Si riparte, col treno di All Around, dopo una fermata piemontese, si ritorna nella patria del basket tricolore, il Veneto, oggi parliamo dell’Alpo Villafranca, neo promossa in A1, è con noi, il presidente Renzo Soave.
Grande stagione per l’Alpo, promozione in A1, quale è stato il fattore determinante di questo successo?
Sicuramente,le ragazze hanno avuto un avvio difficile, ad inizio campionato, in trasferta, perdevamo sempre, va sempre ricordato, che noi, abbiamo rinnovato quasi l’intero roster questa stagione, nel quintetto base, avevamo 3 atlete nuove.
Quindi, grazie ad uno staff tecnico, altamente qualificato, col tempo siamo riusciti a creare la giusta amalgama nel gruppo, che ci ha portato alla realizzazione di una impresa storica.
Durante la stagione, quale è stato il momento più difficile?
Noi, non abbiamo costruito una squadra per andare in A1, vi erano società sicuramente più accreditate di noi, ma volevamo fare un campionato ad alta quota, il momento più difficile, è stato certamente dopo la Coppa Italia.
Abbiamo perso 3 gare su 4, sconfitta ad Udine, abbiamo perso in casa contro Umbertide, sconfitta all’ultimo turno della regular season contro Treviso, eravamo praticamente cotte fisicamente, è la fiducia nei nostri mezzi stava crollando.
Vi è stata la cosiddetta partita della svolta?
Con certezza assoluta, ti dico la prima gara playoff contro Empoli, le toscane erano una grande squadra, che avevano terminato la stagione in una posizione, che non rispecchiava le loro enormi qualità tecniche, ma quella sera le nostre ragazze sono tornate, per regalarci una cavalcata entusiasmante che ci ha portato in A1.
Nuovo logo presentato da poco, un nuovo ds come Zambonini, come si è arrivati a queste scelte?
Sul logo, avevamo voglia da tempo, di fare un vero restyling, restando fedeli alla AB di Alpo Basket, ma svecchiando un po’ il tutto, una presenza in A1 lo richiede, sul direttore sportivo era una figura che cercavamo da tempo, con Manlio siamo amici da anni, e per affrontare in modo serio e professionale la A1, vi era necessità di avere un professionista a dirigere l’area tecnica, è Manlio ha grandi doti professionali.
Come è il rapporto con la città di Villafranca, l’amministrazione comunale è vicina alla società?
I nostri tifosi sono unici, e sempre più numerosi in questi anni, ci trasmettono calore ed il nostro palazzetto è sempre una bellissima bolgia chiassosa e rumorosa.
Sull’amministrazione comunale , ti dico , che dopo la promozione ha iniziato subito i lavori al palazzetto, la nostra casa è giovane, ma era stata abbandonata per troppi anni, quindi aveva bisogno di una rinfrescata, per poter rientrare nei parametri per l’idoneità a giocare in A1, ma la cosa che non capisco è perchè questi lavori non sono stati fatti prima, anche la A2 è un campionato importante.
Anche nella prossima stagione in A1, vi saranno tante defezioni, di squadre che non si iscriveranno, quanto è difficile fare basket in Italia?
Le difficoltà sono tante, ho finito da pochissimo, tutte le pratiche burocratiche, per poter iscrivere la squadra al campionato di A1, ed è veramente terribile il nugolo di autorizzazioni e scartoffie da preparare.
Poi economicamente bisogna rivedere il tutto, i Nas sono improponibili, si arriva a pagare ben settemila euro per il tesseramento di ogni singola atleta, su di un roster di dieci ragazze, ci vogliono settantamila euro, è pazzesco, se pensiamo che il sistema produce pochissimi ricavi, fra la A1 e la A2, le spese si triplicano per una società.
Quale sarà la composizione del roster questa stagione?
Partiamo dalle conferme di Soglia, Parmesani, Moriconi , Rosignoli, Frustaci, abbiamo preso l’americana Mathias, vecchia conoscenza italiana, ha giocato 3 anni ad Empoli, Spinelli, giocatrice che a 15 anni ha esordito in A2, poi gli infortuni l’ hanno frenata, ma già la scorsa stagione a Faenza è ritornata sui suoi importanti livelli.
Crediamo tanto, in Ostojic ha 21 anni, e l’anno scorso ha fatto vedere grandi cose a Trieste, la play sarà Rainis, che dopo Brescia, ha fatto una buona seconda parte di stagione a Bolzano, chiuderemo il roster con una lunga, trattiamo Tulonen del Sanga, che potrebbe essere un grande valore aggiunto per noi.
Ha fatto rumore, la mancata conferma di Nori, come è andata la trattativa?
Noi come società, abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di Alice, tanto è vero che con noi, aveva un accordo biennale, la sua scelta di trasferirsi al Sanga Milano, è stata dettata non solo da una scelta economica, ma nel suo caso da una vera e propria scelta di vita, ciò non toglie che la sua partenza mi abbia lasciato un pizzico di delusione.
Quali saranno i vostri obiettivi, per la prossima stagione?
La nostra Eurolega si chiama salvezza, sarà per noi un anno tribolato e pieno di sofferenza, perchè ripeto non ci aspettavamo di salire in A1, ma saremo la sorpresa del campionato, pronti a combattere come ha sempre fatto l’ Alpo Basket, venderemo cara la pelle , questo è sicuro.
Quale secondo lei, la giovane ragazza del vostro vivaio, che potrà emergere in questa stagione?
La nostra prima squadra, avrà per tutta la stagione, ben 3 ragazze del nostro vivaio, aggregate con loro, non voglio fare nomi, ma posso dire che ne sentirete parlare.
Matteo Avagliano