Roma, 24 dicembre 2019 – Certo che alla Virtus Roma hanno molto presente il senso del Natale! Infatti stamane, a poche ore dalla festività più amata dal mondo cattolico e cristiano nonchè emblema e simbolo nativo della Città Eterna, un lungo ed articolato comunicato diramato dalla società capitolina ha ufficializzato l’ingaggio di James William White IV, ala americana di 201 cm., giocatore di lungo corso del campionato italiano classe ’82.
Ecco quindi (finalmente) un colpo di mercato in casa Virtus Roma ed anche un colpo di mercato perlomeno beneaugurante come appunto l’arrivo di Mr. Bianco, sempre per restare in clima da vigilia di Natale. Niente di fantasmagorico sia chiaro, ma almeno un segnale che cerca di venire incontro alle logiche esigenze di un coach Piero Bucchi sempre più lodevole nel suo ruolo non solo di timoniere alla guida del vascello di questa Virtus Roma, così svalvolata e disarmante nelle sue più recenti prestazioni, al punto tale da sentirlo anche dover negare a reti e media unificate, la più elementare delle ambizioni sportive per un uomo di competizione come lui: lottare cioè sino alla morte per un obiettivo come la Final Eight di Coppa Italia, non certamente indicato all’inizio di questa stagione ma, dopo la bella vittoria di Trento di 12 giorni fa, ampiamente alla portata del suo sgangherato team!?!?
Comunque ecco James White, soprannominato anni fa “The Flight” per la sua straordinaria capacità di veleggiare in aria attaccando il canestro. Nato a Washington lo scorso 21 ottobre 1982, James White viene scelto dai Portland Trail Blazers nel draft del 2006 dopo il college frequentato in Florida prima ed a Cincinnati dopo, togliendosi così la soddisfazione di vincere un anello NBA con i San Antonio Spurs del trio Duncan-Parker-Ginobili nel 2007 prima di approdare in Europa al Fenerbahce, con cui conquista il titolo di Turchia e la Coppa del Presidente.

James White, in maglia Grissin Bon Reggio Emila, vs Brescia
Nel 2009 James White è in Russia con lo Spartak di San Pietroburgo: disputa l’Eurocup e raggiunge le semifinali della Coppa di Russia. Ma è nel 2010-11 che finalmente arriva in Italia, approdando nella neopromossa Dinamo Sassari con la quale vince la classifica dei cannonieri del campionato con 20,2 punti di media, a cui aggiunge 4,8 rimbalzi e 2,2 assist ma soprattutto dimostrando il suo valore tecnico. La Sassari di Meo Sacchetti infatti arriva ai quarti di finale scudetto vs Milano, cedendo logicamente 3-1 all’Olimpia.
La stagione successiva però cede alle lusinghe della VL Pesaro, ed è ancora Playoff scudetto per lui con Luca Dalmonte in panca ma sempre c’è Milano che gli sbarra la strada, questa volta in semifinale però, perdendo 3-1.
E’ l’anno quindi del ritorno in NBA il 2012-13 dove per un anno veste la canotta dei New York Knicks. Dopo l’annata negli States il richiamo di James White per il Belpaese è forte e torna in Italia a Reggio Emilia, in una stagione che vede gli emiliani trionfare in EuroChallenge con una squadra che ha tra i propri effettivi anche un giovanissimo Giovanni Pini. Tornerà poi a Reggio James White, nel 2017-18 dopo le avventure con l’Unics Kazan, il Cedevita e il Bandar Imam.
Da sottolineare che nella scorsa stagione, in LNP Serie A2 girone Est a Cento con la neopromossa Baltur Cento, ha chiuso a 18,4 punti e 7,3 rimbalzi in 26 partite con il 38% da tre ma non portando a termine la salvezza della squadra emiliana, battuta in un emozionantissima semifinale Playout vs Legnano in Gara5.
Purtroppo a causa delle classiche ma indispensabili pastoie burocratiche, James White sarà utilizzabile in campo e tesserato una volta espletate tutte le pratiche per l’ottenimento del visto. Quindi potrà essere a disposizione di Piero Bucchi solo dall’inizio del girone di ritorno. A questo punto probabilissimo il debutto in maglia Virtus Roma il 12 gennaio prossimo, alla prima del girone di ritorno e vs nientepopodimenochè la Virtus Bologna!
Quindi un veterano James White, un giocatore non certo “da plasmare” come la maggior parte del roster virtussino 2019-20 (eccezion fatta per i califfi Dyson-Jefferson e il navigato Buford, arrivato però dopo la rinuncia a Flatten…), bensì un uomo affidabile, integro anche fisicamente al quale non si deve certo chiedere cosa fare e come muoversi in campo in determinate situazioni. Un plus per Piero Bucchi che ora potrà certamente affrontare il nuovo anno con animo meno pesante disponendo di un potenziale offensivo nonchè difensivo di livello ma, attenzione, sempre non chiedendo chissà che cosa. James White partirà perciò dalla panchina, facendo rifiatare con maggiore qualità i vari Jefferson, Alibegovic e Pini, al momento i soli con anche l’apporto di Kyzlink e Buford, a dover battagliare nei pressi dell’area.
Cosa dire? In Bocca al lupo, James White e Buon Natale a Tutti Voi!!
Fabrizio Noto/FRED