Sorteggio “così così” per i campioni d’Italia, era possibile sperare in qualcosa di più morbido per la Montepaschi ma è stato scongiurato un eventuale barrage contro il Pana, il Barcellona o il Maccabi. Siamo a livello delle migliori 16 squadre d’Europa e le passeggiate non sono possibili così come non è possibile trovare squadre materasso. La Montepaschi, lo diciamo subito, ha tutte le carte in regola per passare il turno. Nessuna delle 3 avversarie sembra insuperabile, si tratta di squadre da rispettare, si giocherà in ambienti terribili, Istanbul e Belgrado soprattutto, ma i senesi sono tecnicamente al livello delle avversarie. Il dato che balza agli occhi, valutando il cammino nella regular season delle tre “contenders” dei biancoverdi è il loro scarso rendimento fuori dalle mura amiche. Il Real Madrid ha vinto una sola gara a Roma, i turchi sono sempre usciti sconfitti dalle trasferte europee, mentre il Partizan ha vinto solo la gara contro i polacchi del Prokom. Vincere a Siena, quest’anno, è stato impossibile per chiunque sia in Italia che in Europa e se la Mens Sana riuscisse a mantenere inviolato il proprio campo, contro avversarie che appunto non hanno dimostrato fino ad ora molta attitudine a vincere viaggiando, avrebbe messo un bel mattone per costruire un’impresa difficile ma non impossibile.
Il Real Madrid è giunto secondo nel proprio girone, ha in panchina un certo Ettore Messina del quale c’è poco o nulla da dire e da scoprire, il roster appare completo e dotato di classe, forza e stazza. Sotto canestro i 217 centimetri di Ante Tomic sono una garanzia, l’esperienza dei vari Prigioni, Garbajosa, Felipe Reyes, Velickovic, Vidal, Fischer, Tucker garantisce a Messina una varietà pressochè illimitata di soluzioni. Inoltre tra i madrileni giostra quel Sergio Llull che suscita ricordi dolorosissimi a Stonerook e compagni per via di un’eliminazione patita per un solo punto, e venuta proprio all’ultimo secondo della partita di Madrid, a causa di una bomba di Llull. Ci sarà modo e tempo di vendicarsi!!!!
L’Efes Pilsen è la squadra di terza fascia pescata dalla Montepaschi. In panchina coach Perasovic, in campo uomini di sicuro affidamento come Wisniewski, Akyol, Rakocevic, Tunceri, il grande ex Bootsy Thornton, Gonlum, Vujcic, Nachbar… Anche il coach croato ha quindi solo l’imbarazzo della scelta. La Sinan Erdem Arena è il sesto uomo in campo, vincere ad Istanbul è difficilissimo e infatti i turchi hanno mantenuto l’imbattibilità del proprio parquet nel girone eliminatorio.
Per ultimo il Partizan Belgrado. Sfida affascinante per Bo McCalebb che ritrova la squadra che l’anno passato ha trascinato alla Final four. Sulla carta, ma molto sulla carta, il Partizan è la squadra meno dotata del lotto ma si sa che i pronostici sono fatti per essere smentiti. Coach Jovanovic ce la metterà tutta per ripetere il miracolo dell’anno scorso, le frecce al suo arco non sono di poco conto e i vari Gist, Bogdanovic, Kecman e compagni non saranno un boccone facilmente digeribile per le avversarie. La grande scuola serba non ha bisogno di presentazioni così come non ne ha il Pionir, il gigantesco impianto che ad ogni gara si riempirà di 20.000 tifosi che faranno capire ad arbitri ed avversari cosa significa il “fattore campo”.
Un’occhiata al calendario: Siena esordirà ad Istanbul poi riceverà il Real, la trasferta a Belgrado concluderà il girone di andata. I serbi renderanno la visita nella prima giornata di ritorno seguiti dai turchi, chiusura a Madrid. Il campo, come sempre sarà giudice inappellabile.
Alessandro Lami