Bologna, 1 aprile 2024 – L’Estra Pistoia fa un bel Pesce d’Aprile ad una Virtus Bologna presuntuosa e disarmante per la sua superficialità.
L’inizio della gara è stato quello che ogni osservatore, esterno e non, si sarebbe aspettato, con Bologna a cercare in ogni possesso l’area per sfruttare i mismatches fisici in ogni ruolo e con l’Estra alla ricerca ossessiva del tiro da tre punti per non pagare troppo dazio sotto le plance.
Il piano partita è sembrato funzionare ed il gap di una quindicina di punti la Segafredo è sembrato poterlo gestire durante la gara, ma che qualcosa fosse cambiato dopo il primo quarto era sotto gli occhi di tutti, visto che i due quarti centrali hanno visto i toscani segnare ben 27 punti per parziale.
Una squadra in salute e concentrata avrebbe saputo cogliere il pericolo, ma la Virtus Bologna di stasera, evidentemente, non aveva la testa per accorgersene e nell’ultimo quarto ha permesso all’Estra di giocare la propria pallacanestro trovandosi in balia dei marosi pistoiesi che l’hanno travolta a forza di triple.
I numeri dell’ultimo quarto sono tutti lì da leggere: 11/14 al tiro totale, 7/8 nel tiro da 3 punti per la squadra di coach Brienza mentre i bolognesi non capivano cosa stesse succedendo.
Anziché ricomporsi e compattarsi i bianconeri hanno pensato bene di adeguarsi al ritmo voluto dai toscani e, adeguandosi al loro ritmo, non hanno più trovato il bandolo della matassa. Per spiegare bene il crollo mentale dei bolognesi basta leggere i numeri: 1/11 nel tiro da tre punti, 3/5 nel tiro da 2.
I N A C C E T T A B I L E.
Altra grandissima gara per la rivelazione del campionato. E’ una squadra seria, che sa cosa vuole e come ottenerlo. Gioca la sua pallacanestro sempre e comunque, ha un canovaccio ben preciso dove ognuno sa cosa deve fare e soprattutto ha una durezza mentale che non le fa dare per persa alcuna partita e senza il miglior Varnado, chapeau.
In casa bolognese bisogna che i giocatori comincino a guardarsi allo specchio. Dopo la disfatta di Pesaro questo è un KO, ripetiamo, inaccettabile. La gara di Brescia ed anche la sconfitta di venerdì contro il PAO sembravano aver dato segnali di ripresa, soprattutto mentale, da parte degli uomini di coach Banchi, ma la gara di stasera ha fatto riemergere tutti i dubbi e le perplessità che questo scorcio di stagione sta sollevando sulla squadra felsinea.
La presunzione di voler decidere la gara lasciando il piano partita iniziale, l’incapacità di capire che giocare ai ritmi di Pistoia ti espone al rischio delle strisce dei loro tiratori, intestardirsi nel tiro da tre punti nell’ ultimo parziale sono tutti indizi di superficialità, di convinzione che in un modo o nell’altro la partita si sarebbe portata a casa e sono comportamenti inaccettabili per una squadra che sta lottando per il primo posto.
La cosa “tragica” di questi comportamenti è che la scorsa stagione dovrebbe aver insegnato ai giocatori bianconeri l’importanza del fattore campo nei play-off, ma evidentemente i vari Belinelli, Hackett, Lundberg e Mickey hanno poca memoria.
Fino ad ora io non avevo mai espresso pareri tranchant sulla squadra, ma ora la misura è colma, certi cali di concentrazione non sono più ammissibili e sarebbe il caso che i giocatori e lo staff tecnico ne prendessero coscienza perché una stagione, che fino a quaranta giorni fa era giudicata da tutti più che positiva, sta virando pericolosamente a sud.
I mezzi per risalire e consolidarsi ci sono tutti, sarebbe il caso di fare mea culpa, resettare e ricominciare a giocare come questa squadra sa fare.
Highlights
Sala Stampa
Parziali: 26-14; 29-27; 28-27; 10-32
Pagelle
Iffe Lundberg 4: si intestardisce nel tiro da 3, non tiene in difesa e da play è improponibile, ha fatto grandi gare in Eurolega, ma non è Michael Jordan, che scenda dal pero e giochi insieme ai compagni.
Marco Belinelli 4: è il capitano, e da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Capisco che la sua arma migliore sia il tiro in uscita dai blocchi, ma ogni tanto una variazione ed un urlaccio in più ai compagni aiuterebbe.
Alessandro Pajola 4: subito in difficoltà con i falli non riesce mai ad entrare in partita. Anche lui nell’ultimo quarto non riesce a far ragionare la squadra.
Ognjien Dobric 4: inizia molto bene la gara ed è fra i protagonisti dell’allungo bolognese. Nel secondo tempo viene lasciato in panchina e quando rientra deve provare a marcare Payton Willis… Stanotte non dormirà sicuramente bene.
Bruno Mascolo s.v.: due minuti, poco da dire.
Rihards Lomazs 6: cinque minuti di ordinaria amministrazione.
Toko Shengelia 3: alla peggior prestazione in maglia Virtus. Svagato, assente anche difensivamente, anziché far valere la propria fisicità non cava un ragno dal buco, ed Hawkins ringrazia.
Daniel Hackett 4: è il leader caratteriale della squadra e anche lui fallisce il compito nell’ultimo quarto. Deve dare ordine e va in confusione.
Jordan Mickey 5,5: il suo +/- recita -10, ma non è tutta colpa sua. Se viene servito con continuità fa male alla difesa toscana, ma da solo può fare poco. Comunque non decisivo.
Achille Polonara 6,5: buona gara del Pollo, inspiegabilmente assente nell’ultimo parziale, magari Hawkins contro Achille qualche difficoltà in più l’ avrebbe trovata.
Ante Zizic 7: fa quello che deve fare, tira con più del 70% al tiro, prende 8 rimbalzi. Nell’ultimo famigerato quarto gioca 4 minuti e non riceve un pallone…
Awudu Abass 4: anche lui crolla nell’ultimo quarto, fa falli sciocchi e non riesce ad imporre la sua fisicità in attacco.
Payton Terrell Willis 8,5: è lui che non permette al vantaggio Virtus di dilatarsi troppo, poi nel finale manda nei matti prima Dobric e poi Abass, decisivo.
Gianluca Della Rosa 7: nell’ultimo quarto dirige e difende come un ossesso, larga parte della getione finale è merito suo.
Charlie Edward Moore 7: deleterio nel primo tempo, si ritrova nel secondo e contribuisce in maniera determinante alla grande rimonta biancorossa.
Lorenzo Saccaggi 5,5: non riesce a giocare contro i play bolognesi, come all’andata.
Del Chiaro 6: dà minuti di riposo ad Ogbeide senza fare disastri.
Mamadu Dembelè n.e.
Jordon Varnado 6,5: ha l’intelligenza di forzare pochissimo e di lasciare la ribalta ai compagni e non subisce la fisicità di Shengelia.
Ryan Hawkins 8,5: è una di quelle sere… Non sbaglia nulla e gli viene lasciato troppo spazio. Quando entra in fiducia, come tutta Pistoia, diventa infallibile, bravo.
Derek Ogbeide 8,5: prende da solo la metà di tutti i rimbalzi Estra. Deve lottare da solo coi lunghi bolognesi e fa una gran bella figura, potrebbe diventare un uomo mercato interessante.