Quando la stagione finisce male per un tifoso non è mai bello, si sa; ma metabolizzata la delusione e passato quell’amaro in bocca che inevitabilmente un eliminazione cocente come questa lascia ecco che ci si proietta verso la nuova stagione.
E basta poco per far tornare l’entusiasmo tipico di chi ama i colori della propria squadra. Basta leggere i primi nomi dei papabili nuovi acquisti presso i bar del XXI secolo (e cioè i social), che le discussioni sul mercato giocatori ed allenatori prendono subito il volo.
Bene, chi scrive vuole estraniarsi da queste voci e giocare per una volta a chi vuol essere general manager, gioco sempre appassionante che inizia con la fine della stagione e termina a mercato finito e che mi intriga proprio tanto.
Nelle prossime righe quindi potrete leggere come il sottoscritto costruirebbe l’Olimpia 19-20, anzi le Olimpie 19-20, ovviamente andando a selezionare giocatori che sul mercato possano essere realmente firmati e considerando un budget non stratosferico stile Cska. Ovviamente voi lettori avrete diritto di commento e di replica, ci mancherebbe. Ora iniziamo a giocare.
Prima di tutto partiamo da dirigenza ed allenatore: come gm plenipotenziario penso che Gherardini sia il massimo sia per competenza sia per capacità di attrarre giocatori con la sua sola presenza. Eventualmente anche Coldebella sarebbe una buona scelta.
Per il ruolo di coach invece la scelta non è così ampia come si crede: a me piace David Blatt, esperienza e carisma ma anche simpatia ed umanità. Sul lato tecnico non ha nulla da invidiare a nessuno, il suo palmares parla per lui. Ma sinceramente valuterei anche la possibilità rivoluzionaria di ingaggiare l’ex Cavs solo per l’Eurolega ed un altro coach solo per il campionato (Buscaglia) poiché dobbiamo metterci in testa che anche il coach gioca (e soprattutto prepara) le partite, e 68 in un anno (solo di Regular Season) portano ad un dispendio di energie psichiche e nervose non indifferente.
Questa scelta si incastra in una mia ottica di fare due roster diversi tra campionato e coppa: in serie A gradirei un Olimpia con 7-8 italiani fissi, meglio se giovani, che non cambino ogni anno e che rappresentino al meglio i valori delle vecchie Scarpette Rosse. Magari non vinceranno ogni stagione regolare ma sapranno far divertire i tifosi con il loro animus pugnandi, con lo spirito guerriero (e fiero), ed anche con le loro doti atletiche e spettacolari. L’obiettivo è costruire un nucleo che possa durare nel tempo ed attraverso i loro miglioramenti individuali e grazie alla stabilità tecnica che ci sarà a prescindere dai risultati estemporanei dare anche un gioco diverso dallo standard attuale.
Arriviamo dunque al roster per l’EUROLEGA.
- GUARDIE: personalmente (ma anche la società a quanto pare), darei ancora fiducia a James e Nedovic, affiancandoli però con un’altra stella che releghi il serbo a sesto uomo e permetta all’ex Suns di rendere al meglio. Come già più volte scritto andrei dritto su Wanamaker che già conosce Serie A ed Eurolega e mi pare fatto su misura per essere il naturale equilibratore per Mike James, avendo tra l’altro giocato con Bobby Dixon abbastanza simile per modo di interpretare il ruolo. Alternative all’ex Pistoia e Fener il mercato non ne offre moltissime, mi sento di spendere i nomi di Strelnieks e di Shelvin Mack. Il primo lo conosciamo bene avendolo visto giocare da anni in Eurolega ad un ottimo livello, il secondo è meno noto ai più nonostante giochi nella Nba da molti anni. Ha sempre fatto il comprimario ma spesso si è ritagliato un minutaggio importante seppur in squadre di medio basso livello. Buon realizzatore, fisicato, darebbe meno garanzie dei due sopracitati ma sarebbe un interessante scommessa anche se a livello salariale non vien via a poco. E’ free agent ma potrebbe ricevere offerte da NBA ed anche Europa da 1 milione di dollari in su. La qualità si paga.
Per il posto lasciato vacante da Bertans prima (che non ritornerà, ha contratto ai Pelicans), e da Della Valle poi ho pensato ad un giocatore specialista, ad uno che morda in difesa, che anteponga la squadra a se stesso con un occhio (famo pure due), al portafogli. Ed ho partorito il nome di Tra-Deon Hollins, questo sì sconosciuto ai più. Non scelto al draft del 2017 firmò in Polonia dove però non hai mai giocato avendo risolto il contratto prima ancora di esordire: da allora solo G-League per lui dove si è fatto notare per la sua difesa in una lega dove essa è spesso un optional. Avrebbe un minutaggio limitato all’inizio ma potrebbe ricalcare le orme del sindaco di Buccinasco, alias Charles Jenkins, amatissimo dai tifosi e come quarta o quinta guardia assolutamente un lusso. In caso di flop comunque non sarebbe un problema dargli il benservito.
A metà tra i ruoli di guardia e ala troviamo Nunnally: anche a lui darei un’altra chance, questa volta da inizio stagione. Esperienza, duttilità e anche feeling con Wanamaker mi convincono a farlo rimanere.
- ALI: Confermati Micov e Brooks per i quali prospetterei un ruolo più marginale in Eurolega, farei un grande sforzo per riportare in Italia Gigione Datome. Sono strasicuro che abbia voglia di vincere quello scudetto che ancora gli manca e in caso di repulisti in casa Fenerbahce, potrebbe essere veramente tentato dalle sirene milanesi, specie se anche Gherardini atterrerà alla Malpensa munito di biglietto di sola andata. Oltre al buon Gigi in questo reparto prenderei un 4 puro e un 4-5 per andare di small ball quando necessario, soluzione tattica inesistente lo scorso anno.
- Come ala pivot il mio nome è quello di Jordan Mickey, già invocato su questi schermi 11 mesi fa e reduce da un ottima stagione al Khimky Mosca. E’ free agent e non costa poco ma se ci si muove per tempo per evitare l’inserimento di qualche altra grande danarosa si potrebbe firmarlo diciamo con un biennale da 2,5/3 milioni, meno di quanto percepiva Kuzminskas. Sarebbe un gran colpo perché è un giocatore ancora giovane, con margini di miglioramento, alla seconda stagione in Europa e con il processo di adattamento già concluso. Tira discretamente da fuori, atletico, versatile.
- Un altro giocatore che mi piace tantissimo è Maxi Kleber: tedesco e compagno lo scorso anno a Dallas di Klasse Dirk, non ha fatto male nella Nba per cui è possibile che gli venga recapitata qualche offerta da quel mondo: è free agent e lo scorso anno prendeva 1,4 milioni di dollari. Anche qui bisognerebbe essere bravi ad inchiostrarlo su cifre umane. Ottimo tiratore da 3, è un 4 purissimo, tecnico ma anche atletico anche se le battaglie in area non sono il suo pane quotidiano.
- Un altro nome che mi solletica è quello di Chris Boucher, attualmente impegnato (?) nelle NBA Finals a sventolare asciugamani. Lui ha contratto da 1,6 milioni per il prossimo anno, circostanza che rende un sogno o poco più vederlo varcare il tunnel del Forum. Nel caso però sarei veramente curioso di vedere cosa potrebbe combinare: è uno pterodattilo di 210 cm con apertura alare pazzesca, tira ottimamente da 3, ha istinti clamorosi per stoppare ed è un più che discreto realizzatore. Ovvio che in difesa avendo un baricentro alto e poca abitudine soffrirebbe nei cambi difensivi e verrebbe spesso attaccato anche in uno contro uno dalle sguscianti alette di stanza nel Belpaese. Sarebbe da verificare in generale la sua adattabilità al basket europeo avendo un minimo di pazienza però, diciamo almeno due annetti. Ma potenzialmente sarebbe un crack.
- Altri due nomi con caratteristiche simili a quelle di Kleber sono quelli di Luke Kornet, biancone di 213 cm gran tiratore ed autore di un ottimo finale di stagione ai Knicks che potrebbe valergli un ingaggio da qualche altra franchigia, e Tyler Cavanaugh , tiratore clamoroso da 3 punti e discreto atleta, sta facendo su e giù tra Nba e G-League, l’Europa potrebbe essere il suo approdo finale.
Si parla sui social di un interessamento per Aron White: come giocatore mi piace assai ma credo che si incastri pochino sia con Gudaitis che con Tarczewski. Troppo poco pericoloso da dietro l’arco.
- CENTRI: per l’Eurolega direi che con Gudaitis e Tarczewski siamo a posto, considerando che Mickey può tranquillamente dare minuti da 5.
Riassumendo i 12 a roster mi piacerebbe siano questi:
- Wanamaker James
- Nedovic Hollins
- Nunnally Micov Datome
- Kleber Brooks
- Gudaitis Tarczewski Mickey
Minutaggio diffuso, specialisti anche difensivi, alternative in tutti i ruoli; i 5 che si giocano i finali di gara decisivi (al netto delle caratteristiche degli avversari) sarebbero Wanamaker, James, Datome, uno tra Mickey e Kleber e Gudaitis. Ho visto di peggio.
SERIE A
Parco italioti.
Confermati Cinciarini e Brooks, farei lo stesso anche con Fontecchio dandogli minuti e responsabilità: non si lascia andare via un 24enne che ha dimostrato in passato di starci anche in Eurolega, anche se ovviamente da comprimario. Preso Datome che però in stagione regolare farei giocare pochissime volte (diciamo 10) e con minutaggi bassi io andrei per prima cosa a prendere Biligha da Venezia con un minimo buyout già previsto nel suo contratto. Molto sottovalutato ma molto migliorato negli anni, ragazzo positivo nel pieno della maturità , in Italia è uno dei migliori pivot (non a caso in nazionale) e in caso di necessità anche in Europa sono certo non sfigurerebbe.
Con uno stipendio basso viste le recenti non positivissime annate andrei a prendere Flaccadori, un po’ per lo stesso motivo di Fontecchio. E’ un 96 con già tanta esperienza anche europea, per fare il cambio va più che bene in Italia, e soprattutto data la giovane età potrà costituire una parte del nucleo italico del futuro. Ragazzo serio, a modo, mai un problema fuori dal campo.
Poi ci sarebbe Moraschini sul mercato: lo prenderei solo se il suo agente non sparasse cifre iperboliche. Ricordiamo che, tanto per dare dei numeri, lo stipendio 2018-19 di Della Valle da solo sarebbe superiore a quanto , se fossi io a fare i conti, darei a Flaccadori, Moraschini e Biligha messi insieme.
Poi ci vuole un ala grande: Polonara dopo questi playoff probabilmente rimarrà a Sassari o comunque si muoverà solo davanti ad una proposta indecente: quindi rinunciamo e andiamo a prendere un giocatore a basso costo per occupare lo spot di settimo/ottavo italiano.
Si potrebbe pescare dalla Legadue ma per ora butto lì uno Iannuzzi da rilanciare dopo stagioni opache susseguenti ad un grande esordio a Capo d’Orlando, ovviamente con uno stipendio di poco superiore al minimo sindacale. Poi il giovane: bene, darei fiducia a Giordano Bortolani, vivaio Olimpia classe 2000 che ha fatto bene in A2 a Legnano e che pian piano potrebbe guadagnarsi spazio e minuti.
E per chiudere il roster con l’ultimo italiano prenderei Pablo Bertone anche lui per pochi spicci. Giocatore di carattere, alzerebbe l’intensità in allenamento e all’occorrenza potrebbe tranquillamente tenere il campo.
Parco stranieri.
Volutamente ne ho selezionati 4 diversi da quelli del roster di Eurolega ma ovviamente si potrebbe fare una scelta diversa.
Un play con tanti punti nelle mani e capacità di creare dal palleggio tipo Keifer Sykes (volete un nome pescato dal sommerso che costa 1/6 rispetto al folletto avellinese? Kalin Lucas).
Un esterno di talento, con doti atletiche pazzesche, in grado di far saltare in piedi gli spettatori ad ogni suo decollo: Dj Stephens, 2 anni fa campione di Francia, lo scorso anno fino a metà stagione a roster con i Memphis Grizzlies, in seguito il taglio ed il viaggio in Bahrein a monetizzare.
Un lungo per completare il reparto dei centri con Biligha: non mi dispiace il veneziano Watt, in Italia è piuttosto dominante non solo in attacco. Ma ovviamente vi sono altre alternative meno costose anche se con profili diversi tipo il triestino Mosley Pescando al di fuori dell’Italia mi intriga molto Angel Delgado , 25enne dominicano che fa la spola tra i LA Clippers e la affiliata Agua Caliente (che nome spettacolare….ndr) nella lega di sviluppo. Penso che potrebbe accettare un buon contratto garantito per andare a giocare con continuità e ripresentarsi tra due anni al camp dei Clippers molto migliorato.
Poi un 4-5 che permetta di rinunciare al pivot classico per avere 5 tiratori insieme: io andrei su un giocatore che in Italia potrebbe essere devastante, nonostante un esperienza negativa in Eurolega faccia suonare il campanello d’allarme. Ma è ancora giovane, e potrebbe a suon di buone prestazioni convincere lo staff e guadagnarsi un posto nei 12 per la coppa. Allacciatevi le cinture e tenetevi forte: Anthony Bennett signori, sì proprio l’ex scelta n.1 al draft 2013 che ormai da tempo gioca in G-League, autore anche di prestazioni pazzesche come una partita in cui ha segnato 36 punti con 8/9 da 3. Potrebbe essere convinto da un progetto che parte sì da lontano ma che potrebbe spingerlo lontano….l’alternativa meno rischiosa potrebbe essere l’ex Sassari Kenny Kadji.
Ricapitolando i 12 a roster la domenica:
Lucas – Cinciarini – Bortolani
Dj Stephens – Flaccadori (Bertone)
Moraschini – Fontecchio
Datome– Brooks (Iannuzzi)
Bennett/ Kadji
Delgado – Biligha
E’ ovvio che la principale osservazione sia il costo di questa operazione doppia squadra: i 12 per l’Eurolega costerebbero quanto più o meno la squadra di quest’anno, mentre se sommiamo gli stipendi degli altri 10 selezionati per la serie A vien fuori una roba tipo 2-2,5 milioni in più . Non pochi ma nemmeno un esagerazione, e poi si potrebbero ulteriormente tagliare (ad esempio non prendendo Moraschini ).
Ok ho capito, il gioco è finito, ora torniamo coi piedi per terra e chissà che non mi legga anche chi sta nella stanza dei bottoni, e possa trarre spunto da questa mia disamina. Volendo poi è un attimo che mi mandino un offerta per fare il gm e mi decida a cambiare lavoro…..
Come diceva quel tale? I sogni aiutano a vivere meglio…..
Garbin Cristiano
@garbo75