Unicusano Virtus Roma-Givova Scafati 85-84
Parziali : 19-22 , 40-45 , 63-69 , 85-84
Unicusano Virtus Roma: Brown 7, Raffa 25, Benetti 12, Piccolo, Di Simone ne, Chessa 9, Sandri 15, Baldasso 5, Landi 10, Vedovato 2.
Givova Scafati: Di Palma ne, Crow 5, Fantoni 13, Naimy 25, Ammannato 7, Panzini, Perez, Matrone ne, Santiangeli 10, Johnson 24.
La cronaca
Ultima gara di questo ciclo terribile di partite per la Virtus Roma , che supera in volata un’eccellente Scafati 85-84 al termine di un match tiratissimo, deciso da un canestro in avvicinamento di Daniele Sandri (15) a pochi secondi dalla fine. Una vittoria tanto sofferta quanto importante, che consente alla squadra di coach Corbani di aggiudicarsi un posto tra le 8 squadre che si contenderanno la Coppa Italia ad inizio marzo in quel di Bologna. La squadra capitolina, priva per quasi tutta la partita del suo totem John Brown , infortunatosi alla caviglia dopo aver realizzato un canestro con fallo annesso, è riuscita ad aggiudicarsi la vittoria tra le mura amiche del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano nonostante un Massimo Chessa poco caldo dall’arco (9 punti con 3/10 da 3), ma che poi ha saputo prendere in mano la sua squadra nel quarto finale con tre triple fondamentali ed i problemi di falli di Landi e Baldasso. Sugli scudi il solito Anthony Raffa (25) ed il duo italiano composto da un Sandri decisivo nella ripresa dopo un anonimo primo tempo e un Benetti ancora un pò pasticcione ma che continua a lanciare segnali di crescita. Esce comunque a testa altissima un’eccellente Scafati, mai doma nell’animo e che ha mostrato ottima pallacanestro; la sconfitta di stasera ne fa ancora il fanalino di coda della graduatoria, ma la squadra del Patron Longobardi, in evidente crescita nelle ultime uscite (vedi vittoria sulla capolista Biella), prosegue la sua risalita sotto l’esperto occhio del navigato coach Giovanni Perdichizzi e del materiale umano a sua disposizione, su tutti l’asse composto dal play Yuval Naimy (MVP della gara con 25 punti e 15 assist), giocatore di categoria superiore, e dei lunghi Tommaso Fantoni e Linton Johnson , tutti giocatori di ottima caratura e che renderanno la vita difficile a tutte le squadre che affronteranno da qui in avanti.
Quintetto iniziale Virtus Roma : Raffa , Chessa , Sandri , Brown , Vedovato
Quintetto iniziale Givova Scafati : Naimy , Perez , Crow , Ammannato , Fantoni
Roma perde Brown, Scafati guida la partita
In avvio di partita Roma soffre decisamente l’impatto dell’asse Naimy-Fantoni, bravi a sfruttare le situazioni di pick and roll con la difesa casalinga maggiormente preoccupata di non lasciare spazio ai tiratori campani. Dall’altra parte la Virtus risponde presente con il solito John Brown, autore di ben 7 punti nei 7 minuti trascorsi in campo. Roma, sinora avanti nel punteggio, accusa pesantemente l’uscita dal campo del proprio lungo, faticando a trovare riferimenti offensivi e subendo il prepotente ritorno in partita di Scafati, che rimonta nel punteggio e chiude il primo periodo avanti 19-22, con Naimy già a quota 7 punti e 5 assist. Nel secondo quarto Roma aumenta l’intensità difensiva, mettendo pressione sul play israeliano e producendo un paio di palle recuperate che portano punti facili in contropiede con le schiacciate di Benetti e Landi, con quest’ultimo che intorno alla seconda metà del quarto realizza due triple che portano Roma sul 37-30. Scafati però è in partita, e l’ottimo lavoro in attacco di Linton Johnson e di Marco Santiangeli dalla panchina, più l’abuso del tiro da fuori in attacco di Roma, producono un parziale di 9-0 che riporta avanti i gialloblù, determinati a conservare il vantaggio acquisito e raggiungendo la via degli spogliatoi sul 40-45 in proprio favore.
La Givova tenta l’allungo, Roma risponde dall’arco
In apertura di ripresa si registrano subito problemi di falli per l’Unicusano, con Landi e Chessa rispettivamente a quota 4 e 3 falli commessi. Johnson, sempre ben innescato, domina nel pitturato avversario, mentre Roma sembra essersi sbloccata dall’arco grazie alle triple di Sandri, Raffa e Benetti. Quest’ultimo, con un comodo tiro dai 6.75 riporta avanti i suoi, che per la seconda subiscono il prepotente rientro degli ospiti, spinti dall’asse Naimy-Johnson e da 5 punti di Ammannato. La Givova raggiunge anche il suo massimo vantaggio di 9 lunghezze, che diventano 6 con il canestro di Baldasso che sancisce il 63-69 di fine terzo quarto. L’ultimo periodo si apre con Raffa tenuto a riposo in panchina; Corbani si affida quindi ad un quintetto interamente italiano, che può godere di un Massimo Chessa sbloccatosi dalla linea da 3 punti e che con due triple consecutive riporta Roma ad un passo dalla rimonta, resa vana da due triple in successione di un inarrestabile Naimy. Sandri e Benetti dall’altra parte rispondono presente, e la terza tripla di Chessa riapre completamente i giochi. Nell’ultima metà del quarto finale le squadre rispondono colpo su colpo ai canestri avversari, con Johnson che continua a banchettare sotto il canestro romano, mentre Corbani risponde con un quintetto piccolo pronto a cambiare sui blocchi avversari. Nel finale si segna col contagocce, Raffa impatta a quota 83-83, al quale risponde Naimy con un 1/2 dalla lunetta. Santiangeli manca il colpo del KO, e dall’altra parte Sandri taglia con il giusto timing nel cuore dell’area gialloblù sfruttando come meglio non poteva fare l’assist di Raffa. Naimy da 3 non trova il canestro del controsorpasso e Roma può così festeggiare il ritorno alla vittoria dopo lo stop di Agrigento, e festeggiando l’accesso alle Final 8 di Coppa Italia.
Questa l’analisi di coach Fabio Corbani in conferenza stampa:
«Ringrazio il General Manager per le belle parole spese nei confronti miei e dei giocatori. Partendo dai ragazzi abbiamo vinto una partita che era diventata una finale come ci eravamo già detti più volte; volevamo toglierci lo sfizio di provare ad arrivare alle Final Eight di Coppa Italia e quindi sono molto contento per loro. Soprattutto per quello che fanno ogni giorno in palestra, per come sono dediti all’ascolto, per come mostrano continua disponibilità a migliorare ogni singola proposta tecnica e questo credo sia il giusto premio per i giocatori per lo staff e per il club. Tutte le difficoltà le superiamo con il sorriso e questo credo sia la fotografia del nostro gruppo. Detto questo non abbiamo fatto niente perché abbiamo solamente finito il girone d’andata, ora ci aspetta quello di ritorno molto impegnativo dove le squadre si muoveranno sul mercato e cambieranno la loro struttura, come è tipico in questi anni di Lega troveremo squadre diverse, più forti. Noi cercheremo di migliorarci con le nostre qualità, oggi a dimostrazione del nostro percorso di crescita ad esempio Benetti ha fatto una partita molto consistente. La partita è stata molto difficile anche perché poi c’è stato l’infortunio di Brown che si è aggiunto all’assenza di Chessa, e i problemi di falli; una serie di difficoltà quindi che però con energie nervose e trovando soluzioni difensive e offensive diverse rispetto al solito siamo riusciti a risolvere, poi chiaramente è sempre un tiro che entra o esce, ma avevamo perso così ad esempio con Legnano ed Eurobasket e stavolta siamo stati premiati. Vittoria di cuore ed energia».
Valerio Cristilli