E’ accaduto quello che molti di noi avevano già capito, Attilio Caja da oggi non è più l’head coach della Virtus Roma. Il “Salvatore della Patria” è stato messo da parte, la paura di retrocedere dell’Urbe adesso è reale, vera, al punto tale che il pavese viene esiliato ed invitato a mettersi da parte, oseremmo dire a togliere il disturbo per come ha (mal) gestito la squadra da almeno tre mesi a questa parte. Del resto, quando prendi gli schiaffi (e che schiaffi), nel giro di un mese nelle gare più importanti fuori casa a Latina (ricordiamo, contro una squadra con due innesti nelle 72 ore precedenti al macth e che non vincerà più sino a fine stagione), a Casale Monferrato nell’ultima chance per evitare i Playout e soprattutto ieri sera a Porto San Giorgio vs Recanati in Gara 3 di questi Playout, contro una squadra da 8 W in stagione regolare….E’ ovvio che qualcosa non va più. Elencare poi le 8 gare in stagione regolare perse nei testa-a-testa più Gara 2 vs la stessa Recanati di coach Sacco non fa che aumentare la rabbia perché questi Playout si potevano evitare.
Eppoi, aldilà di tutto, un enunciato del basket dice che se non porti a casa il risultato mettendo a segno 95 punti in trasferta significa che esiste un problema, senza essere a Houston o sull’Apollo 13. Vero è che i 95 punti di ieri sera in Gara 3 vs Recanati son stati messi a segno nel garbage time ma allora il problema si chiama grinta? Carattere? Voglia di buttare il cuore oltre l’ostacolo che sembra sparita quando si calcano legni diversi dal Pala Tiziano? Si sa che queste caratteristiche appena enunciate sono cruciali, essenziali per poter portare a casa il risultato lontano da casa ma aldilà di questa considerazione, non è possibile che chiunque incontri negli ultimi tempi la Virtus Roma tra le proprie mura si trasformi da giocatore discreto da A2 a potenziale prospetto da NBA!
Una squadra che procede a strappi in attacco e che non difende quasi mai sul perimetro quando sa perfettamente che non ha quel talento offensivo per poter giocare a fare un canestro più degli altri è una squadra che non è tale. E se una squadra presume o peggio, non è realista nei propri limiti risultando anche incapace di esaltare i propri pregi allora colleziona pessime figure e le chiacchiere stanno a zero. Il campo canta, anche ieri sera una sciatta difesa dalla linea dei 6,75 quando anche gli orbi avevano potuto osservare nelle due gare del Pala Tiziano che Recanati riponesse nel tiro dalla lunga una corposa fase del proprio gioco d’attacco.
La Virtus Roma è dunque sull’orlo del baratro e non può neanche più appellarsi al suo guru, a colui che in una prima fase della sua stagione aveva avuto le risposte giuste nel dopo Saibene, toccando i giusti tasti per far emergere e farsi dare il meglio dal roster.
Certo, non stiamo parlando di un roster di fenomeni ma alzi la mano chi ha visto durante il campionato, in questo girone Ovest di serie A2, squadre “schiacciasassi” al cospetto dell’ACEA Virtus Roma. Sarebbe bastato un po’ di sana umiltà, concentrarsi cioè settimanalmente nel lavorare sui limiti e sui difetti dei vari Casagrande, Benetti e Leonzio per portarli a dare sempre il meglio delle loro possibilità, non usarli cioè solo come meri cambi degli altri facendoli sentire quindi marginali e relativamente poco importanti, facendoli spesso uscire dal campo dopo un errore od una mancanza o, peggio, toglierli a prescindere dal loro rendimento in quel preciso istante del match.
Anche i giocatori hanno le loro colpe, ovvio, si narra di un vivace scambio di opinioni ieri sera a fine gara nelle segrete stanze del PalaSavelli e di tanta rabbia accumulata in questi mesi tra roster e coach. Ma ora conta poco o nulla, adesso bisogna dare il triplo di quel che si ha in corpo, responsabilità o meno del coach. C’è da portare a casa almeno Gara 4 tra 48 ore e giocarsela poi al Pala Tiziano dove Recanati potrebbe avvertire un po’ di sana tensione dopo un anno passato più a perdere che a vincere. Pensiamo e speriamo positivo…
Ecco il comunicato del team capitolino:
La Virtus Roma comunica di aver temporaneamente sospeso il sig. Attilio Caja dall’incarico di coach della prima squadra.
La squadra verrà affidata per l’attività al vice Riccardo Esposito.
Fabrizio Noto/FRED