Italia – Repubblica Ceca 85 – 70
Finisce tra gli abbracci festosi degli azzurri l’Europeo dell’Italia: quinto posto centrato, pass per il torneo preolimpico strappato, obiettivo realistico raggiunto! Giusto così, per una squadra che ha mostrato di avere il talento per competere (quasi) con tutti, ma anche i limiti fisici, di esperienza e di gestione che ancora frenano l’assalto al cielo d’Europa. Resta intatto il retrogusto amaro per il finale con la Lituania, per quel sogno appena accarezzato, per quel che poteva essere e non è stato. Certo alcune riflessioni saranno d’obbligo, perché certi errori nei momenti decisivi, quando i dettagli contano e decidono le partite, sono ancora negli occhi di tutti i tifosi di Italbasket. Ma resta in tasca un risultato importante, che ci dà un’altra chance per Rio. Per oggi può bastare.
Non era facile, di fronte alla Repubblica Ceca rivelazione del torneo, e l’inizio lascia intendere tutte le difficoltà della partita: Satoransky pare imprendibile in penetrazione, Vesely mostra subito tutto il suo repertorio, dal post basso e dalla media; l’Italia trova il canestro con fatica, soffre i cambi sistematici e l’ottima difesa sul pick and roll degli avversari. Belinelli ne perde subito due e i cechi, quando possono correre in contropiede, sono temibili. Gallinari e Gentile ci tengono a galla, ma la partita stenta a decollare (12 pari al 5′). Il neo-entrato Cusin intasa il pitturato meglio del mago, ma Satoransky e Vesely la mettono sulla velocità e restano un rebus. Ci pensa ancora il Gallo ad impattare a fine quarto (21-21 al 10′).
Nel secondo parziale la classe operaia va in paradiso! Aradori concorre al playmaking ed a rimbalzo, Melli lotta in difesa, Cusin fa a sportellate senza paura e, soprattutto, Hackett, con una magistrale difesa sul pick and roll, senza mai perdere il primo passo di Satoransky, accettando i cambi, ruggendo in post basso, imprime con pazienza la prima svolta alla gara (34-31 al 16′). Complice uno sciocco antisportivo di Gentile, la Ceka non molla, ma Belinelli e Gallinari si accendono quando serve: due loro penetrazioni, diversamente spettacolari ma altrettanto efficaci, tengono l’Italia avanti di un’incollatura all’intervallo lungo (42-37).
Se i primi 20′ dicono Italia per pazienza, difesa e lavoro sporco dei cosiddetti comprimari, il terzo, decisivo parziale è quello del puro talento italico! Nonostante la ferrea difesa ceca sul pick and roll, in un amen arrivano 10 punti consecutivi, difficilissimi, geniali, da Bargnani (13 punti in 7′!) e Gallinari, per il primo vero allungo della partita (56-43 al 24′). Vesely resta imprendibile per il Mago, ma questo sa farsi perdonare nell’altra metà del campo: di fronte all’accenno di pressing e di zona degli avversari, piazza due bombe consecutive, porta l’Italia sul +17 al 25′ e, in pratica, mette il risultato in cassaforte! Welsh ed il solito Vesely (impressionante schiacciata in penetrazione!) provano ad arginare la marea azzurra, ma Belinelli chiude il tempo con le due triple del massimo vantaggio azzurro (74-54 al 30′).
Il quarto parziale inizia male: stavolta le seconde linee non reggono e Vesely continua ad imperversare, guidando i suoi dal -22 al -13 in tre minuti (76-63 al 33′), ed allunga la sua ombra sulle magnifiche sorti e progressive di Azzurra dominando anche al rimbalzo, mentre Gentile si lascia andare ad un paio di sciocchezze dal palleggio… E’ sufficiente il rientro di Gallinari e Bargnani, però, per mettere le cose a posto (80-63 al 35′): di lì in poi sarà mera gestione dei ritmi e dei tempi per la truppa di Pianigiani! Dopo tanta sofferenza, dopo tante emozioni, l’Italia del basket può festeggiare!
Marco Calvarese