Nella serata più spaventosa dell’anno l’Olimpia riesce a fare ancora peggio, se possibile, dell’ultima partita a Berlino giocando una partita inquietante e perde anche il recupero della seconda giornata in casa contro il Maccabi, a mio parere in una delle versioni più tristi mai viste.
Inquietante e difficilmente spiegabile ma adesso mi addentrerò nella faccenda: partiamo dall’inizio, il gameplan. Ora, non sono al Forum agli allenamenti né partecipo a riunioni video o tattiche ma non ci vuole un luminare del basket per capire che giocare a viso aperto contro gli israeliani non avrebbe portato a nulla di buono.
L’imperativo doveva essere ritmo controllato, e farli pensare ché il roster maccabeo ha tutto tranne che grandi dosi di IQ cestistico. Invece ci è toccato vedere Milano che corre e tira (anche bene, per carità, all’inizio) e che arriva alla fine un po’ in debito ed un po’ spaesata dall’aumento della pressione difensiva altrui.
Una squadra come Milano non può permettersi di subire 98 punti in casa, con percentuali pazzesche concesse agli avversari che tra l’altro non sono esattamente la squadra più devastante d’Europa ma giocano, loro sì, un basket adatto alle loro caratteristiche.
La domanda principe che mi vien da porvi è: ma questa, è una squadra di Messina? La mia risposta è ovviamente no. L’ex assistant coach degli Spurs ha dei credo cestistici opposti a come è strutturato il roster, ed il bello è che l’ha costruito lui.
Certo che arrivare ad Halloween essendo già in profonda crisi con tutte le scelte di mercato dal rendimento ondivago quando non insufficiente e contestabili dal competente pubblico milanese non è il massimo
Come se ne esce? Beh, il primo intervento sul mercato non è più rimandabile. Nostre fonti indicano in Carlik Jones il favorito delle ultime ore per quella posizione di play che ad oggi né Lo né Pangos sono riusciti a prendersi con forza
Jones è un realizzatore puro, un attaccante nato che, tanto per chiarire, ha caratteristiche ben diverse da Napier. Non è detto non sia meglio per questa squadra, ad oggi disfunzionale. Nel caso comunque Messina mi sorprenderebbe, aggiungere ancora un attaccante e un giocatore che la difesa la considera solo se si parla di politica.
Ma sarebbe un innesto intrigante, perché una scommessa vera e propria con un alto tasso di rischio, ma anche di remunerazione in caso di esito positivo. D’altra parte non è che il mercato in questo periodo offra chissà chi….
Oltre all’intervento correttivo però se ne esce anche cambiando atteggiamento difensivo ed in generale cercando una maggior coesione di gruppo. E anche cercando di coinvolgere quei giocatori, tipo Poythress, che finora stanno deludendo.
Per finire il discorso correttivi: io ne farei un secondo, perché mi pare che il reparto lunghi così come è sia il più vulnerabile della competizione, con Hines centellinato che comunque non sembra più essere da corsa, con Kamagate già giubilato proprio nella partita in cui sarebbe servito come il pane e con il sopracitato Poythress che non riesce a dare un contributo e che resta un pivot bonsai di 2 metri.
Nomi ora difficile farne, magari giovedì nel pezzo della partita contro il Monaco potrei darvi una rosa di candidati, ma sarebbero i miei e non quelli di Vacirca…..
A proposito di giovedì: arriva una squadra come il Monaco dall’attacco spumeggiante, un bel test per una difesa neanche lontanamente paragonabile a quella di una squadra di Ettore Messina. Ovvio che un altra sconfitta farebbe precipitare a sud la stagione e potrebbe essere il detonatore per decisioni clamorose.
Non so se augurarmi una sconfitta per dare una sterzata netta, oppure tentare per l’ennesima volta un cambio di rotta senza fare rivoluzioni. Dall’atteggiamento dei giocatori già nei primi dieci minuti si capirà molto di come andrà a finire.
Quel che penso, e chi passo e chiudo, che aldilà di tutti gli errori tecnico tattici che un coach possa fare, quello di andare in conferenza stampa e non prendersi mai nessun tipo di responsabilità mi piace poco, e mi piace zero sminuire parte della squadra come fatto dal POBO post Pesaro. Brutto segno.
IL TABELLINO: Olimpia Milano – Maccabi Tel Aviv 90 – 98
DIAMO I NUMERI
8225 – gli eroi del Forum che hanno assistito ad uno scempio continuo del manuale della difesa nella pallacanestro. Son praticamente certo che se qualche vecchio coach in voga negli anni 80 avesse visto questa partita, avrebbe certamente cambiato canale considerando sacrilego quel che stava avvenendo nel rettangolo di gioco
5 – i punti realizzati, ed il mio voto in pagella di Nicolò Melli. Fino al 35° minuto si stava meritando un altro 4 dopo quelli di Berlino, negli ultimi minuti un sussulto d’orgoglio ha migliorato la sua valutazione ma è chiaro come sia lui il deputato a compattare squadra e ambiente e a dare un impronta difensiva che ad oggi manca totalmente. Il problema è che pare più stanco che a giugno post finali scudetto, avrebbe bisogno di un periodo di recupero ma il calendario non fa sconti. Un bel problema.
51 – il totale dei punti messi a segno dal trio Nebo-Colson e “Gianni” Rivero. Credo sia record che rimarrà imbattuto in stagione, e se pensiamo che hanno tirato da due un fantasmagorico 21/28 capiamo il perché della questione difesa, e della questione innesto di un lungo.
18 – le palle perse milanesi, un numero troppo alto anche se a questo ritmo di gioco non è nemmeno cos’ alto. Ma se guardate gli ultimi minuti capite bene che questa squadra tenda a non avere cura del pallone, specie nei possessi decisivi. L’inclinazione a sprecare possessi con errori banalissimi fa parte del Dna di questa squadra temo, e credo che finché non arrivi quello che il popolo indica nel “play titolare” la situazione tenda a non mutare
12 – gli assist di Lorenzo Brown, fatti praticamente tutti nel primo tempo. Nella ripresa si è dedicato a spaccare la partita con un paio di triple delle sue, finanedo con 20 silenziosissimi punti ed aiutato però da una difesa imbarazzante. E’ bastato un blocco per lasciarlo libero di prendere la mira e tirare indisturbato, altro pessimo segnale per Milano perché non credo che in sede di preparazione della partita Messina abbia detto lasciamo tirare il play della nazionale spagnola (permettetemi una amara risata con in testa il passaporto omaggiatogli)
SALA STAMPA
Ettore Messina: “Abbiamo perso una partita in cui abbiamo accumulato 25 assist, tirato da tre con il 40% e da due con il 64%. Una partita in cui abbiamo segnato 90 punti.
E’ successo perché quella che è sempre stata la nostra identità, la difesa, è scomparsa. Era successo a Berlino, è successo in campionato contro Pesaro, è successo stasera.
Il Maccabi ha corso e segnato a piacimento, ha segnato in contropiede, ha segnato in isolamento, ha segnato da rimbalzo. Non c’è stata alcuna opposizione. E questo è stato a momenti imbarazzante. Abbiamo mosso la palla, abbiamo segnato tanto con i nostri principali realizzatori ma ovviamente non è bastato.
Capisco la frustrazione dei tifosi. Lavoreremo il più possibile per cercare di correggere questa situazione. Storicamente qui abbiamo magari fatto fatica a fare canestro, momenti in cui non tiravamo bene, avevamo palle perse eccetera. Ma la difesa non ci ha mai abbandonato. La difesa c’è sempre stata.
Ora quello che vedo è poca voglia di competere. Non voglio puntare il dito contro nessuno, è l’ultima cosa che ci serve. Quello che serve è qualcuno che dica intanto io non mi faccio battere dal mio uomo. I nostri lunghi sono fuori posizione, perché prendiamo troppe penetrazioni facili.
Questo è il problema. Ed è preoccupante. In passato, siamo riusciti a difendere anche con giocatori come Sergio Rodriguez o Gigi Datome, grandi campioni ma non grandi difensori. Però c’era questa voglia di opporsi, di non farsi battere dal proprio uomo.
E questo è quello che vedo adesso e che dovremo trovare il modo di correggere. Io passo per essere un difensivista, vedere quello che abbiamo visto stasera ovviamente è doloroso. Giovedì arriva Monaco, che è una squadra di attaccanti pazzeschi. Se avessimo questo stesso atteggiamento, sarebbe un problema”
Cristiano Garbin
@garbo75