Un tiro libero di Cinciarini a meno di un secondo dalla fine del primo tempo supplementare regala la vittoria alla Carpegna Prosciutto Pesaro contro una Virtus Bologna evidentemente provata dal recente impegno in Eurolega contro il Real Madrid. Per i pesaresi è una vittoria che vale come oro per sperare ancora nella corsa salvezza. Per Bologna è una sconfitta che fa meno male del previsto se consideriamo che le prime delle classe, tranne Venezia, hanno perso.
IL MATCH
Alla Vitrifrigo Arena sono accorsi più di 7.400 spettatori per assistere a una classica del basket italiano: la sfida tra Pesaro e Bologna. Meo Sacchetti schiera nel quintetto iniziale i seguenti giocatori: Bluiett, Wright-Foreman, Cinciarini, Mazzola e Totè; sulla sponda bolognese coach Banchi sceglie Belinelli, Pajola, Shengelia, Mickey e Cordinier.
Il match si rivela sin da subito equilibrato con Bologna in leggero vantaggio. Nel primo quarto ad aprire le marcature è Leonardo Toté, ma la risposta di Bologna non si fa attendere e inaugura il punteggio con Mickey e Shengelia. La Virtus prova ad allungare sul risultato con il solito Toko Shengelia, ma l’operazione viene rovinata da McDuffie che nel finale del primo quarto segna 5 punti consecutivi. Dopo dieci minuti di gioco sul tabellone il risultato è 18-19.
Nella prima parte del secondo quarto Lundberg è il nemico numero uno della VL, il quale è la momentanea spina nel fianco, con la complicità di Zizic per i pesaresi portando la Virtus a +8. I canestri di Bamforth e Toté provano ad arginare l’avanzata virtussina. Mickey arresta momentaneamente la resistenza pesarese con due canestri consecutivi. Ora Cinciarini si prende la VL sulle spalle con l’obiettivo di restare attaccati alla squadra allenata da coach Banchi e ci riesce. Prima dell’intervallo lungo il risultato è ancora in equilibrio Pesaro-Bologna 33-36. Per ora i due sorvegliati speciali della serata Wright-Foreman (0 punti) e Belinelli (3 punti) hanno deluso le aspettative.
Il ritorno in campo dopo l’intervallo lungo vede Belinelli segnare 5 punti consecutivi. Nel frattempo si sblocca Wright-Foreman. Dopo la tripla di Cinciarini che riporta Pesaro a -3 Banchi ricorre al time-out per spezzare il ritmo dei padroni di casa. Seguono il tap-in di Bluiett e il canestro di tabella di Zizic. Dopo una fase piena di errori in fase offensiva per la Vuelle e i tiri liberi per Zizic, due su due, arriva McDuffie a sistemare le cose per Pesaro. Le ultime azioni del terzo quarto vedono Zizic che taglia l’area pesarese bevendosi la difesa e la tripla di Tambone che sancisce la fine del terzo quarto. 50-53.
Iniziano gli ultimi dieci minuti e capitan Tambone pareggia i conti con una bomba. McDuffie porta la VL in vantaggio con un’altra tripla. Ora Pesaro ci crede veramente. La Virtus toglie la felicità del vantaggio realizzando una bomba con Abass e, dopo i liberi di Totè (uno su due), ha la “faccia tosta” di aggiungerne un’altra. Polonara e Lundberg copiano da Abass, ma Cinciarini tenta di scuotere i suoi con diversi canestri e tenendo a galla la VL. Time-out Pesaro per definire il finale di partita. I liberi di Abass segnano il+7 per Bologna (64-71). Tuttavia una tripla e due liberi a segno di Wright-Foreman portano Pesaro a -3. E alla fine ci pensa McDuffie a segnare la bomba del pareggio e portare le squadre all’overtime. 72-72
Iniziano i 5 minuti del tempo supplementare Mazzola dal post si gira e realizza. Belinelli risponde d’autorità con una tripla. Gioco da tre punti di McDuffie: segna canestro e aggiuntivo. Belinelli ancora troppo solo pareggia i conti . Wright-Foreman risponde a Mickey. Mazzola mette una tripla pesante. Gli arbitri decretano un discutibile tecnico a Wright-Foreman prima di andare ai liberi (uno su due).
Belinelli non sbaglia il libero del tecnico. Ancora liberi per Shengelia che fa due su due che vale 83-82. Wright-Foreman fa una giocata strepitosa in area sorprendendo la difesa bolognese (85-82). Prima Lundberg e poi Cinciarini dai liberi fanno uno su due. Il fallo di Wright-Foreman sul tiro dall’arco di Belinelli regala tre liberi per Belinelli che fa tre su tre. Time-out Pesaro a 7 secondi dalla fine del supplementare sul risultato di 86-86. Pajola commette fallo su Cinciarini a 0.8″ dalla sirena. Ora il play di Pesaro ha in mano i liberi della vittoria praticamente a partita conclusa. Segna il primo e si aprono le porte della vittoria per Pesaro.
Pesaro fa l’impresa vincendo 87-86 contro una ben più attrezzata Bologna.
TABELLINI
Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – Virtus Segafredo Bologna 87-86 dopo overtime
Progressione: 18-19; 33-36; 50-53; 72-72; 87-86.
HIGHLIGHTS
SALA STAMPA
Meo Sacchetti, coach CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO
“I ragazzi hanno dimostrato di avere carattere. È stata una battaglia fisica ma abbiamo avuto l’atteggiamento e lo spirito giusto. L’unico problema è non tornare di nuovo indietro. Ci gustiamo i due punti ottenuti contro una squadra di Eurolega, ma dobbiamo vedere se abbiamo capito come giocare o no. Tutti hanno portato un contributo importante, stasera siamo davvero felici. Cinciarini ha dato l’anima, non lo scopriamo certo stasera.”
Luca Banchi, coach VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
“Mi trovo a commentare una brutta sconfitta, pagando l’energia dei nostri avversari che come prevedibile hanno giocato con la determinazione di chi cerca di sfruttare ogni occasione per conquistarsi un vantaggio. Abbiamo faticato a rimbalzo, abbiamo faticato a eseguire in attacco con la solita fluidità e farlo con continuità, penso che il numero di secondi possessi concessi ai nostri avversari, il numero delle palle perse e le percentuali ai liberi sono a testimoniare una gara che abbiamo fatto fatica a indirizzare. Ogni volta che abbiamo acquisito dei vantaggi compreso quello che poteva essere decisivo, a conclusione del tempo regolamentare, non abbiamo avuto la lucidità per trovare le giocate che servivano per chiudere la partita. Archivio con amarezza e delusione una gara che non abbiamo saputo indirizzare come avremmo dovuto, pur riconoscendo i meriti ai nostri avversari che hanno giocato con grande energia come prevedibile e hanno cercato di mettere in campo quell’aggressività cui non sempre abbiamo saputo rispondere come avremmo dovuto.”