PORTO S. GIORGIO – Non ha festeggiato nel modo migliore il ritorno al PalaSavelli di porto San Giorgio la Sutor Montegranaro, sconfitta 106-94 da una Scavolini Banca Marche che, dopo aver preso il controllo della partita nel terzo periodo, ha rischiato di mandare tutto all’aria nel quarto periodo, quando la Sutor si era pericolosamente avvicinata, sfruttando il suo buon momento; un tecnico fischiato a Cinciarini, poi espulso, ha tolto le castagne dal fuoco a Pesaro, che ha festeggiato meritatamente la terza vittoria con Montegranaro.
Il match
Il derby parte dopo un minuto di silenzio in onore di Lelio Di Rosa, uno dei fondatori della società veregrense, e Angelo Rovati, ex giocatore e presidente della Lega, oltre a consigliere economico del governo Prodi. La Sutor schiera lo starting five composto da Di Bella, Cinciarini, Slay, Burns e Amoroso, mentre Markovski, privo del partente Kinsey, si affida a Stipcevic, Cavaliero, Barbour, Amici e Crosariol. Il match si apre con una sonora schiacciata di Barbour subito dopo la palla a due, tra il tripudio dei numerosi tifosi pesaresi. Fin da subito si gioca ad altri ritmi: in neanche 3 minuti di gioco il parziale recita 10-9 in favore dei padroni di casa, grazie ad un gioco da 3 firmato da Di Bella. Difese praticamente nulle in questi primi minuti, soprattutto sotto canestro, e match che si presenta equilibrato. Un layup di Slay porta la Sutor sul 16-13 a metà periodo, con gli uomini di Recalcati che aggiustano la difesa e volano addirittura sul 22-15, trascinati da un Burns già autore di 10 punti. Crosariol e Barbour consentono alla Scavolini di accorciare, ma l’ex Amoroso risponde con un gioco da 3 punti; nonostante tutto Pesaro si riporta ad un possesso di distanza con Mack dall’arco dei 6.75, ma Cinciarini risponde pan per focaccia facendo centro dall’arco. Il primo periodo si chiude 30-27 per i padroni di casa; punteggio elevatissimo, a testimoniare l’alto ritmo di gioco e due difese che si sono risparmiate decisamente in questo avvio.
Di Bella apre la seconda frazione con 5 punti consecutivi, che valgono il 35-27; la truppa di Markovski risponde con un parziale di 10-2, per impattare il match sul 38-38 dopo soli 13 minuti di gioco. Barbour con una bomba trascina i suoi avanti, e a quel punto Pesaro conquista nettamente il comando del match firmando anche il 45-38, trascinata dall’americano. I gialloblu però riescono a sbloccarsi ed a rifarsi sotto, grazie ad un canestro di Cinciarini in penetrazione, che costringe Markovski a chiamare una sospensione. Le due squadre continuano a tirare con percentuali altissime, e a un minuto dall’intervallo il parziale è di 52-49 per la formazione biancorossa. Thomas riporta la Scavo lontano, ma Slay e Burns rispondono con due canestri di gran classe, che consentono a Montegranaro di accorciare, chiudendo comunque sotto 53-55.
Al ritorno dagli spogliatoi si rivede in campo Andrea Traini, che non calcava i parquet della Serie A da ottobre. Montegranaro infila 4 punti consecutivi, ma risponde Pesaro, che non tarda a riportarsi avanti di 6 punti, con una bomba proprio del rientrante Traini. Con Barbour la Scavo allunga sul 67-59, creando non pochi grattacapi a coach Recalcati, che è costretto a chiamare un timeout. Sempre Barbour con l’ennesima schiacciata porta Pesaro al +10, confermando le difficoltà, soprattutto difensive, di Montegranaro. Pesaro scappa sul 77-63, grazie ad un tecnico fischiato per proteste ad un giocatore gialloblu; un fallo antisportivo di Mack contribuisce a 4 punti consecutivi di Montegranaro, che valgono il -10. La formazione rossoblu rimane comunque in controllo della gara, seppur spreca dalla lunetta importanti occasioni per aumentare il proprio vantaggio. A 3 minuti dalla conclusione del terzo quarto esce per infortunio Burns, ma fortunatamente l’infortunio non sembra di grave entità. Il terzo periodo si chiude con la Scavolini avanti 83-71 ed in controllo del match, anche se in una partita come questa è presto per dare tutto per scontato.
La Sutor torna motivata in campo e con 4 punti consecutivi trova il 75-83, che sembra riaprire i giochi; ci pensa però Thomas a riportare Pesaro oltre la doppia cifra di distacco Ma la Sutor non ci sta, e ne mette 5 di fila per l’80-86; Thomas commette poi un ingenuo fallo antisportivo su Cinciarini, che timbra un 1/2. E’ lo stesso Cincia a realizzare il -3 a 6’30’’ dalla sirena conclusiva, per poi mettere un altro grande canestro che vale il -1. Pesaro commette poi una banale infrazione di passi, ma la Sutor non riesce ad approfittarne. Cinciarini viene poi addirittura espulso da Cicoria, e la Scavolini a suon di liberi (c’era anche un fallo subito da Mack) si porta sul 92-85. Burns porta poi con un libero i suoi sul -6, quando c’è molta confusione in campo. Amoroso è implacabile dalla lunetta e i veregrensi fanno sentire il fiato sul collo ai cugini pesaresi, che però non demordono e firmano con Stipcevic un fondamentale canestro e fallo sulla sirena dei 24. Montegranaro si porta sul 92-97, ma 4 liberi consecutivi della formazione di Markovski però mettono in cassaforte la partita. Finisce 108-94, con un festival di canestri finali gratuito per la Scavolini Banca Marche.
Sala stampa
Recalcati
Se devo fare un analisi di questa partita, la prima considerazione che mi viene da fare è che siamo al lumicino dal punto di vista delle energie nervose; abbiamo reagito nel modo sbagliato ad una partita così tesa, ma non è una cosa di cui posso incolpare la mia squadra, visto che dovevamo aspettarcelo dopo una stagione così dura. E’ chiaro che speri sempre ci sia una motivazione per ricaricarti, ma non sempre è così. Abbiamo sbagliato moto, soprattutto dal punto di vista mentale, anche quando siamo tornati in partita nell’ultimo periodo. La mia squadra va assolta, visto che nessuno meglio di me sa quanto si è speso nel nostro campionato. Ci dispiace perché poteva essere una partita più bella e avvincente, e se avessimo ottenuto risultato avremmo fatto felici i nostri tifosi, ed è proprio di questo che più ci dispiace.
Sutor Montegranaro 108–94 Scavolini Banca Marche Pesaro
Parziali: 30-27, 23-28, 18-28, 23-25
Progressione: 30-27, 53-55, 71-83, 94-108
MVP – Andrea Crosariol: prova maiuscola quella dell’ex Virtus Roma, che ne ha messi 22 con un grande 10/12 al tiro, dominando sotto canestro ed aiutando a tenere a galla la Scavo nei momenti di difficoltà.
WVP – Fabio Di Bella: timbra il plus/minus peggiore dei suoi, in una giornata in cui neanche il tiro non lo aiuta a riscattarsi. Ci si poteva aspettare di più.
Federico D’Alessio