Lo abbiamo capito da tempo che l’Eurolega dell’Olimpia Milano abbia cambiato direzione dopo le grandi fatiche di inizio stagione. Un dato per tutti: nell’ultimo mese con questa fanno 5 vittorie e due sconfitte entrambe con le squadre di Atene, entrambe arrivate dopo buone partite con arbitraggi sospetti.
Quindi questa ItalOlimpia dopo aver vinto contro il Bayern 4 giorni fa concede il bis e sconfigge l’altra tedesca in una partita dall’andamento piuttosto simile, e con gli stessi protagonisti a tirare la carretta biancorossa.
E’ la truppa italica, capitanata da Melli, con Flaccadori e Bortolani a recitare la parte dei protagonisti e diventati assoluti idoli del Forum e questo mi riporta indietro nel tempo, agli anni mitici dove accanto a stranieri di primo livello gli italiani erano la spina dorsale della squadra e Dan Peterson, 88 anni oggi, sarebbe certamente d’accordo con me
Da segnalare anche un Devon Hall tornato sui livelli di 2 anni fa casualmente una volta esonerato dai compiti di regia e lasciato libero di attaccare le difese: ovvio che la presenza di Napier ha reso possibile tutto questo, anche se l’ex Blazers non ha tirato bene e nemmeno effettuato delle scelte oculate in attacco specie sotto pressione.
La squadra tedesca non sarà la più talentuosa ma è organizzata discretamente e tende a non lasciare troppo spazio di azione vicino al ferro per i piccoli, e quindi per Milano è stato fondamentale trovare dei punti fin dall’inizio con Melli molto attivo ma sempre tirando dalla media.
Sotto canestro né Voigtmann, né Hines né tantomeno Poythress son riusciti a fare male all’Alba, e quindi gli esterni hanno dovuto creare tanti tiri dal palleggio facendolo molto bene, segnando con buona continuità
Ed ancora una volta Bortolani ha messo punti pesanti, con una maturità ed una sfrontatezza che sembra che giochi in Eurolega da 10 anni. Buona notizia per Messina ma anche per Pozzecco e la nostra Nazionale perché se continua così un posto nei 12 bisogna trovarglielo, e lo stesso discorso vale per Flaccadori.
Ora però testa a giovedì perché ad Assago arriva la Stella Rossa reduce dalla sconfitta contro il Villeurbanne e desiderosa quindi di interrompere il momento non troppo positivo. I biancorossi dovranno stringere ancora i denti e raschiare le ultime energie sul fondo del proprio serbatoio per vincere una partita da favoriti con tanto da perdere ma anche parecchio da guadagnare.
Un altro successo e l’Olimpia Milano probabilmente aggancerebbe a 10 vittorie la zona play in sfruttando al meglio la striscia di gare casalinghe: ma prima bisogna battere Teodosic e Nedovic, due per i quali la partita contro Milano non è mai una sfida come le altre.
IL TABELLINO: Olimpia Milano 82 – Alba Berlino 76
DIAMO I NUMERI
2 – gli airball di Melli, uno clamoroso dalla linea del tiro libero. Ovviamente glieli perdoniamo perché è l’anima di questa squadra, specie difensivamente. Ma anche in attacco da quando Mirotic non c’è più ha cambiato totalmente approccio. Nelle prime 7 partite ha segnato 24 punti (3 e rotti di media) totali mentre nelle restanti 13 ne ha messi 141 ( praticamente 11 di media). Dati che parlano da soli.
5 – sono i punti di Tonut in pochi minuti (11) molti meno di quelli giocati anche nel recentissimo passato. E sono stati punti fondamentali per la vittoria milanese. Devo dire che Stefano fa troppa fatica ad avere quello status di punto fermo nello scacchiere biancorosso, è come se ad ogni partita si dovesse guadagnare costantemente la fiducia di Messina neanche fosse un 19enne alle prime armi in Eurolega. L’arrivo di McGruder rischia poi di tagliargli ancora di più i minuti e le responsabilità ed è quasi come un accompagnamento verso l’uscita dai piani tecnici per il 2024-25. Io lo confermerei tutta la vita, bisogna apprezzare quel che Stefano fa e capire quel che non sarà mai e cioè un leader…
18 – i punti della coppia italiana dell’Alba, al secolo Procida e Spagnolo. Hanno giocato la classica partita loro, nel senso che hanno fatto vedere dei lampi di talento abbaglianti ma a me rimane sempre il dubbio sulla loro reale consistenza. Cerco di spiegarmi: la mia impressione è che, quando le partite si decidono, loro tendono a fare la scelta più difficile e non quella più facile e poi sono molto alterni anche all’interno della stessa partita. Per dire, se mi proponessero uno scambio Flacca-Spagnolo ad oggi direi certamente di no, come anche uno Procida-Bortolani. Rimangono comunque due giocatori di 21 e 22 anni con ampissimi margini di crescita e capaci di elettrizzare il pubblico con le loro giocate ma per vincere ad oggi prendo altro. Siete d’accordo?
32 – ecco, visto che si parla di prendere giocatori vincenti secondo me Thiemann è un giocatore che fa vincere e che io prenderei subito in caso Voigtmann dovesse lasciare Milano (ma anche dovesse rimanere, in realtà). Solido, concreto, buon attaccante e ottimo atleta mi pare pronto per abbandonare la Germania in luogo di piazze più ambiziose. All’Olimpia Milano al posto di Poythress celo vedrei bene come 1 milione di euro sul mio conto corrente, che ne dite?
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
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