Girone A
Bosnia Erzegovina – Finlandia 59 – 88
Doveva essere uno spareggio per il quarto posto, si è tramutato in una disfatta della truppa di Ivanovic, letteralmente impotente di fronte alla rapidità della Finlandia, all’aggressività della difesa nordica (alla fine si conteranno 21 palle perse per la Bosnia), alla esplosività dei suoi lunghi, alla sua selezione dei tiri dall’arco. Lentamente ma inesorabilmente la Finlandia ha assunto il pieno controllo della partita (+7 al 10′, + 14 all’intervallo lungo), per poi letteralmente dilagare, con difesa e contropiede, nel terzo quarto (42-72). L’ultimo periodo è stata una mera formalità. Ben cinque uomini in doppia cifra tra i finnici, un gioco corale che rende difficile la scelta del migliore, benché le guardie Koponen e Wilson abbiano dato sempre la sensazione di dirigere l’orchestra a piacimento. Il finale, per la Bosnia, è impietoso e suona come una sentenza, mentre la Finlandia strappa il visto per i quarti e domani, contro la Polonia, potrà addirittura provare a scalare la classifica!
Polonia – Israele 73 – 75
Spareggio doveva essere, spareggio è stato: partita sempre punto a punto tra Israele e Polonia e pronto riscatto, nella sfida più importante, per Casspi e soci! Parte bene la Polonia con Gortat e Kulig, e quando entrano in ritmo Slaughter e Waczynski si registra il primo strappo (13-8 al 4′, sarà il massimo vantagio in tutta la gara per i polacchi), ma subito Israele ricuce, sull’asse Mekel-Fisher. Casspi entra in scena a modo suo, con due triple consecutive, ma Cel tiene la Polonia avanti al 10′ (24-22). Nel secondo parziale prevalgono le difese, Casspi e Mekel infilano un mini-parziale che produce il massimo vantaggio per i mediorientali e che consente comunque loro di condurre all’intervallo lungo (32-35). Il chiaro piano partita di Israele, rispettato durante l’intero incontro, prevede il doppio play e due ali intercambiabili, cercando così di facilitare l’avvicinamento al canestro senza dare facili punti di riferimento. La Polonia sfrutta di più il fisico per creare opportunità e spazi dall’arco, ma perde troppi palloni e l’equilibrio regna sovrano (50-51 al 30′). Il copione non varia neppure nel drammatico, ultimo parziale: Israele conduce sempre di un niente, la Polonia carica gli avversari di falli e non trema dalla lunetta. Casspi è in crescendo e diviene un fattore in ogni parte del campo (grande europeo il suo!), ma il momento chiave lo regala Eliyahu a 1′ e spiccioli dalla fine, quando dai 6,75 spezza l’equilibrio portando i suoi avanti di 4! Nell’inevitabile fallo sistematico finale le mani non tremano: Israele vince, diverte e si qualifica, la Polonia, mai veramente convincente finora, si giocherà il terzo posto contro la Finlandia.
Francia – Russia 74 – 67
I russi sono autorizzati a credere nella maledizione della terra di Francia: quattro partite e quattro sconfitte per un niente, per dettagli, episodi! Un pizzico di accortezza e buon sorte in più avrebbe permesso loro di restare in corsa, invece la qualificazione è ormai perduta. Nonostante la matematica certezza fosse già acquisita alla luce dei risultati di giornata, Fridzon e compagnia mettono in difficoltà i quotati e lanciatissimi padroni di casa, condcendo le danze a lungo e restando in scia fino alla fine. Pateev e il solito Fridzon firmano il primo parziale (24-16 al 10′). La Francia si sveglierà iniziando a difendere quasi a metà del secondo quarto: sarà l’ottimo Gelabale a realizzare il primo canestro dal campo del periodo (20-31 al 14′)! Gobert, un fattore su ambo i lati del campo, e De Colo (il primo in doppia cifra per i padroni di casa), caricando i lunghi russi di falli, dalla linea della carità ricuciono definitivamente (34-36 al 20′). Il terzo quarto si apre e si chiude nel segno della NBA: Batum e il solito Gobert (MVP) mettono la freccia, Fridzon, manco a dirlo, controsorpassa con una bomba, ma Tony Parker, con 5 punti consecutivi, consente ai suoi di tenere il muso avanti (53-52 al 30′). Ora ti aspetti il break decisivo dei galletti, invece sono gli assist di Khvostov a mettere Pateev e Kurbanov in condizione di firmare il nuovo allungo ospite (55-61 al 32′). Qui, però, anche grazie all’impiego di Lauvregne e Kahudi, la Francia gira la partita, chiudendo la saracinesca, aggredendo il canestro, procurandosi vagonate di liberi! Monya vuole restare in scia (68-67 al 38′), m poi commette il suo quinto personale e Kahudi e ancora Gobert appongono il sigillo sulla quarta vittoria francese. Sufficiente a scaldare i tifosi transalpini, non a conquistare il primato, con Israele in agguato, domani, in quello che sarà il match-clou del girone A.
Classifica girone A: Francia 8, Israele 6, Polonia 4, Finlandia 4, Bosnia Erzegovina 2, Russia 0
Girone B
Turchia – Serbia 72 – 91
Quasi un allenamento, quello odierno, per una Serbia sempre più sicura dei propri mezzi, che ritrova anche la leadership e la fiducia di Teodosic (un po’ in ombra finora), capace di trovare sempre alte percentuali al tiro da tutte le posizioni del campo, che domina in area contro chiunque, che difende come poche altre. A cotanta squadra la Turchia oppone quel che può, ma la partita prende una piega ben precisa praticamente da subito: parziale 23-7 in 7′ ed il primo quarto si chiude già sul 14-30! Da lì in poi la Serbia controllerà i ritmi della gara a proprio piacimento: Mohammed ed Osman proveranno a rosicchiare qualcosa solo nel terzo parziale (59-71 al 30′), ma senza mai dare la sensazione di poterla riaprire: troppo permissiva in difesa, la truppa di Ataman perde troppi palloni, spara a salve dall’arco, costruisce buoni tiri solo nelle rare occasioni in cui riesce ad anticipare lo schieramento della difesa avversaria, mentre di là Raduljica è una sentenza e Teodosic smazza assist con una facilità ammirevole. Nel finale la Serbia dilaga e si permette di tenere a riposo i migliori: il primato nel girone praticamente in ghiaccio, ci vorrà ben altro che questa Turchia per dare scacco alla corazzata serba. Che tocchi agli azzurri domani?
Italia – Germania 89 – 82 d.t.s.
Spagna – Islanda 99 – 73
La furia di Gasol e Mirotic, dopo un primo tempo di studio e di qualche apprensione contro l’atipicità dell’Islanda, si abbatte, nel secondo tempo, sui malcapitati nordici disegnando il parziale che decide rapidamente le sorti di un incontro che, fin quasi all’intervallo, pure aveva regalato spunti di interesse. Stefansson e Palsson hanno retto l’urto finché han potuto, poi hanno ceduto di schianto, contro una Spagna da 58 punti nella ripresa! Dominio assoluto dell’area per gli iberici, attesi, ora, da una sfida ben più impegnativa e decisiva, domani, contro i padroni di casa della Germania. Partita dentro-fuori: chi perde va a casa, chi vince può sperare anche in un discreto piazzamento. La Spagna, capace di produrre, a tratti, il miglior gioco a nostro avviso finora visto agli Europei, con la sua discontinuità sta rischiando davvero grosso… Per l’Islanda l’Europeo era già finito: sconfitta prevedibile ed indolore. L’orgoglio vichingo è chiamato ora alla prova contro la meno quotata, ma altrettanto fisica Turchia, decisamente più motivata: vincendo può addirittura far seconda, mentre una improbabile sconfitta rischierebbe addirittura di rispedirla ad Istambul! Le emozioni certo non mancheranno…
Classifica girone B: Seria 8, Italia 6, Spagna 4, Turchia 4, Germania 2, Islanda 0
Marco Calvarese