Roma, 13 giugno 2020 – Continua la campagna di rivoluzione a questo punto, della Fortitudo Bologna. Dopo le ufficializzazioni di coach Meo Sacchetti, Leo Totè e di Adrian Banks, le Aquile Biancoblu riportano a casa il bolognese DOC Gherardo Sabatini, classe ’94, playmaker di complemento che ha fatto molto bene nella Serie A2 girone Est con la maglia dell’Urania Milano nella stagione 2019-20.
Ma Gherardo Sabatini, figlio di quel Claudio Sabatini che tenne le redini degli “odiati” cugini bianconeri negli anni post-fallimento, è anche un prodotto del vivaio delle V Nere con le quali vinse per ben due volte il Campionato nazionale U19M (2011-12 e 2012-13), debuttando anche in LBA proprio nel 2013.
Solo che l’anno successivo Gherardo Sabatini abbraccia le fede biancoblu proprio l’anno successivo in Serie A2 girone Est, dando la stura ad una militanza nella categoria che s’interrompe appunto oggi e che l’ha visto indossare di seguito le casacche di Treviglio (con tanto di Playoff), Imola, Ravenna (con semifinale Playoff), Treviso (ancora semifinale Playoff), Piacenza ed infine Urania Milano.
Dunque un’anima errabonda per un giocatore comunque che si fa sentire in difesa ma che sa gestire molto bene il gioco e leggere le difese avversarie. Non solo, Gherardo Sabatini è cresciuto molto negli ultimi anni, all’Urania Milano quest’anno ha fatto scintille collezionando 10,7 p.ti/gara (meno dei 13,4 di Ravenna), ma mettendo insieme 4,5 rimbalzi e risultando il miglior assist man dell’intera serie A2 con ben 6,3 palloni vincenti distribuiti, a partita, ai suoi compagni di squadra.
Quindi, se l’addio a Rok Stipcevic è stato indispensabile per le deludenti performances del play croato (e nonostante Gherardo Sabatini lo ricordi molto fisiognomicamente), con l’arrivo del bolognese DOC la Fortitudo di Meo Sacchetti assesta un altro tassello importante nel proprio ingranaggio.