Da un pò di tempo, sapete, lasciamo parlare il più possibile le immagini. Del resto, a ogni gara riprendiamo fra esterno, quando non abbiamo l’accredito, o interno, anche ore, fra pubblico e personaggi, tifosi e addetti ai lavori, staff e allenatori, e in generale tutti quanti concorrono all’evento sportivo.
La partita, per noi, è sullo sfondo, per questo vi proponiamo solo ora il videoaffrescone della vigilia di Natale, a Bologna, tra Fortitudo e Trieste, vinto dalla F scudata.
Si parla di tifosi e un giocatore di Trieste, reduce dalla retrocessione, di pullman di sostenitori giuliani con insegne slovene, come da foto che abbiamo scelto.
Ci siamo mossi per l’accredito solo dallo stadio Dall’Ara, tipo 4 ore prima del match, per il pr Andrea Tedeschi, redattore a Trc Bologna, il problema era solo il timing, una volta chiederemo l’accredito nei tempi.
Comunque abbiamo lavorato bene, raccontando Lodovico Deangeli, fra gli italiani di Trieste, reduce da retrocessione, dolorosa, all’ultima giornata, dopo una stagione spesso in zona tranquillità, con quell’allenatore giovanissimo, che può essere nostro figlio. Legovich, ecco, a cui Repubblica, nazionale, dedicò un’intervista in apertura di pagina.
C’è stato spazio anche per la nostra chiacchierata con il medico della Fortitudo, grazie a Francesco Livorti, ex Telesanterno, che almeno non si è opposto. E’ giornalista, abbiamo dialogato con lui in video, pubblicamente, senza inquadrarlo, a Bologna-Atalanta, e poi è team manager, della Bologna2.
Fra i vari troverete anche i nostri spostamenti nel parcheggio, il nostro ascoltare magari una partita alla radio o chiedere informazioni ai passanti.
Ci è mancato solo di salutare Attilio Caja, il nostro mito, abbiamo invece conosciuto il tecnico americano dei biancorossi e anche il vice, bolognese. Che, una volta saputo che non rappresentiamo grandi testate, si è eclissato assieme a familiari.
Tenevamo anche a incrociare Pietro Aradori, il mito del nostro amico Fabrizio Biasin, ai capiredattori di Libero, personaggio televisivo che piace tanto per gli occhi azzurri, satiro, ora ospite anche di radio Rai, 1.
Aradori venne indicato da Gigi Datome come quinto, probabile italiano in Nba, nello scorso millennio, dopo Reggio Emilia onestamente si è un po’ eclissato, eppure avrebbe meritato di andare ai mondiali, con Meo Sacchetti, che poi avrebbe ritrovato alla Fortitudo.
Auguriamo di cuore a Bologna di risalire e a Trieste di assestarsi, un anno dopo il passaggio societario. Sarebbe bello vedere in Europa entrambe. Sognamo di intervistare a lungo, a personaggio, Giorgio Seragnoli, il patron dei due scudetti della Bologna dei maragli. Due appellativi che apprendemmo dalla bellissima Gloria Gardini, passata da radio Bruno, primattrice alle cene di redazione, al Bologna calcio, volto tv.
A presto, con i nostri giudizi su Eurolega e su radio 108, dove interveniamo ogni volta che abbiamo tempo.