efes Istanbul – Olympiacos Pireo 64-60
Parziali: 14-17; 33-27; 51-37; 64-60
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto