Sotto la bellissima Mole Antonelliana riparte il basket femminile ed anche la serie B scalda i motori per la nuova stagione, con una nuova formazione ai nastri di partenza, la Pallacanestro Torino.
Dalle ceneri della BKB, formazione che ha visto sfumare la serie A2, nella finale contro Campobasso o meglio contro la fenomena Blanca Quinonez che ha deciso la partita oserei dire da sola (per la sudamericana 52 punti nei due confronti), è nata il 6 agosto 2024 una nuova compagine, la Pallacanestro Torino, formazione che vuole identificarsi ancor di più col capoluogo sabaudo.
Subito la dirigenza della Pallacanestro Torino ha effettuato scelte importanti con il cambio alla guida tecnica salutando coach Baldovin (per lui panchina in serie C con Area Pro), e l’arrivo del giovane tecnico rampante Francesco Lanzano, assistant manager per quattro stagioni fra A1 e A2 nella Libertas Moncalieri.
Il roster perciò non è stato completamente rivoluzionato, anzi è rimasto un giovane zoccolo duro per permettere al gruppo di amalgamarsi con estrema velocità, andiamo ad analizzare la struttura della squadra.
Nel capitolo confermate troviamo Miele (classe 2000), una guardia dalle ottime doti, che aspetta il suo anno della consacrazione, la play Chiara Bertoglio (2002), la sempre eterna Michaela Stejskalova (1987), giocatrice dalla grande carriera e dalle ottime percentuali balistiche, gioventù nel ruolo di play con Maria Ricino (classe 2003), conferma ricevuta, per il prodotto di Biella.
Tra le conferme della Pallacanestro Torino proseguiamo con la guardia (classe 1998), Annachiara Crocetta, prodotto del florido vivaio delle Lupe di San Martino per finire con la fortissima Cecilia Albano, ala grande (1996), con un glorioso curriculum e che ha giocato nel Sanga Milano, Vigarano, Broni, tutte piazze che con la serie B hanno poco a che vedere, conferma anche per Serena Carbonatto.
Coach Lanzano, in accordo con la società, ha scelto come nuovi innesti giocatrici che già conosceva per avere cosi delle basi solide sulle quali costruire il progetto tecnico.
È arrivata il prodotto di Polismile, Sofia Lepore (classe 2005), la lunga Elisa Carfora (classe 2005), fra le più promettenti pivot del panorama torinese nonchè, dal Basket Torino, l’ala forte Teresa Ricci in arrivo dopo l’esperienza a Moncalieri.
Ma la Pallacanestro Torino ha grandi ambizioni e sono arrivate delle giocatrici che rappresentano un vero lusso per la categoria come la play (classe 2003), Anita Ramasso, che dopo una brillante stagione in A2 a Moncalieri, in alternanza con Pasero, ha portato le lunette alla salvezza ed è pronta ad essere protagonista nel costruire il gioco di coach Lanzano.
Sempre dal Basket Torino è arrivata Elena Gregori, classe 2003, atleta decisiva in serie B due anni or sono per la promozione della squadra di coach Corrado ed elemento affidabile anche in serie A2.
C’è poi la top scorer Giulia Ravinetto, ala piccola devastante, che ha chiuso la scorsa stagione a Biella con 15.5 punti di media una freccia offensiva nell’arco di coach Lanzano.
Per continuare a sognare la dirigenza ha concluso in bellezza il suo mercato con l’acquisto di Elena Giordano (classe 2002), che dopo una stagione altalenante in A/2 con Moncalieri, è vogliosa di ritornare protagonista con la casacca di Torino.
Interpelliamo il capo ufficio stampa della Pallacanestro Torino, Davide Aracri, per una breve intervista:
1) Ciao Davide, quali i motivi del vostro cambiamento di nome e logo?
Quest’anno abbiamo voluto unirci ancora di più alla città di Torino, partendo dalla denominazione, dal nostro logo, che rappresenta la Mole Antonelliana, con l’ambizione in futuro, perchè no, di diventare la prima squadra femminile della nostra amata città.
2) Quali sono gli obiettivi della società in questa stagione?
Cercheremo di vincere, la serie B nel corso degli anni, è diventata un campionato molto difficile, ma è inutile nascondersi, il nostro obiettivo è la serie A2, speriamo in questa stagione di aver miglior sorte, ma i presupposti ci sono tutti.
3) Avete cambiato guida tecnica, quali i motivi di questa decisione?
Colgo l’occasione, per salutare coach Baldovin, che la scorsa stagione ci ha dato una grossa mano, Flavio, aveva un doppio incarico l’anno scorso, noi e la serie C con Area Pro, è logicamente unire i due impegni, risulta molto gravoso, lo ringraziamo per la competenza e la professionalità dimostrata.
4) Vi allenerete fra Torino e Collegno, pensate in futuro di avere una vostra casa?
Questa stagione, ci alleniamo al Ruffini, nel glorioso Pala Asti, mentre le gare casalinghe le disputeremo a Collegno, il nostro sogno, è avere una nostra sede, cosa molto difficile a Torino, per la scarsità di spazi, ma siamo giovani, ed i sogni possono sempre realizzarsi.
5) Punterete in futuro anche sul settore giovanile?
Per adesso no, la nostra società è nata da poco, vogliamo prima stabilizzarci con la prima squadra, e poi potremmo pensare ad avere un vivaio da far crescere, ma ogni cosa a suo tempo.
6) Cosa ha portato coach Lanzano?
Oserei dire la fame di vittoria, abbiamo puntato su un allenatore giovane, ma che ha affiancato maestri importanti come Spanu e Terzolo, la sua carica è contagiosa, vedremo sicuramente un basket veloce e spumeggiante e chissà, la fortuna aiuta gli audaci.
Matteo Avagliano