Bologna, 7 maggio 2023 – Dopo l’ inopinata sconfitta di Treviso, la Virtus era chiamata a dare una risposta questa sera, più a sè stessa che al pubblico, ma le risposte di questa sera non so se piaceranno molto allo staff bianconero.
Contro una Openjobsmetis ridotta ai minimi termini, senza Reyes e con Markel Brown e Jaron Johnson a referto solo per onor di firma Bologna ha dovuto aspettare 35 minuti per poter considerare la partita chiusa. Nonostante i 16 rimbalzi in più gli uomini di coach Sergio Scariolo non sono mai riusciti a scrollarsi di dosso i lombardi, ma anzi, perdendo palloni in modo abbastanza banale e non riuscendo ad accoppiarsi velocemente i virtussini hanno permesso ai biancorossi di continuare a proporre il loro solito gioco, a prescindere dai protagonisti, quasi come se non li avessero mai visti giocare.
Come dicevo la partita virtussina è sembrata, come poi confermerà coach Scariolo in conferenza stampa, non preparata sull’avversario, ma per provare soluzioni, nuove e non, e per dare minuti importanti a chi, per vari motivi, non ne ha potuti avere in precedenza, e per provare soluzioni diverse in vista dei play off. I risultati sono stati alterni e bisogna dare atto a Varese di averci sempre provato, di non essersi snaturata e soprattutto di non aver abbandonato la gara, nonostante i problemi di falli del solito, immenso, Ross e di un Caruso tanto leggero sotto canestro, quanto esiziale dalla lunga distanza.
Grandissimi complimenti al gruppo squadra Varese, hanno giocato una stagione splendida, mostrando uno stile di gioco estremamente divertente ed originale, mettendo in mostra un grandissimo Colbey Ross e dando spazio ai giovani senza paura. Coach Matt Brase ha fatto un ottimo lavoro e sono curioso di vedere se la prossima stagione riuscirà a portare avanti questo discorso tecnico estremamente interessante. Dei risvolti extra campo non parlo, ma la sensazione è che la parola fine a questa querelle è lungi dall’essere già scritta.
In casa Virtus Bologna coach Scariolo ha avuto un paio di risposte interessanti, soprattutto da Mickey e Jaiteh, mentre ha ancora steccato la gara Nico Mannion, in constante difficoltà contro Ross ed incapace di dare un’impronta alla regia della squadra, non approfittando della contemporanea assenza di Teodosic e Hackett.
Ora è arrivato il momento in cui i giochi si fanno seri, a cominciare dalla partita di sabato 13 maggio gara #1 contro Brindisi e lì si potrà vedere se le difficoltà di questo finale di stagione sono state causate da una preparazione ad hoc in previsione play off o se erano i prodromi di una stagione deludente.
Una nota polemica per Luigi Lamonica, presente alla Segafredo Arena, se per lui è normale che in una partita di fine stagione, con praticamente nulla in gioco, i tre direttori di gara riescano ad innervosire un incontro del genere dispensando falli tecnici a destra e a manca, compiendo svarioni regolamentari onestamente imbarazzanti, forse sarebbe il caso di intervenire un po’ più in profondo rispetto al lavoro fatto in questo anno, senza accennare al rapporto Virtus vs Paternicò, o meglio, Paternicò vs basket, che è oggettivamente un problema.
Higlights
Sala stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Openjobsmetis Varese: 98-82
Parziali: 23-24; 20-15; 27-22; 28-21
Pagelle
Nico Mannion 5: senza i mammasantissima Teodosic e Hackett avrebbe dovuto dirigere le squadra, ma ancora una volta ha fallito la prova, se poi contro Varese, dici ai compagni di accoppiarsi in transizione, anzichè farlo…
Giovanni Faldini n.g.
Marco Belinelli 7: inizia spadellando, poi, pian piano riesce a mettersi in ritmo, e allora sono dolori per la povera Varese.
Alessandro Pajola 6,5: guarda ancora troppo poco il canestro, ma lo scontro con Ross, è stata probabilmente la cosa più divertente della partita.
Mouhammadou Jaiteh 7,5: anche lui inizia lentamente, ma nel secondo tempo diventa un vero e proprio dominatore, schiaccia, stoppa, ed è insolitamente reattivo, chissà…
Iffe Lundberg 5,5: ancora timido, col passare dei minuti diventa un po’ più incisivo, ma sembra sempre insicuro.
Tornike Shengelia 7: all’inizio la Virtus è lui, segna crea, palleggia, e prende anche 13 rimbalzi, nella ripresa si gode il meritato riposo dopo un paio di forzature.
Jordan Mickey 7: sfrutta gli spazi che Shengelia e Belinelli gli aprono, sembra un po’ più deciso del solito e schiaccia tutto ciò che può, anche se di fronte non aveva sicuramente avversari troppo impegnativi.
Gora Camarà n.g.
Semi Ojeleye 6,5: sta pian piano ritrovando i suoi tiri a centro area, dovrebbe essere un po’ più incisivo a rimbalzo.
Awudu Abass 6: sta ritrovando anche lui i suoi tempi, spesso impiegato da 4, prova anche ad occuparsi di Ross.
Isaia Cordinier 7: il caterpillar sta tornando, le sue penetrazioni a cingoli spianati travolgono tutto e tutti, dovesse entrare il tiro da tre per la Virtus potrebbe essere una notizia molto importante.
Colbey Ross 7,5: Vaese è lui e lui è Varese, stasera a maggior ragione, giocatore delizioso e concreto, probabilmente alla sua ultima gara in maglia biancorossa.
Tomas Woldetensae 7: non è precisissimo, ma gioca 37 minuti, deve fare pentole e coperchi, giocare da 2 3 e 4, cosa gli si può chiedere di più ?
Giovanni De Nicolao 7+: deve fare gli straordinari e si disimpegna alla grande, il coraggio non gli manca.
Wei Lun Zhao n.g.
Nicolò Virginio 6,5: subito chiamato in causa entra e mette subito una bomba, poi le medie non lo premiano, ma ha coraggio ed esegue il piano partita.
Giancarlo Ferrero 7: capitano coraggioso, deve giocare quasi trenta minuti per cause di forza maggiore, fa quello che può.
Markel Brown n.e.
Elisee Assui N’Guessan 6: 4 minuti di blocchi.
Guglielmo Caruso 7: la mano c’è, e si sapeva, prova a combattere anche sotto canestro, ma stasera era troppo solo.
Tariq Owens 5: non riesce a contenere nessuno e si chiama fuori dalla partita con falli un po’ troppo sciocchi.
Jaron Johnson n.e.