MADRID – Lo avevamo detto in sede di pronostico, si trattava della più inutile delle partite, e non cambiamo certo opinione ora che la Montepaschi ha compiuto una vera e propria impresa. Il tutto va filtrato attraverso le differenti motivazioni dei due team: da una parte un Real ormai appagato del primo posto e sceso in campo visibilmente in maniera soft, dall’altra una Montepaschi anch’essa senza stimoli di classifica ma ansiosa di rendere pan per focaccia dopo la sconfitta incredibile dell’andata. Nessuno realisticamente può pensare che la Mens Sana, presentatasi in Spagna senza McCalebb e senza Kaukenas, valga 20 punti più del Real Madrid e quindi qualsiasi commento sulla gara di ieri sera deve tenere conto di queste premesse. Detto questo c’è però da analizzare una partita e dobbiamo farlo commentando quello che è effettivamente accaduto in campo. Abbiamo assistito a 40 minuti durante i quali Siena ha letteralmente spazzato dal campo gli avversari. Se all’andata il massacro, sportivamente parlando, era durato 30 minuti e poi era stato fermato da un ultimo quarto incredibile (26-6 per il Real), stavolta la reazione dei madrileni nulla ha potuto dopo che il divario è diventato addirittura di 31 punti!!! Qualsiasi cosa uscisse dalle mani dei tiratori senesi finiva inevitabilmente in fondo alla retina avversaria, mentre i madrileni non hanno avuto quasi nulla da troppi giocatori. Llull, 6 punti, si è salvato grazie a ben 5 assist, Tucker 4 punti, Fischer pure 4 punti, Vidal un solo punto, Rodriguez 5 punti, Velickovic pure 5 punti con il 40% dalla lunetta………….E’ ovvio che con queste cifre è difficile vincere se, oltre tutto, di la dalla barricata c’è una squadra determinata, coesa, cattiva, che non molla un metro. Messina ha avuto qualcosa da Begic, per lui 12 punti col 100% dal campo, anche se si è svegliato un po’ tardi, sufficiente Felipe Reyes, così così Prigioni e Suarez, non male la prova di Ante Tomic. Lasciamo per ultimo Mirotic, questo ragazzo quando vede Siena è un po’ come i tori quando vedono rosso (tanto per restare in tema “spagnolo”), il buon Nikola, tra andata e ritorno, ha massacrato la retina senese con un incredibile 7/7 dall’arco, peccato che nelle restanti partite di Eurolega abbia collezionato un misero 2/13. Per concludere: una prestazione del Real decisamente deficitaria, Messina inquadrato più volte nero come il carbone, il pubblico madrileno che non ha lesinato fischi ai propri beniamini, forse un approccio diverso alla gara sarebbe stato auspicabile da parte degli spagnoli.
In casa senese? Tutto bene, è ovvio. Scappati via fin dalla palla a due, i ragazzi di Simone Pianigiani non hanno più mollato la preda involandosi, in un crescendo rossiniano, verso la vittoria finale. Più 7 alla prima sirena, +23 all’intervallo, +31 nel momento di massimo splendore per chiudere con un ragguardevole +18. 55 punti segnati all’intervallo la dicono lunga sull’efficacia dell’attacco senese, attacco che si è appoggiato sulle robuste spalle di un Malik Hairston clamoroso. Il vecchio “oggetto misterioso” della campgna acquisti senese ieri sera è stato devastante, imprendibile per la difesa di Messina, atletico oltre ogni limite per gli avversari che lo hanno fronteggiato, preciso al tiro (8/11 dal campo), una presenza continua a rimbalzo, davvero bravo. Accanto a lui un Lavrinovic che pare tornato quello di inizio anno, 15 punti, 4 rimbalzi, 18 di valutazione, dei movimenti spalle a canestro da mettere nel manuale del basket, 30 minuti in campo con una resa eccezionale. Ottima la prova di Rakovic che deve solo riuscire a limitarsi nei falli, onestamente però il terzo che lo ha tolto per lunghi minuti dal campo era inesistente, il lungo serbo ha una tecnica invidiabile per un uomo di quelle dimensioni, ottimo al tiro, ottimo spalle a canestro, piedi velocissimi, anche per lui una serata da incorniciare. Le solite prove di tutta sostanza da parte di Moss, Stonerook, Zisis e Carraretto, in evidente crescita Jaric, non sono entrati in campo Ress e Michelori. Due parole a parte le meritano Akindele e Aradori. Il nigeriano, pochissimo utilizzato quest’anno, ha segnato 10 punti col 100% dal campo e 4/6 dalla lunetta ed ha mostrato una sicurezza inaspettata, ha marcato 17 di valutazione e soprattutto ha dato quella verticalità e quell’intimidazione che non si erano più viste dopo la partenza di Eze. Pietro Aradori, per lui facciamo parlare le cifre: 16 punti, 2/3 da due, 3/3 da tre, 3/4 dalla lunetta, 2 rimbalzi, 2 assist, 17 di valutazione. Finalmente una prova convincente anche in Europa per questo ragazzo che sta crescendo e che, dotato di talento innegabile, speriamo possa essere una colonna del futuro mensanino.
Adesso tutti in attesa del barrage: si comincia il 22 al Pireo, sarà durissima e sarà bene scordarsi quanto prima la serata di Madrid, serata irripetibile.
SALA STAMPA:
Pianigiani: Bella serata, siamo riusciti a reggere la loro fisicità, Akindele in questo ci ha aiutati ed abbiamo potuto far giocare Lavrinovic da secondo lungo, inoltre in questo ci da una mano anche Jaric che ha la fisicità giusta per l’Europa ma purtroppo in campionato non è possibile schierare tutti gli effettivi. Sappiamo che con l’Olympiacos sarà molto diverso ma siamo pronti, soprattutto se potremo riavere Bo e Rimas.
Real Madrid-Montepaschi 77-95
Parziali: 19-26, 13-29, 19-23, 26-17
Progressione: 19-26, 32-55, 51-78, 77-95
MVP: Si tratta di scegliere uno dei giocatori di Siena, Akindele, Aradori, o chi volete voi, se dobbiamo fare un nome per forza diciamo Malik Hairston.
WVP: Qui invece se la giocano molti madrileni con Tucker grave indiziato.
Alessandro Lami